Settecento anni di rivolte occitane Stampa E-mail

Gérard de Sède

Settecento anni di rivolte occitane

Tabor Edizioni, pagg.336, € 12,00

 

desede occitane  IL LIBRO – L'Occitania è innanzitutto l'area di diffusione della lingua d'oc, parlata a sud della Loira, dalle Alpi ai Pirenei e dall'Atlantico al Mediterraneo. Ma è anche il luogo di una originale civiltà che al suo apogeo, nel XII e XIII secolo, fu aggredita e sconfitta in una guerra di conquista passata alla storia come la crociata contro i catari.
  Da allora, per settecento anni, gli occitani non hanno mai smesso di ribellarsi e di difendere la loro libertà e identità contro il centralismo dello Stato francese. Le rivolte dei tuchini e dei croquants, le guerre dei camisards e delle demoiselles, le Comuni di Marsiglia e Narbonne, la sollevazione dei vignaioli del 1907, l'insurrezione del Larzac... sono solo alcuni degli episodi di questa lotta misconosciuta o deliberatamente cancellata che l'autore ripercorre in questo libro. Una incursione appassionata nella storia dell'Occitania, la storia di una resistenza che non è affatto conclusa.
  Il volume – si legge nella Prefazione, del Collettivo «Mauvaise troupe occitana» – "non è una storia museificata, bensì la trama sempre attuale, attraverso mille dettagli radicati nel territorio, che tesse una tradizione della quale dobbiamo servirci rapportandola al nostro tempo. Il libro di De Sède partecipa di una mitologia multipla, di una costellazione tra le cui stelle devono risplendere anche le nostre rivolte. Il cielo di questa Occitania non ci sovrasta, ci posiamo i piedi sopra, ci affondiamo i nostri scarponi, ma senza impantanarci; seguiamo con gli occhi il suo scintillio, ed è altrove che ci conduce."

  DAL TESTO – "L'Occitano dunque non è una reliquia: malgrado le sue vicissitudini e il suo incontestabile regresso nelle grandi città, esso è ancora una lingua viva. Il suo territorio si estende su 33 dipartimenti popolati da 12 milioni di abitanti ai quali si aggiungono i circa 2 milioni di occitani emigrati, più o meno di buon grado, a lavorare e vivere fuori del Paese natale. Ora, su questa popolazione di 14 milioni di persone, circa 10 milioni comprendono l'occitano e da 7 a 8 milioni lo utilizzano ancora correntemente. Non sono solo i più anziani; i giovani nutrono un interesse crescente per la lingua del loro Paese: dal 1972 al 1977 è raddoppiato il numero dei candidati al baccalaureato [esame di maturità] che hanno scelto la prova facoltativa di occitano."

  L'AUTORE – Gérard de Sède (1921-2004) è stato uno scrittore francese, nonché membro di varie organizzazioni surrealiste.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Prefazione, del Collettivo «Mauvaise troupe occitana» - 1. Che cos' è questa Occitania? – 2. Bernard Délicieux, la sfida all'Inquisizione - 3. «Rei de Fransa, rei de figas, rei de merda». Dai tuchini ai croquants - 4. L'Ormée: una Repubblica a Bordeaux sotto Luigi XIV - 5. I camisards, guerriglieri e profeti - 6. Lotta sociale e psicodramma: la strana guerra delle demoiselles (1829-1872) - 7. 1851: la Provenza imbraccia le armi contro il colpo di Stato bonapartista - 8. 1870: la Comune nasce in Occitania - 9. 1907: i grappoli della collera - 10. L'Occitania nel Novecento