Il dossier Stampa E-mail

Timothy Garton Ash

Il dossier

Garzanti, pagg.249, € 16,00

 

gartonash dossier  IL LIBRO – 1978: uno studente di dottorato ventitreenne si trasferisce da Londra a Berlino, scoprendo il fascino di una città viva e pulsante, inchiodata nel mezzo della guerra fredda. I suoi due anni saranno scanditi da amori e amicizie, incontri con dissidenti coraggiosi e funzionari allineati, e si concluderanno con l'espulsione dalla Germania Est a seguito della pubblicazione di un libro fortemente critico. Dodici anni dopo, nella nuova Germania unificata, il ragazzo – divenuto il professor Garton Ash di Oxford ­– si presenta agli archivi della Stasi, la temuta polizia segreta, e apre il dossier che reca il suo nome, ritrovando i suoi due anni berlinesi visti attraverso gli occhi di una piccola parte dei quasi 120.000 tedeschi orientali (uno su 50) che negli anni Ottanta hanno spiato ossessivamente i pochi stranieri e i moltissimi concittadini ritenuti una minaccia per lo Stato. Questa «madeleine avvelenata» permette all'autore di rivisitare la sua esperienza, e lo induce a cercare i «collaboratori non ufficiali» che all'epoca accettarono di riferire le sue mosse alle autorità e i funzionari che di questi delatori come burattinai si servirono. Scoprirà storie di ricatto, la rincorsa di miserabili privilegi, una burocrazia ottusa e paranoica, qualche residua traccia di convinzione ideale: tutto il repertorio della banalità del male in una versione più mediocre e slavata, ma non meno tragica. Documentato come un saggio storiografico, teso come un thriller, profondo come un romanzo di formazione, "Il dossier" entusiasmò critici e lettori alla sua uscita nel 1997: vent'anni dopo va riscoperto come un libro indispensabile per fare luce sulle ombre del totalitarismo e della sorveglianza che ancora aleggiano sull'Europa e sul mondo.

  DAL TESTO – "Il maggiore Risse si è trasferito a Dresda. Ottengo il suo indirizzo all'anagrafe della città: si può trovare l'indirizzo di chiunque, o quasi, in qualsiasi parte della Germania semplicemente chiedendo.
  "Non è in casa. Cercando qualcosa da fare mentre aspetto, vedo poco lontano un edificio simile a un tempio con una grande insegna che dice: «Deutsches Hygiene-Museum». All'interno ci sono due mostre speciali, «la Pillola» e «l'AIDS», e un'esposizione permanente intitolata «la Digestione», con delle enormi interiora di plastica illuminate, che incombono sul visitatore: stomaco, dotto biliare, colon superiore, colon inferiore, retto, tutti di colori diversi. Chiedo a una signora dai capelli bianchi dietro la cassa come si arriva alla «mucca di vetro», un modello trasparente, a grandezza naturale, che mostra le ossa, gli organi interni, il cervello e i nervi. Mi risponde: «Passi l'AIDS, entri nella Digestione, e la mucca è alla sua destra».
  "Il più famoso oggetto esposto non è la mucca di vetro ma il corpo umano di vetro, una donna con le braccia sollevate in piedi su un tavolo che ha dei pulsanti contrassegnati con il nome delle diverse parti del corpo: fegato, cuore, reni e così via. Si schiaccia un bottone e la parte si illumina. Il custode mi spiega che è un corpo umano nuovo, quello vecchio si sta rovinando, e così dopo la riunificazione ne hanno fatto uno nuovo di zecca. «Non è bella? Ma dentro è rimasta uguale.»"

  L'AUTORE – Timothy Garton Ash è un saggista e giornalista inglese, insegnante presso le università di Oxford e Stanford. Autori di numerosi libri quali "Le rovine dell'impero" e "Free World. America", "Europa e il futuro dell'Occidente". Scrive regolarmente sulla «New York Review of Books» e sul «Guardian» e in Italia su «la Repubblica». Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Somerset Maugham Award e il George Orwell Prize.

  INDICE DELL'OPERA – Avvertenza – Prologo – I – II – III – IV – V – VI – VII – VIII – IX – X – XI – XII – XIII – XIV – XV – Postfazione - Ringraziamenti