Kill Benito Stampa E-mail

Renzo Martinelli

Kill Benito
Una storia d'amore sullo sfondo delle ultime fasi della lotta partigiana
e della misteriosa morte di Mussolini


Gremese Editore, pagg.238, € 16,00

 

martinelli benito  IL LIBRO – Jorge Luis Borges sosteneva che «la Storia è un atto di fede». E davvero nel caso della morte del Duce occorre un atto di fede per credere a una qualunque delle varie versioni che sono state raccontate sulle sue ultime ore di vita, e che emergono anche dalle pagine di questo romanzo attraverso le voci dissonanti dei suoi protagonisti. Esistono foto e filmati della fucilazione di molti gerarchi fascisti. Non una foto sulla morte di Benito Mussolini. Non un metro di pellicola. Tutto ciò che sappiamo è quello che il Partito Comunista ha raccontato molto tempo dopo quella uccisione: il Duce lo abbiamo fucilato noi, insieme alla sua amante, Claretta Petacci, davanti al muretto di villa Belmonte, a Giulino di Mezzegra, alle ore 16.30 del 28 aprile 1945. Ma è davvero andata così? E che fine hanno fatto le sei valigie sequestrate contenenti l'oro sottratto agli ebrei delle province del Centro Italia, il famoso "oro di Dongo"?

  DAL TESTO – "Poi, guardò con cura in ogni direzione, ad assicurarsi che nessuno stesse assistendo alla scena. Avutane conferma, si avvicinò a Mussolini e lo fece alzare prendendolo per un braccio, come si fa con un amico che non si vede da tempo.
  "Garbatamente, quasi con pudore, lo sospinse accanto al pilastro del cancello.
  "Il Duce obbedì, con la stessa docilità rassegnata dell'agnello, voltando verso Claretta, che ancora stava seduta sulla panca di pietra, un viso gonfio e stanco.
  "Il Colonnello Valerio si allontanò di alcuni passi, dandogli la schiena.
  "E fu allora che, seppur confusamente, Mussolini presagì la fine che s'andava avvicinando a grandi passi.
  "Il Colonnello Valerio si voltò verso di lui.
  "«Per ordine del Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà...», principiò a dire con voce monocorde, quasi annunciasse il ritardo di un treno.
  "Mussolini guardava il mitra puntato verso di lui e il suo labbro inferiore era scosso da un tremore di morte.
  "«...Sono incaricato di rendere giustizia al popolo italiano», concluse il Colonnello."

  L'AUTORE – Renzo Martinelli si laurea in lingue e letterature straniere e in scienze politiche con indirizzo storico, e si specializza in cinematografia alla Scuola superiore di comunicazione dell'Università Cattolica. Negli anni Settanta fonda una casa di produzione, avviando un'intensa attività di regista che lo porta a realizzare inchieste filmate, documentari, videoclip per numerosi artisti e spot pubblicitari. Il suo esordio nel cinema avviene nel 1993 con il film "Sarahsarà". Nel 1997 è la volta di "Porzûs", a cui seguono "Vajont", rievocazione della tragedia che nel 1963 provocò 2000 morti (2001), "Piazza delle Cinque Lune" sul caso Moro (2003, pubblicato in forma di sceneggiatura in questa collana), "La bambina dalle mani sporche" (2005), "Il mercante di pietre" (2006), "Carnera - The Walking Mountain" (2008), "Barbarossa" (2009), "11 settembre 1683" (2012) e "Ustica" (2016). "Kill Benito" rappresenta il suo esordio nella narrativa.

  INDICE DELL'OPERA – Il quaderno - Piazzale Loreto - L'uccisione secondo Rapido - La Gianna – I Gemelli - Villa Belmonte - L'uccisione secondo il Lino - La cattura - La tortura - L'oro degli ebrei - La consegna del tesoro - La base delle Special Forces - La ricerca - L'uccisione secondo la Gianna - 23 giugno 1945 - Epilogo