Stelle sul Grappa |
Luigi Tatto
IL LIBRO – 4 novembre 1917. Nel feltrino si sparge la notizia della disfatta di Caporetto. E' l'inizio di dodici lunghissimi mesi che la storia ricorderà come l'anno della fame. Con gli occhi e il cuore puntati sul vicino Monte Grappa, dove il fratello Giovanni combatte con gli alpini, Giacomo, la sua famiglia e quella dell'amico Michele imparano a convivere con la paura e l'incertezza in un paese occupato dalle truppe austroungariche. Senza mai perdere la speranza, mentre la guerra si fa sempre più vicina, bambini ed adulti sfideranno gli eventi per affermare il diritto di ogni essere vivente alla sopravvivenza e al rispetto. DAL TESTO – "Per quanto stanchi dopo una tale giornata di marce e di emozioni, in poco più di mezz'ora raggiunsero Pedavena. C'era movimento ed eccitazione sulla piazza, ma non si fermarono ad ascoltare. Seguirono per un tratto la carreggiabile di Pren, poi infilarono la scorciatoia, più ripida ma più breve, sopra la sponda sinistra del Colmeda. A metà della salita si fermarono per riprendere fiato. Era notte, ormai: una notte senza stelle, perché il cielo era quasi interamente coperto di nubi. Grappoli di puntini luminosi brillavano qua e là per la Conca Feltrina in corrispondenza delle varie frazioni. Un grappolo più numeroso lasciava indovinare la città di Feltre. Ed ecco apparire una luce diversa dalle altre, più rossastra, più mobile: crebbe e si estese in un vasto bagliore circonfuso da un'aureola di fumo." L'AUTORE – Luigi Tatto (1922-2003) trascorse l'infanzia e gli anni giovanili nel paese natìo di Lasen, frazione montana del Comune di Feltre. Durante la guerra fu militare in Sicilia e poi prigioniero in Algeria e in Francia. Maestro elementare nel secondo dopoguerra, dall'esordio narrativo di "Passerotti senza nido" (1958) al romanzo storico "Telita e l'onagro del deserto" (1996) si fece apprezzare da lettori giovani e meno giovani, lasciando un segno nel mondo bellunese delle lettere e nella letteratura per ragazzi a livello nazionale. Amato per la genuinità della scrittura e per la sincerità dell'ispirazione, seppe offrire a più di un lettore il primo richiamo verso l'universo impagabile e sconfinato dei libri, della riflessione critica, della poesia. In fatto di ambientazione e genere, i suoi libri tracciano un percorso variegato e mai ripetitivo. Dal primo romanzo ambientato nella campagna bellunese del primo Novecento, passa poi con grande slancio al libro di fantascienza per approdare cinque anni più tardi a "Stelle sul Grappa". Nei successivi lavori sperimenta ancora nuove idee. Affronta il tema del rapporto padre-figlio e del farsi della memoria collettiva in relazione a trascorsi dolorosi e controversi. Altrove, in una vaga atmosfera fantapolitica, si misura con temi scottanti della contemporaneità. Infine, fa ritorno al romanzo storico e conclude la produzione letteraria con una fiaba tenera e intensa sul mistero del tempo. "Indugiarono per qualche minuto ad ammirare quell'arco iridescente, poi apersero il piccolo astuccio per osservare ancora quell'ULTIMA cronogoccia, meditando sul suo significato e sul modo migliore per utilizzarla". INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Paolo Malaguti – Premessa – Allarme - Bagliori all'orizzonte - Il peso dello zaino – A casa – Le ombre – I nuovi ospiti - Ritorno - Poveri ragazzi! - Il sasso dell'edera – Intermezzo – La tromba - La polenta e le spie - Natale – Il processo – La fuga - L'orologio - Triste ambasciata - Foglie dal cielo - La parola d'onore - Miracolo pasquale - Il gallo e la capra - Notte di fuoco - Avventura sul Roncon - I fiori di pisello - Un ragazzo sul melo - Ricerche - Cose incomprensibili - La piazza del diavolo - Il fucile - Gli scarponi - La pannocchia – La gabbia - Qualcosa di nuovo - Arrivano! - Stelle sul Grappa - Il fazzoletto - Il nonno |