Ordinamento costituzionale e forze armate della R.S.I. |
Domenico Martinelli
IL LIBRO – L'opera si pone l'obiettivo di raccogliere e spiegare le fonti del diritto che si accavallarono disordinatamente durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana. Furono moltissime, sebbene la R.S.I. sopravvisse meno di due anni. Inevitabili gli effetti, spesso fumosi, giuridici e non, che influirono sulle Forze Armate e di Polizia di questo nuovo stato, per i tempi troppo progressista da un lato ed ottusamente conservatore dall'altro - specie in virtù dell'imminente catastrofe che solo pochi avevano intravisto, perché accecati dall'ideologia. DAL TESTO – "Con la nascita della R.S.I. si sdoppiarono così le autorità e le formazioni statali: Repubblica di Salò al Nord e Regno d'Italia, o Regno del Sud, nel Mezzogiorno. Entrambi gli Stati non si riconoscevano e ciascuno si proclamava invece l'unico Stato italiano legittimo e sovrano. Ciò nonostante, questa divisione dell'Italia ebbe ripercussioni particolari, almeno nei primi tempi, su quella che fu la struttura amministrativa del Paese. Esisteva, giuridicamente parlando, una sorta di equilibrio tra i due governi, tant'è che qualcuno, parla anche di "continuità amministrativa tra le due compagini". Alcuni esempi: dopo il trasferimento del governo monarchico nel Mezzogiorno, il generale Calvi di Bergolo assunse il controllo della Capitale. Egli affidò l'amministrazione dell'Urbe ad alcuni commissari ministeriali i cui atti, prodotti nel periodo tra l'11 ed il 23 settembre 1943 e oltre, vennero registrati presso la Corte dei Conti e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, anche quando queste due istituzioni vennero definitivamente controllate dalla R.S.I. Gli stessi commissari ministeriali passarono regolarmente le loro consegne ai dirigenti della Repubblica, dopo aver fatto funzionare, per diversi giorni e con regolarità, gli uffici romani: il che dimostra la continuità amministrativa di cui si è detto sopra. La mancanza, nell'immediatezza, di un efficace apparato statale e di una Costituzione cui fare riferimento, fu proprio uno dei fattori principali di questa continuità: le amministrazioni pubbliche di entrambi i governi continuarono a funzionare secondo le precedenti e tradizionali metodiche burocratiche ed istituzionali. Entrambi i governi, date le circostanze, predilessero una gestione di matrice per lo più amministrativa dei problemi nazionali, in modo da intervenire, in brevi tempi, quanto meno per le emergenze quotidiane." L'AUTORE – Domenico Martinelli è nato a Napoli, ma ha studiato a Padova. Quadrilingue, vive e lavora a Roma, dove si occupa di relazioni internazionali. Laureando in scienze economiche, è dottore in giurisprudenza e scienze della sicurezza interna ed esterna, e ha conseguito un master di 2° livello in intelligence. Giornalista pubblicista ed abogado spagnolo, è da sempre appassionato di tutte le tematiche attinenti la sicurezza in campo istituzionale e aziendale. Ha un'innata passione per la storia del '900 a cui si dedica nel tempo libero, e in particolare per le vicende storiche, militari, uniformologiche e giuridiche relative alla Repubblica Sociale Italiana. Apolitico per scelta, è marito di Maria Luisa e papà a tempo pieno di Mario e Antonio. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. L'ordinamento Costituzionale (I primi atti di governo - L'ordinamento costituzionale) - 2. Progetti Costituzionali (Il progetto di Vittorio Rolandi Ricci - Il progetto di Carlo Alberto Biggini - La Socializzazione) - 3. Le Forze Armate (La costituzione dell'esercito repubblicano; la questione degli internati e la diaspora dei militari italiani - Apoliticità delle Forze Armate repubblicane ed esercito di partito - La guardia nazionale repubblicana) - 4. La Marina Repubblicana da Guerra e l'Aeronautica Nazionale Repubblicana (La Marina repubblicana da guerra - L'Aeronautica Nazionale Repubblicana) - 5. Le altre formazioni militari speciali o anomale e le altre forze di polizia (Il servizio ausiliario femminile - Le Waffen SS italiane - Le altre forze di polizia - Il Ridotto Alpino Repubblicano) - Conclusioni - Bibliografia |