Non guardare la palla |
Ruud Gullit
IL LIBRO – Perché un solo attaccante è meglio di tre? Perché un buon difensore non ha bisogno di fare tackle? Qual è il segreto del Tiki taka? Benvenuti all'accademia calcistica di Ruud Gullit, dove si impara tutto quel che c'è da sapere su come si guarda una partita. Dalla sua prospettiva privilegiata di calciatore, allenatore e grande campione, una delle leggende del calcio spiega tutto quello che bisogna tenere d'occhio nei fatidici 90 minuti. Dalle decisioni tattiche alle formazioni, dalle caratteristiche dei singoli giocatori ai momenti chiave, Gullit rivela ogni segreto del gioco più amato dagli italiani. Dalle decisioni tattiche alle formazioni, dalle caratteristiche dei singoli giocatori ai momenti chiave, Gullit rivela ogni segreto del gioco più amato dagli italiani. DAL TESTO – "I club olandesi non si preoccupano di addestrare i giocatori a cambiare ruolo dopo aver perso il possesso di palla. Per gli attaccanti può essere difficile, perché sono concentrati sul pallone. Nel mio primo anno al Milan come attaccante, ogni volta che perdevo un'occasione restavo dov'ero, immerso nella mia delusione o semplicemente per prendermi un attimo di riposo. Per correggere questo atteggiamento dovetti dire a me stesso: "Ruud, prima torna in posizione, e poi puoi riflettere o riposare" . Al Milan gente come Sacchi, Ancelotti e Baresi ti riportava subito alla realtà se ti perdevi nei tuoi pensieri e dimenticavi il tuo posto nell'organizzazione della squadra. L'AUTORE – Nato ad Amsterdam nel 1962, Ruud Gullit è stato uno dei giocatori più forti della storia del calcio. Dopo aver militato nel Feyenoord, con cui vince un Campionato e una Coppa d'Olanda, passa al PSV Eindhoven, con cui si aggiudica altri due Campionati olandesi, prima di essere notato da Nils Liedholm che lo segnala al Milan, dove arriva nel 1987. Con i rossoneri, allenati prima da Sacchi e poi da Capello, gioca sette straordinarie stagioni insieme ad altri due fuoriclasse come Van Basten e Rijkaard, facendo messe di vittorie: due Coppe Campioni, due Coppe Intercontinentali, due Supercoppe Uefa, tre Scudetti e tre Supercoppe italiane. Nel 1987 vince il Pallone d'oro, che dedica a Nelson Mandela, e l'anno dopo viene incoronato Campione d'Europa con la nazionale olandese. Dopo un passaggio alla Sampdoria (dove vince la Coppa Italia nel 1994) e un breve ritorno al Milan, si trasferisce al Chelsea come giocatore e poi come allenatore, conquistando una Coppa d'Inghilterra. Seguono altre esperienze da allenatore in Olanda, negli Stati Uniti e in Russia. Oggi si dedica al ruolo di commentatore televisivo. Parla correntemente cinque lingue. INDICE DELL'OPERA - Introduzione (Arrivare in cima - In Italia) - Rituali (In Inghilterra –Allenatore) - Testa o croce (Come si guarda il calcio - Le palle inattive – Sistemi) - Calcio d'inizio (Schemi di gioco) - Intervallo (Ruoli) - Secondo tempo (Culture calcistiche - Vincere a tutti i costi) - Dopo la partita (Psicologia - Le nazionali - Nuovi sviluppi) - Media (Epilogo) - Profilo di Ruud Gullit |