I Diavoli Bianchi. 1940-1943 Stampa E-mail

Luciano Viazzi

I Diavoli Bianchi
1940-1943
Gli alpini sciatori nella Seconda guerra mondiale
Storia del battaglione «Monte Cervino»


Mursia, pagg.316, € 18,00

 

viazzi diavolibianchi  IL LIBRO – La gloriosa e affascinante storia degli alpini sciatori, dalle loro lontane origini alla fine della Seconda guerra mondiale, soffermandosi in particolare sui reparti tratti dalla Scuola Militare Alpina di Aosta e, primo fra tutti, il battaglione sciatori «Monte Cervino», due volte costituito e due volte distrutto. La storia di questo reparto, che ha come simbolo la più bella e possente montagna del mondo, sintetizza la storia di tutti i battaglioni alpini, in quanto ognuno di essi contribuì alla formazione di questo battaglione d'assalto, predestinato alle più ardue e difficili imprese.
  Un grande affresco corale che raccoglie centinaia di drammatiche e inedite testimonianze: ricordi palpitanti e sconvolgenti, appena stemperati dal sorriso gioioso della «meglio zoventù», consapevole della propria forza, ma anche di un avverso e crudele destino.

  DAL TESTO – "Tutti dovevano tenersi sempre pronti per ogni evenienza, come nel caso della famosa marcia "Sveglia oggi per partire domani" che consisteva in una levataccia dalla branda (naturalmente senza preavviso) alle ore 23 per essere pronti, in completo assetto di guerra, un minuto dopo la mezzanotte. Quindi la compagma doveva scalare, nell'oscurità pìu completa, la Becca di Nona ad oltre 3400 m. Anche le esercitazioni al poligono assaltatori erano molto realistiche: egli si metteva su di un'altura con il fucile imbracciato e - di tanto in tanto - sparava ad altezza d'uomo sugli allievi più indecisi, che - pancia a terra - effettuavano il loro addestramento.
  "La maggioranza degli allievi resse abbastanza bene alle prove cui venivano sottoposti, tranne sette-otto fra i più presuntuosi ed incapaci, i quali per di più erano dei raccomandati di ferro.
  "Uno di questi, nel giorno in cui venivano consegnati i gradi di caporale ed il reparto era in riga per la cerimonia, gli mostrò con un sorrisetto di compiacenza un biglietto di permesso firmato dal col. Carlo Baudino comandante della Scuola Militare Alpina. Lamberti, per nulla intimorito dal fatto che accanto a lui si trovasse lo stesso col. Baudino in compagnia del gen. Maccario comandante la divisione Taurinense, disse all'allievo: "Io non sono stato interpellato, perché mi sarei certamente opposto, in quanto non ti sei affatto meritato questo permesso". E nel dir questo, stracciò in minutissimi pezzetti il biglietto sotto gli occhi esterefatti degli ufficiali superiori e quelli più divertiti della truppa."

  L'AUTORE – Luciano Viazzi è nato a Nizza Monferrato nel 1930. Appassionato di montagna, ha svolto un'intensa attività alpinistica nelle Alpi centrali e sulle Dolomiti soprattutto nelle località dove si sono svolti i combattimenti d'alta quota. Fotografo e giornalista, ha scritto e pubblicato una ventina di volumi sulla storia delle truppe alpine italiane nella Grande Guerra. È presidente onorario della Società Storica per la Guerra Bianca.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - Parte prima - L'origine dei reparti sciatori - La battaglia del Monte Bianco (Val des Glaciers) - Parte seconda - Da Aosta a Dragotti – Trebeshines – Mezgoranit - Mali Shendeli - Parte terza - Da Aosta a Jassinowataja – Olkowatka – Washilowo – Klinowij – Jagodnj – Jwanowka - Selenyj Jar – Rossosch - La ritirata – Epilogo – Appendice - Organico del battaglione "M. Cervino" sul fronte greco-albanese - Ricompense al valor militare assegnate ad appartenenti al battaglione sciatori "Monte Cervino" durante la campagna di Grecia - Organico del battaglione "Monte Cervino" sul fronte russo - Ricompense al valor militare assegnate ad appartenenti al battaglione "Monte Cervino" durante la campagna di Russia – Bibliografia - Indice dei nomi