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Moreno Burattini

Utili sputi di riflessione
Aforismi sulla vita e altre parti del corpo


Allagalla, pagg.200, € 10,00

 

burattini utili  IL LIBRO – Aforismi, battute, riflessioni ora sarcastiche ora poetiche, massime 
e minime, frutto della penna corrosiva e dello sguardo controcorrente di uno dei più famosi sceneggiatori di fumetti italiani, corredati dalle illustrazioni inedite di 28 noti disegnatori (Sergio Algozzino, Fabiamo Ambu, Stefano Babini, Emanuele Barison, Michele Benevento, Alessandro Bocci, Giuseppe Camuncoli, Raffaele Della Monica, Giuseppe Di Bernardo, Roberto Diso, Maurizio Dotti, Lucio Filippucci - Nicola Genzianella - Sergio Giardo - Nik Guerra - Mauro Laurenti - Giuseppe Manunta - Giacomo Michelon - Alessandro Piccinelli - Giuseppe Prisco - Michele Rubini - Fabrizio Russo - Gianni Sedioli - Giorgio Sommacal - Laura Stroppi - Walter Venturi - Marco Verni - Silvia Ziche).
  Moreno Burattini ha raccolto in questo volume, in occasione dei suoi primi venticinque anni di carriera, le migliori riflessioni e provocazioni da lui pubblicate in Rete e le sue battute più divertenti. Frasi a effetto, brevissime e fulminanti, divise per argomento, da leggere tutte insieme o saltando qua e là, puntando il dito a caso per cercare una folgorazione. Senza necessariamente dover essere d'accordo.
  Scrive Giuseppe Noto (docente presso l'Università degli studi di Torino) nell'Introduzione: "confesso che ciò che più mi ha colpito nel libro di Burattini è stato quel particolare mélange, che si respira in tutt la raccolta, fatto di tenerezza, consapevolezza della inadeguatezza alla vita da parte dell'intellettuale e tenace volontà di amare senza erogare alla propria integrità ed alla propria dignità; e mi piace qui chiudere con tre aforismi che - mi perdoni l'autore – gli rubo (condivido) facendoli miei: «Si nasce e si muore bisognosi di carezze»; «Darei indietro tutto il mio sapere in cambio del saper vivere»;«Se mi tradisci ti perdono, se mi tratti come uno zerbino no» (con qualche dubbio su quest'ultimo ...)".

  DAL TESTO – "Come recita il più prevedibile dei miei aforismi, sono un caso cinico. Non abbastanza cinico, però, da essere insensibile al peggiore dei problemi posti dalla pubblicazione di questo libro: come giustificarlo, cioè, agli occhi dei miei genitori, che mi credono un bravo ragazzo. In fondo, sono stato educato nel migliore dei modi. Da babbo e mamma non ho avuto che esempi positivi. Dunque, immagino il loro sconcerto quando si troveranno davanti le pagine che seguono, in cui leggeranno non soltanto qualche parolaccia (poche, in verità) ma, quel che è peggio, la messa in discussione di alcuni dei valori che hanno cercato di inculcarmi. Mi sono infatti azzardato a parlare senza remore di sesso, a diffamare il matrimonio, a rammaricarmi del silenzio di Dio, a scherzare con i santi, a ironizzare sul moralismo, a non rispettare le istituzioni, a dir male dell'Italia (o meglio, degli italiani). Il problema non è trovare degli argomenti per farmi, se non perdonare, almeno assolvere: è trovarne di adatti per mia madre e mio padre. Non basterà, temo, ricordare che gli aforismi sono un genere letterario dalle antiche origini, studiato peraltro anche da illustri critici, il cui scopo è proprio pungere, o pungolare; né citare i casi di celebri autori assai più caustici e luciferini del sottoscritto."

  L'AUTORE – Moreno Burattini è nato tra le foreste delle montagne pistoiesi sul finire dell'estate del 1962. È rotolato a valle un paio d'anni dopo, ma gli occhi gli son rimasti verde bosco. Da ragazzo ha sempre preferito restare in casa a scrivere, invece di uscire a giocare a calcio con gli amici. Visto come gioca, gli amici gliene sono grati. Si è laureato a Firenze con 110 e lode con una tesi sui fumetti: ancora oggi se ne meraviglia, dato che nessuno da bambino lo lodava perché leggeva Topolino. Da quasi trent'anni sceneggia comics, ma continua a preferire leggerli.
 Del resto leggere, secondo lui, è la seconda cosa più bella della vita. Non è il caso di specificare quale sia la prima. Ha pubblicato centinaia di articoli, molti saggi, un romanzo, qualche racconto e alcune commedie e ha vinto premi in varie occasioni, tutti consistenti in targhe e medaglie ("mai una volta che dessero un assegno", si lamenta l'interessato). Lavora presso la Sergio Bonelli Editore come curatore e sceneggiatore di Zagor, ma le opinioni espresse negli aforismi raccolti in questo libro sono esclusivamente personali e Zagor se ne vergognerebbe. Cico chissà.