Annotazioni (1988-2014) |
Francisco José Argüello (Kiko)
IL LIBRO – Il libro è composto da 506 riflessioni (annotazioni) su temi vari. Esse si possono suddividere in: Pensieri edificanti, diario intimo, note storiche, alcune poesie. L'ordine di tali pensieri è cronologico dal 1988 al 2014. Le riflessioni sono annotazioni che Kiko ha fatto sul suo diario. Particolarmente interessante è il Diario intimo dal quale emerge la personalità dell'autore e la grande umanità dello stesso. Kiko non è un uomo diverso dagli altri, pur essendo l'iniziatore insieme a Carmen Hernández di una delle realtà ecclesiali più importanti nella Storia della Chiesa, esso è soggetto alle contraddizioni e agli slanci propri della natura umana. La Sua fede è segno di comunione con il divino e causa di sofferenze, di dolori e grandi gioie. In alcuni parti il libro è commovente raccontando in presa diretta, attraverso i pensieri e le sensazioni dell'autore, la storia vera di un uomo che ha ricevuto la grazia di parlare con Dio. Un Dio padre che lo accoglie e lo tratta come un figlio; Un figlio che a volte disobbedisce e altre lo abbraccia. Sembra di essere realmente presenti nella scena dipinta da Rembrandt nel Figliol Prodigo, di sentire quegli odori, di vedere le lacrime del Padre e del figlio, di ascoltare le loro parole. DAL TESTO – "Il peccato, che abita in noi, ci impedisce di obbedire, ci esige e ci rende schiavi del desiderio costante di cercare il piacere, ci obbliga ad offrire tutto a noi stessi, ci impedisce di darci, di amare, ci rende profondamente disgraziati. L'AUTORE – Francisco José Argüello (Kiko) nasce a Leόn, Spagna. Studia Belle Arti alla Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando, Madrid. In seguito a una dura crisi esistenziale avviene in lui una profonda conversione che lo porta a dedicare la sua vita a Gesù Cristo e alla Chiesa. Nel 1960, con lo scultore Coomontes ed il vetratista Muñoz de Pablos, forma un gruppo di ricerca e sviluppo dell'Arte sacra, "Gremio 62". Viaggiando molto e visitando diversi paesi europei si convince che Cristo è presente nella sofferenza degli "ultimi della terra" e, seguendo le orme di Charles de Foucauld, di cui conobbe i piccoli fratelli, nel 1964 decide di cominciare a vivere insieme ai più poveri, in una baracca di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Più tardi conosce Carmen Hernández, laureata in chimica e licenziata in teologia. Insieme a lei dà vita a una nuova forma di predicazione che porterà poco dopo alla nascita di una piccola comunità cristiana. Nasce così, tra i più poveri, la prima comunità neocatecumenale. Il Cammino neocatecumenale si diffonde prima in Spagna, poi in Italia e successivamente in tutto il mondo. Oggi in Italia conta circa cinquecentomila persone. INDICE DELL'OPERA – Presentazione, del Cardinal Ricardo Blázquez Pérez, Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola – Introduzione – Annotazioni 1988-2014 |