Settecento anni di rivolte occitane |
Gérard de Sède
IL LIBRO – L'Occitania è innanzitutto l'area di diffusione della lingua d'oc, parlata a sud della Loira, dalle Alpi ai Pirenei e dall'Atlantico al Mediterraneo. Ma è anche il luogo di una originale civiltà che al suo apogeo, nel XII e XIII secolo, fu aggredita e sconfitta in una guerra di conquista passata alla storia come la crociata contro i catari. DAL TESTO – "L'Occitano dunque non è una reliquia: malgrado le sue vicissitudini e il suo incontestabile regresso nelle grandi città, esso è ancora una lingua viva. Il suo territorio si estende su 33 dipartimenti popolati da 12 milioni di abitanti ai quali si aggiungono i circa 2 milioni di occitani emigrati, più o meno di buon grado, a lavorare e vivere fuori del Paese natale. Ora, su questa popolazione di 14 milioni di persone, circa 10 milioni comprendono l'occitano e da 7 a 8 milioni lo utilizzano ancora correntemente. Non sono solo i più anziani; i giovani nutrono un interesse crescente per la lingua del loro Paese: dal 1972 al 1977 è raddoppiato il numero dei candidati al baccalaureato [esame di maturità] che hanno scelto la prova facoltativa di occitano." L'AUTORE – Gérard de Sède (1921-2004) è stato uno scrittore francese, nonché membro di varie organizzazioni surrealiste. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Prefazione, del Collettivo «Mauvaise troupe occitana» - 1. Che cos' è questa Occitania? – 2. Bernard Délicieux, la sfida all'Inquisizione - 3. «Rei de Fransa, rei de figas, rei de merda». Dai tuchini ai croquants - 4. L'Ormée: una Repubblica a Bordeaux sotto Luigi XIV - 5. I camisards, guerriglieri e profeti - 6. Lotta sociale e psicodramma: la strana guerra delle demoiselles (1829-1872) - 7. 1851: la Provenza imbraccia le armi contro il colpo di Stato bonapartista - 8. 1870: la Comune nasce in Occitania - 9. 1907: i grappoli della collera - 10. L'Occitania nel Novecento |