Walser. Il fascino, il mistero |
Franco Restelli - Teresio Valsesia
IL LIBRO – Tra gli scenari montani nei quali i Walser hanno fatto di volta in volta la propria casa, se ne riscontrano alcuni che più pienamente appaiono interpretare la scelta elettiva che i Walser fecero di montagne più convenientemente colonizzabili, così che alcune valli sembrano meritare più di altre il nome ad esse rimasto impresso di "Walsertal". Così tra i molti volti che si incontrano nei diversi villaggi Walser lungo il cammino della loro epica migrazione dal Vallese fino al Voralberg, sempre in alto, liberi, nella loro fatica incessante di abitare presso le vette, ve ne sono alcuni che in lievi tratti, una sfumatura degli occhi, un'essenza delle chiome, un intaglio del volto o delle labbra, ma soprattutto il portamento del passo nel salire i monti o l'affinamento di un gesto, come il taglio della segale, meglio rivelano l'essenza di uomini che vengono da molto lontano e che perpetuano in alta montagna la loro identità. DAL TESTO – "I Walser sono soprattutto degli abilissimi costruttori di case, blindate contro le valanghe dal legno più coriaceo del cemento. Dovevano essere forzatamente dei maestri in queste attività ergologiche, altrimenti non sarebbero riusciti a superare i grandi freddi delle alte quote: «Le alpi dai geli infami» come scriveva terrificare Tacito. Sanno adattarsi egregiamente alla «mobilità» e alla flessibilità. Le esigenze del mercato sono severamente imposte dalla sopravvivenza. Il riciclaggio è continuo ed è giocoforza trasformarsi in uomini tuttofare. Così, secondo necessità, diventano minatori, commercianti, contrabbandieri, artigiani, pittori, someggiatori attraverso i valichi alpini e, con l'arrivo degli alpinisti, anche guide, portatori e maestri di sci. GLI AUTORI – Nato nel 1941 a S. Cristina di Borgomanero, Teresio Valsesia è giornalista e collaboratore di numerose riviste di alpinismo e natura. Impegnato in prima persona nella conoscenza e nella divulgazione delle montagne e della natura, in più di trent'anni di attività ha tenuto oltre un migliaio di conferenze e proiezioni di diapositive in Italia e all'estero. Numerose le sue pubblicazioni, tra cui si ricordano in particolare: "Macugnaga e il Monte Rosa", 1968 (con G. Burgener); "La Val Grande", 1971; "Cannobio e la Val Cannobina", 1976 (con A. Cavalli); "Il Mottarone", 1978; "Val Grande Ultimo Paradiso", 1997; "La storia camminada", 1999. Ideatore del Camminaitalia, svoltosi per la prima volta nel 1995 e ripetuto nel 1999, è attualmente collaboratore del quotidiano ticinese "Il Giornale del popolo" e responsabile de "Lo Scarpone" e della "Rivista del Club Alpino Italiano". INDICE DELL'OPERA – Saggio introduttivo, di Luigi Zanzi - Il popolo delle Alpi: una civiltà di frontiera - Il mistero delle origini e la grande migrazione medievale - Il primo "quattromila" cercando la valle perduta - Il grande sentiero Walser per ritrovare la storia e la memoria - Ayas - La valle del Lys - Issime - Gressoney Saint Jean - Gressoney La Trinité – Alagna – Rima – Carcoforo – Rimella – Campello Monti – Macugnaga – Salecchio – Formazza – Bosco Gurin – Toponimi – I costumi – Intorno al Monte Rosa – Bibliografia essenziale – Gli autori |