Aveva un volto bianco e tirato |
Guy Chiappaventi
IL LIBRO – Il 18 gennaio del 1977 a Roma muore Luciano Re Cecconi, centrocampista della Lazio e della Nazionale. Muore a causa del colpo di pistola sparato dall'orafo Bruno Tabocchini. Muore perché - raccontano – stava fingendo un colpo proprio in quella gioielleria, e era entrato gridando: «Fermi tutti, questa è una rapina!». L'orafo viene assolto mentre l'Italia è attraversata da un clima di violenza. Ma il caso non è affatto chiaro, e le testimonianze restano contrastanti. DAL TESTO – "Il primo soprannome di Re Cecconi alla Lazio è «Carnacina», come il cuoco che ha scritto un famosissimo libro di ricette. All'inizio della carriera ha anche pensato di raccogliere i risparmi per aprire un ristorante. La sua specialità è l'anatra all'arancia: «Macché bravo cuoco: la storia che io cucino bene è nata quando mi facevo pranzo da solo mettendo una fetta di carne sul braciere per farmi una bistecca. Fu Wilson che cominciò ad affibbiarmi il soprannome di Carnacina e a dire che a casa mia era come andare da un gourmet e quelle solite sfottiture tra noi amici» (Il Monello del 30 novembre 1976). L'AUTORE – Guy Chiappaventi, giornalista, inviato speciale de LA7, è autore di numerosi documentari e reportage di cronaca e costume. Ha vinto il premio "Ilaria Alpi" nel 1998. Tra i suoi documentari per LA7, "Mammasantissima" e "Nostra signora 'ndrangheta" sul ruolo delle donne nella mafia e nella 'ndrangheta, "Il sindaco, il vescovo e il boss" sulla città di Gela, "Le lenzuola della mafia" sull'omosessualità nella camorra e nella mafia. INDICE DELL'OPERA – Prologo – 1977 - Il campione – Il gioielliere - Via Francesco Saverio Nitti - A frusto a frusto (il processo) - Sessanta passi (quarant'anni dopo) |