Il noce di Cavour |
Camilla Salvago Raggi
IL LIBRO – Alcune storie sembrano in attesa di essere raccontate, come spinte dalle forti identità dei protagonisti e dalla particolarità delle loro vicende. È il caso de "Il noce di Cavour", romanzo che prende vita dalla straordinaria capacità di Camilla Salvago Raggi di "investigare" sulle donne di una nobile famiglia genovese: la sua, appunto. Un'indagine basata su lettere, fotografie, testimonianze, documenti, il cui messaggio non è mai lasciato al caso, e che coinvolge il lettore ma prima di tutti la stessa autrice. Ciò che più traspare da queste pagine è infatti l'interesse vivo e autentico di chi scrive a sbrogliare la matassa che sta all'origine della trasformazione avvenuta durante l'Ottocento nella forma e nella "conduzione" della casa di Campale, dove la scrittrice ancora vive. Tante sono le domande a cui si vuole dare una risposta, tanti i luoghi e i personaggi che rendono queste pagine avvincenti: Felicina e Giobatta, che si sposano nonostante l'opposizione dei genitori; Teresa Oneto, che alla morte del marito ha un secondo matrimonio molto chiacchierato; la piccola Charlotte, che vive una vita breve e travagliata... Questa nuova edizione del libro, uscito per la prima volta nel 1988, raccoglie immagini tratte dall'archivio di famiglia. DAL TESTO – "Fuori delle finestre, intanto, una Genova di ardesia grigia lievita quieta nel sole di maggio: le cupole verdognole, le torri e i campanili in quella distesa d'ardesia servono da punti di rifeerimento. Una Genova ancora tutta raccolta entro le vecchie mura, ammassata tra quelle mura che cominciano a starle strette: la costa, un 'altrove' buono per la villeggiatura o per le prime industrie (per esempio una fonderia in ghisa a Sampierdarena) e le ville schierate in riva al mare, il mare! Ma il mare è fatto per navigarci, tutt'al più quando va a Sestri Felicina può aver percorso una volta la spiaggia incespicando nei sassi e proteggendosi dal sole con un ombrellino inadeguato. Dalla città poco lo si vede. È intorno, un luccichio tra casa e casa: a volte, nelle giornate di scirocco, un tanfo. Lo respira Baciccino nel percorrere il dedalo di viuzze che lo separano dalla casa dell'amata, ma quel tanfo non lo disturba. Attraversa di corsa quei vicoli, brulicanti di una folla vociante e stracciona, urta o viene urtato da mulattieri e portantini, viene assordato dalle grida dei venditori o degli straccivendoli. Come un enorme mercato, come un bazar orientale è la Genova dei carroggi; e certo per Baciccino, che vi abitava dall'infanzia, quella Genova era familiare come i meandri di casa sua, un luogo da riconoscere al tatto e all'odore. Ciecamente, guidato dall'abitudine, svoltava a destra, a sinistra, evitava un mendicante accoccolato sui gradini, si faceva il segno della croce davanti a un'edicola della Madonna. Su e giù andavano i cestini dalle finestre degli ultimi piani; il cielo, una fessura tra i tetti, svariava dall'azzurro al bianco." L'AUTRICE – Camilla Salvago Raggi (Genova, 1924) è scrittrice e traduttrice. Tra i suoi titoli più noti ricordiamo: "Dopo di me" (1967), "L'ultimo sole sul prato" (1982) e "Prima del fuoco" (1992). Per Il Canneto Editore ha pubblicato "Fuoco nemico" (2013), "Di libro in libro, la vita" (2014), "Non solo finestre" (2015), "La nonna era bellissima" (2015) e la traduzione di "Suspense" di Joseph Conrad (2013; prima edizione: De Ferrari Editore, 2001). INDICE DELL'OPERA – I. Ipotesi su Felicina – II. Un matrimonio contrastato – III. Mammà – IV. Teresa Raggi – V. Viva l'Italia, viva Pio IX – VI. Charlotte – VII. Il pavone, naturalmente – VIII. Il cerchio si chiude |