Fascismo e informazione Stampa E-mail

Mauro Forno

Fascismo e informazione
Ermanno Amicucci e la rivoluzione giornalistica incompiuta
(1922-1945)


Edizioni dell'Orso, pagg.VI-274, € 20,00

 

forno amicucci  IL LIBRO – Malgrado la notevole influenza che il giornalismo aveva esercitato sulla sua impetuosa ascesa politica, Mussolini non aveva idee molto originali sulle strategie che il fascismo avrebbe dovuto attuare, dopo la marcia su Roma, nel campo della stampa. E non sembrava nemmeno persuaso delle soluzioni che, nel frattempo, gli andavano prospettando i suoi collaboratori. Per questa ragione solo all'inizio del 1927 – e non senza recondite riserve – decise di avviare un programma pianificato di fascistizzazione del settore, affidandone la gestione a un giornalista intraprendente e capace come Ermanno Amicucci.
  Il percorso umano e professionale di questo zelante deputato abruzzese rappresenta dunque, soprattutto per i ruoli ricoperti nel corso del Ventennio (Amicucci fu segretario nazionale del Sindacato fascista dei giornalisti, direttore della «Gazzetta del Popolo», sottosegretario di stato alle Corporazioni, direttore del «Corriere della Sera», artefice di tutta la nuova legislazione fascista sulla stampa), un osservatorio privilegiato per delineare la struttura dell'apparato informativo del regime e per recuperare le sue logiche e le sue concrete strumentazioni. Nel contempo, la parabola politica di questo gerarca consente di verificare le influenze che, sul mondo dell'informazione, avrebbero esercitato le perduranti contraddizioni interne all'universo fascista, a partire da quel latente e mai risolto conflitto tra ambizioni totalitarie e derive burocratico-autoritarie.

  DAL TESTO – "Buona parte delle proposte di Amicucci nascevano evidentemente da una precisa persuasione: di fronte a «cospicue contropartite», in primo luogo la creazione dell'albo e la codificazione del contratto nazionale di lavoro, i giornalisti sarebbero stati indotti ad un atteggiamento meno rigido verso il governo. In altre parole, queste proposte, pure inserite in un quadro giuridico tale da snaturarne completamente il senso e il significato, avrebbero fornito ai giornalisti validi argomenti, tecnici e corporativi insieme, per giustificare una scelta di «collaborazione» che era ormai diventato troppo rischioso contrastare.
  "Il progetto di Amicucci presentava tuttavia altri aspetti di indubbio interesse. Nel tentare di spaccare la categoria e piegarla alle esigenze del fascismo, esso mirava a «squilibrare» a favore del sindacato «i termini del compromesso» che si andava realizzando tra il regime e i proprietari delle testate e a ritagliare al Snfg precisi spazi e prerogative sull'inquadramento della categoria. Era infatti evidente che una siffatta forma di «controllo sindacale» non era priva di risvolti pratici, a partire da quelli sulla gestione degli albi e sulla selezione e preparazione professionale dei giornalisti.
  "Dunque l'obiettivo di Amicucci non era quello di «salvare» i giornalisti da una fascistizzazione autoritaria ma senza dubbio di porre il sindacato al centro di un vasto processo di riforma, come esempio «qualificante» di quello «stato sindacale» che il fascismo si proponeva di realizzare in tutti i comparti lavorativi."

  L'AUTORE – Mauro Forno, dottore di ricerca in storia contemporanea, lavora presso il Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi di Torino, dove è titolare di una borsa post-dottorato per l'area storico-filosofica. Collabora con riviste ed enti di ricerca nazionali ed è autore di numerosi saggi inerenti alla storia del giornalismo, della Chiesa e del movimento cattolico in Italia. Tra i suoi lavori più recenti si segnalano "Rinnovamento cattolico e stabilità sociale" (Torino, 1997) e "La stampa cattolica alla prova del fascismo" («Contemporanea», IV, 2003).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Nota - Sigle e abbreviazioni - 1. Socialismo e fascismo (1890-1922) (La terra d'origine - Prime esperienze politiche e giornalistiche - L'azione politica - L'uscita dall'«Avanti!» e il progressivo distacco dal socialismo - L'esperienza della guerra - Il dopoguerra - L'approdo al fascismo) - II. La battaglia per la soppressione della libertà di stampa (1922-1927) (Revisionismo ed integralismo - L'elezione a deputato - Giornalismo e fascismo: il Sindacato fascista dei giornalisti - I primi provvedimenti e l'atteggiamento della Fnsi - Il progetto di riforma di Amicucci - Le reazioni della Fnsi - L'approvazione della nuova legislazione - La fine della libera organizzazione giornalistica) - III. Il Sindacato dei giornalisti: epurazione e fascistizzazione (1927-1932) (L'epurazione dei giornalisti: le armi - I criteri - L'atteggiamento dei giornalisti - L'opposizione dei direttori - La posizione del Gran consiglio - Il giro di vite - La situazione alla «Stampa» e la stretta finale - Le cifre dell'epurazione - Il contratto di lavoro corporativo - L'interesse per l'istruzione professionale - Le reazioni al progetto - L'inaugurazione della scuola - La fine dell'esperimento - Le altre iniziative del sindacato - Il colpo di freno al rinnovamento - Un bilancio) - IV. Un nuovo modello di giornalismo (1927-1939) (L'ascesa del fascismo e le prime esperienze come direttore - Giornalismo e modernizzazione - Le basi del rinnovamento - Le iniziative sociali e la gara demografica - Le rubriche - Il Diorama letterario - La battaglia contro i quotidiani milanesi - La costituzione dell'archivio storico - Il senso della storia - Le altre iniziative a sostegno del settore giornalistico - Fine dell'esperienza) - V. Gli anni della guerra: dal ministero delle Corporazioni a via Solferino (1939-1945) (Una parentesi difficile - Il significato di una scelta - La stampa nella Rsi - I rapporti con Mezzasoma - I rapporti con i tedeschi - Un delicato ruolo in via Solferino - Salvare la tradizione «moderata» del «Corriere» - Socializzazione e borghesia - Il caso di giramondo - Adesioni e rinunce degli intellettuali - La collaborazione di Giovanni Gentile - Il «grande ritorno» di Mussolini al giornalismo - La Liberazione) - VI. Epurazione e neofascismo (1945-1955) (Una nuova parentesi giornalistica e la breve esperienza nel Msi) - Indice dei nomi