Miseria e fortuna: gli schiavi nella Roma antica |
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Stefano Azzone
DAL TESTO – "Nel II secolo a. C. il noto Marco Porcio Catone, detto il Censore, nel suo De Agricultura, un trattato sulle regole e le modalità di gestione dei grandi poderi, propone un duro trattamento nei confronti degli schiavi ritenuti dei meri oggetti e strumenti di lavoro; l'abbigliamento e il nutrimento devono essere ridotti al minimo indispensabile. Per dare maggiore chiarezza a questa concezione di schiavo-oggetto si può fare, ad esempio, riferimento al libro LVI in cui Catone ci dice esplicitamente che gli schiavi che scavano fosse in inverno devono ricevere quattro moggi di farro ed in estate quattro e mezzo, invece quelli con i ceppi in inverno devono essere sostentati con quattro libbre di pane, nel momento in cui si occupano di zappare la terra allora devono ricevere cinque libbre. Addirittura, poiché sono un bene economico, nel caso in cui si ammalino il cibo deve essere ridotto perché, non lavorando, non ha senso sprecare risorse inutilmente." L'AUTORE – Stefano Azzone (Roma, classe 1985) è laureato in Storia presso l'Università degli Studi Roma Tre, dove ha successivamente conseguito un Master di II livello in Scienze delle Religioni. Pur essendo si specializzato in Storia Contemporanea, non ha mai abbandonato l'interesse per lo studio delle civiltà del passato. Da sempre, infatti, è un grande appassionato di Roma antica e del suo inestimabile patrimonio culturale. In passato ha lavorato come esperto esterno presso il Ministero degli Affari Esteri, dove si è occupato di progetti di cooperazione italiana per la promozione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico dell'Italia all'estero. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Giorgio Franchetti (Divulgatore storico e archeomedico) - Introduzione - Capitolo primo. Essere schiavi nell'antica Roma - Capitolo secondo. Una vita da schiavo - Capitolo terzo. Dominio, potere e ribellione - Capitolo quarto. Liberi e privilegiati - Appendice I. Società schiavistica o economia schiavistica? - Appendice II. La vita di uno schiavo urbano. Cresto: lo schiavo-tesoriere - Conclusioni - Ringraziamenti - Bibliografia essenziale - Fonti principali |