Terra muta |
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Gianni Lannes
DAL TESTO – "Ecco una serie di possibili segnali potrebbero essercene altri, a cui potreste aver assistito, per esempio di liquefazione del terreno. I sedimenti di natura sabbiosa o argillosa (di cui la Pianura Padana, in quanto deposito alluvionale, è in parte costituita), sottoposti a pressioni e vibrazioni continue, possono perdere temporaneamente resistenza e comportarsi come liquidi densi nei quali gli edifici sprofondano. È accaduto dopo il terremoto in Giappone del 2011 e sta accadendo, secondo solide testimonianze, anche in Emilia, con punte di pericolosa gravità a San Carlo di Sant'Agostino (Ferrara). Esistono alcuni filmati che documentano il fenomeno: vi siete imbattuti in qualcosa di simile? L'acqua presente sottoterra, strizzata dalla compressione del suolo come in una spugna, forma con le argille del sottosuolo un fango che risale in superficie non appena ne ha la possibilità, in corrispondenza delle fratture del terreno. Delle dimensioni di qualche metro di diametro, i vulcanetti, che ad una prima osservazione potrebbero assomigliare a geyser, sono stati visti a San Carlo di Sant'Agostino e San Felice, allineati per alcune decine di metri lungo una frattura sismica. Sono particolarmente allarmanti perché denunciano, come nel caso precedente, un'instabilità del suolo dove potrebbero trovarsi edifici e case. E poi: nubi, colonne di luce, lampi improvvisi." L'AUTORE – Gianni Lannes ha svolto per trent'anni, all'estero e in Italia, in prima linea, il mestiere di giornalista e fotografo libero e indipendente. Specializzato nel traffico criminale di esseri umani, armi e rifiuti pericolosi, ha lavorato per Rai e La7, e inoltre nei settimanali "L'Espresso", "Panorama", "Famiglia Cristiana", "Io Donna", "D la Repubblica delle Donne", "Il Venerdì di Repubblica", "Avvenimenti", "Diario". Ha scritto, inoltre, per i mensili "Airone", "La Nuova Ecologia", "Medicina Democratica", "Il Gargano Nuovo". Ha collaborato ai quotidiani "il manifesto", "Liberazione", "la Repubblica", "L'Indipendente", "l'Unità", "La Stampa", "Corriere della Sera". Dopo aver terminato la carriera giornalistica ha intrapreso quella narrativa. Più volte ha rischiato la vita su fronti di guerra, e ha subito alcuni attentati e minacce di morte. Dal 22 dicembre 2009 al 22 agosto 2011 ha vissuto sotto scorta della Polizia di Stato. Nel 2010 gli è stato conferito il premio internazionale all'impegno sociale, XVI Memorial "Rosario Livatino" e "Antonino Saetta", due magistrati assassinati dalla mafia. Ben quattro governi italiani non hanno dato alcuna risposta ai numerosi atti parlamentari sul suo emblematico caso. Dal 2012 cura il diario internautico (blog) "SU LA TESTA!" dove anticipa, racconta e approfondisce alcune delle vicende di cui scrive nei suoi libri. Ha pubblicato ì seguenti volumi "Nato: colpito e affondato" (2009), "Il grande fratello. Strategie del dominio" (2012), "Terra muta" (2013), "Nato. La strage del Francesco Padre" (2014), "Italia, Usa e getta" (2014), "La montagna profanata" (2015). INDICE DELL'OPERA – Nota d'autore - C'era una volta - Italia trema - Ecologia di guerra - Belpaese a perdere - Magia del tempo - Appendici - Bibliografia utile |