Tiki-taka Budapest |
Diego Mariottini
IL LIBRO – "Tiki-taka Budapest" può essere definito un libro che parla di uomini, di sogni, di speranze in un futuro migliore. Dell'eterno conflitto fra ragione e sentimento. E lo fa grazie al racconto di una delle più belle e potenti creazioni dello sport moderno. La Nazionale ungherese di calcio del dopoguerra era la carta da parati dietro la quale si nascondeva la vita misera e senza prospettive di un intero popolo. Lo sport racconta episodi e sentimenti umani in maniera unica. Ecco, di sicuro "Tiki-taka Budapest" è un libro di passioni. DAL TESTO – "La prima innovazione tattica (che farà storia del calcio) del tecnico di Budapest è proprio la già citata presenza sulla tre quarti avversaria del centravanti arretrato, la cui azione ha in realtà un doppio fine: portare fuori posizione lo stopper avversario e di conseguenza aprire spazi in avanti per l'inserimento verso il centro degli esterni, aumentando in modo sensibile il numero delle soluzioni possibili alla ricerca del gol. L'AUTORE – Diego Mariottini, classe 1966, è nato, vive e resiste a Roma. Laureato nel 1991 è giornalista pubblicista dal 1994. "Free lance" presso carta stampata, radio e televisione, nonché autore di saggi storico-politici, si occupa da anni di comunicazione nell'ambito della Pubblica Amministrazione. Ha pubblicato due romanzi, "Il girone di non-ritorno" (2005) e "Le ombre del Santo" (2008). "Ultraviolenza" (Bradipolibri, 2004) è stata la sua prima opera saggistica sul fenomeno ultrà in Italia. "Tutti morti tranne uno" (Bradipolibri, 2009), la seconda. Nel 2015, sempre per Bradipolibri, ha pubblicato "Dio, calcio e milizia, il comandante Arkan, le curve da stadio e la guerra in Jugoslavia". INDICE DELL'OPERA - Introduzione dell'Autore - Capitolo 1. Morti il 4 di luglio - Capitolo 2. Una squadra di honvédők (soldati) - Capitolo 3. Gusztáv Sebes e Jenő Kalmár, Tiki-taka danubiano - Capitolo 4. Il governo vuole i gol - Capitolo 5. Puskás, Hidegkuti e gli altri - Capitolo 6. Il trionfo olimpico. Nasce l'Aranycsapat - Capitolo 7. Un Paese satellite - Capitolo 8. Delenda Roma - Capitolo 9. Padroni a casa dei maestri - Capitolo 10. Siamo o non siamo i più forti? - Capitolo 11. La battaglia di Berna - Capitolo 12. Sotto il calcio, niente. Il crollo del consenso politico - Capitolo 13. Il meccanismo è rotto - Capitolo 14. Budapest, 1956. La rivoluzione - Capitolo 15. La diaspora calcistica - Capitolo 16. Flórián Albert, l'ultima illusione - Capitolo 17. Anche Buzánszky è andato via - Capitolo 18. Me l'ha detto Attila, in confidenza – Extra. 50 meno una. Il ruolino di marcia dell'Aranycsapat |