Un diritto incalcolabile Stampa E-mail

Natalino Irti

Un diritto incalcolabile

G. Giappichelli Editore, pagg.X-211, € 25,00

 

irti incalcolabile  IL LIBRO – Le pagine, raccolte in questo libriccino, descrivono il tramonto, o la crisi, di un circolo logico, su cui riposa il moderno Stato di diritto. Dove: decidere la controversia, giudicare torto e ragione, applicare la legge, coincidono appieno, e l'uno sta per l'altro. Decidere la controversia è porvi termine, sciogliere dubbi di fatto e ambiguità interpretative, preferire una soluzione fra le molte possibili. Il decidere si appoggia sul giudicare; non nasce dal nulla, non è puro atto di volontà, ma risultato di un raffronto fra ciò che la legge ha previsto e ciò che è accaduto, tra antecipazione di ieri e realtà di oggi. In codesto raffronto risiede l'applicazione della legge. È famosa la proposizione del barone di Montesquieu, irrisa da zelanti o incolti novatori: "Mais les juges de la nation ne sont, comme nous avons dit, que la bouche qui prononce les paroles de la loi; des êtres inanimés, qui n'en peuvent modérer ni la force ni la rigueur" (Esprit des Lois, XI, chap. VI). Vi si esalta e garantisce la grandezza del giudizio legale, la relazione di coerenza e lealtà fra norma e decisione del caso concreto. Il giudizio, convertendo le "parole della legge" in "parole della sentenza", decide la controversia, in modo "inanimato", cioè oggettivo e impersonale. Il circolo logico, di che sopra si è discorso, assicura la calcolabilità delle decisioni giudiziarie, le quali dipendono dal paragone fra schema normativo e fatto concreto.

  DAL TESTO – "I tre momenti - decidere giudicare applicare la legge – non vanno di necessità tutti insieme, e possono disgiungersi e stare a sé.
  "Si può decidere senza giudicare. Il decidere 'per valori' è non tanto un giudicare, ossia assegnare predicati a un soggetto (un predicato legislativo a un fatto accaduto), quanto un prendere posizione; non un raffronto, ma un confronto. I valori [...] non hanno bisogno né di fattispecie né di giudizi sussuntivi, ma tendono a immediata e concreta realizzazione.
  "La controversia è bensì decisa, ma senza quel giudizio in cui la legge definisce la vicenda concreta e ne fa un 'caso' della propria applicazione. La 'concretezza' di vita rifiuta di ridursi a 'caso', vuol rimanere se stessa, tutta gettata nel presente e nell'oggi. Mentre l'applicazione della legge è 'inanimata', o meglio non ha altra anima che quella del testo normativo, il decidere 'per valori' (o per 'clausole generali' o per altri criteri di 'giustizia materiale') s'immerge nella concreta situazione di vita, entra nel merito delle scelte negoziali, e le integra o modifica o corregge.
  "Esso è del tutto incalcolabile e imprevedibile. La sua essenza sta proprio nell'adesione, piena e integrale, alle circostanze concrete, al gioco presente degli interessi, alle volontà esplicite o implicite delle parti. Il concetto di fattispecie, il 'se A' del giudizio normativo (se A, allora B), che sembrava indispensabile alla rappresentazione razionale del diritto, diviene uno vecchio e polveroso strumento da riporre in soffitta. Il valore si mette dinanzi al fatto, alla situazione di vita, che lancia un appello e attende risposta."

  L'AUTORE – Natalino Irti, professore emerito nella Sapienza Università di Roma, è presidente dell'Istituto Italiano di Studi Storici, socio nazionale dell'Accademia dei Lincei e socio corrispondente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Tra le sue pubblicazioni: "La cultura del diritto civile" (Torino, 1990); "Testo e contesto" (Padova, 1996); "Studi sul formalismo negoziale" (Padova 1997); "L'età della decodificazione" (Milano, 19994); "Dialogo su diritto e tecnica" (con E. Severino, 2001); "Nichilismo giuridico" (20053); "Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto" (n.e., 2006); "Il salvagente della forma" (20072); "Codice civile e società politica" (20089); "L'ordine giuridico del mercato" (n.e., 20095); "Diritto senza verità" (2011).

  INDICE DELL'OPERA - La crisi del circolo (a modo di prefazione) – I (1. Un diritto incalcolabile - 2. La crisi della fattispecie - 3. 'Calcolabilità' weberiana e crisi della fattispecie - 4. Capitalismo e calcolabilità giuridica (letture e riflessioni) - 5. I 'cancelli delle parole' (intorno a regole, principi, norme) - 6. Νόμος e lex (Stato di diritto come Stato della legge) - 7. Senso del giudicato - 8. Un contratto 'incalcolabile') – II (1. Dubbio e decisione - 2. Il terzo decide la causa - 3. Legge e caso (diagnosi giuridica e diagnosi medica) - 4. Tramonto della sovranità e diffusione del potere) – III (1. Per una teoria della norma giuridica - 2. Il mondo e lo sguardo giuridificante) - Indice dei nomi