L'ultimo califfato Stampa E-mail

a cura di Massimiliano Trentin

L'ultimo califfato
L'Organizzazione dello Stato islamico in Medio Oriente


il Mulino, pagg.240, € 20,00

 

trentin califfato  IL LIBRO – Il libro illustra la storia, le specificità e la complessità dell'Organizzazione dello Stato islamico. I diversi contributi ne tracciano le origini politiche, ne ricostruiscono l'assetto e le matrici ideologiche, e ne mettono a fuoco le pratiche di governo sullo sfondo del contesto regionale e internazionale. Inquadrare l'Organizzazione dello Stato islamico nei processi di trasformazione del Medio Oriente, di cui è parte costitutiva, consente di circoscrivere nello spazio e nel tempo i caratteri di base e gli obiettivi reali dell'organizzazione, compreso l'uso propagandistico a fini di reclutamento dei riferimenti alla religione islamica e alle sue istituzioni, come il califfato.

  DAL TESTO – "L'IS appare come un tentativo di applicazione del modello di al-Bannā - a partire dall'immediata sostituzione del sistema educativo moderno in vigore nelle aree conquistate con un capillare indottrinamento islamico, con la censura e il rigido controllo sociale applicati dalla hisba, la polizia islamica, o ancora attraverso la particolare attenzione posta sulla formazione all'Islam e soprattutto al jihād (paramilitare e militare) fatta sui più giovani (dai 10 anni in su, spesso sottratti alle famiglie) in campi speciali, al fine di produrre nuove generazioni di di jihadisti, orribilmente utilizzati come strumento di propaganda mediatica. Non si tratta del ritorno al modello originario del Profeta ma dell'invenzione di una tradizione mai esistita: né il né Profeta, né i suoi sucsessori, né i grandi califfati avevano dato luogo a simili sistemi. Dell agognata «età dell'oro» i jihadisti sembrano soprattutto capaci di riattivare gli scontri originari per il potere che i grandi imperi islamici avevano saputo assorbire riequilibrando le diverse componenti nella convivenza: riproducono la «grande fitna», ovvero la scissione tra sunniti e sciiti e ripristinano il takfīr kharijita, nella paradossale prospettiva di re-islamizzare un mondo già islamizzato, puntando al cuore arabo dei suoi più grandi califfati storici: Damasco e Baghdad. Ma Omayyadi e Abbasidi erano ben lontani da visioni totalitarie o reazionarie; essi certamente tradussero il «dispotismo orientale» fondato sull'arbitrio e la corruzione, ma diedero luogo a società fortemente plurali sul piano politico, sociale e religioso, edificando una civiltà tra le più avanzate e culturalmente feconde dell'epoca, i cui fasti riecheggiano nell'immaginario di racconti come Le mille e una notte."

  L'AUTORE – Massimiliano Trentin è ricercatore di Storia e istituzioni dell'Asia (Medio Oriente) nell'Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: «La guerra fredda tedesca in Siria» (Cleup, 2015).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – I. Le dimensioni del fenomeno «Stato islamico», di Lorenzo Declich - II. Dall'Iraq al Medio Oriente: l'IS e la creazione di una nuova entità politica, di Matthieu Rey - III. Le tribù di Ninive: la base dello «Stato islamico», di Koumay al-Mulhem - IV. Tra «Oriente» e «Occidente»: il gioco degli specchi del fenomeno «Stato islamico», di Lorenzo Trombetta - V. Il califfato di al-Baghdādī: l'ideologia dello «Stato islamico», di Barbara De Poli - VI. L'Organizzazione dello Stato islamico, o il trionfo del nichilismo, di Antoine Courban - VII. Le risposte regionali all' ascesa dell'IS: la trasformazione delle alleanze e le rivalità di lunga durata, di Fred H. Lawson - VIII. Cogliere l'occasione: l'Organizzazione dello Stato islamico nella lotta per il Medio Oriente, di Massimiliano Trentin – Bibliografia - Indice dei nomi - Gli autori