Russofobia. Mille anni di diffidenza |
Guy Mettan
IL LIBRO – I provvedimenti e le accuse senza appello che governi, media e opinione pubblica occidentali hanno rivolto alla Russia e al suo presidente in occasione della crisi ucraina del 2014 e del recente intervento in Siria, costituiscono solo la più recente manifestazione di un atteggiamento che prese avvio più di mille anni fa. Partendo da Carlo Magno, Guy Mettan ricostruisce le linee di forza religiose, geopolitiche e ideologiche di cui attraverso i secoli si è nutrita la russofobia europea prima e statunitense poi. Attraverso una discussione critica delle fonti mette in luce le debolezze e le mistificazioni del pregiudizio che ancora oggi porta l'Occidente a odiare l'"orso" russo e a temere il suo presunto imperialismo. DAL TESTO – "È un sentimento complesso. Esiste un odio passivo, che consiste nello sfruttare una debolezza momentanea della Russia per instaurarvi un ordinamento favorevole o impadronirsi delle sue risorse, come avvenne nell'era El'cin quando, con la scusa della liberale "terapia shock" ispirata dal Fmi e dalla Banca mondiale, gli oligarchi fecero man bassa delle sue ricchezze. Ma esiste anche una russofobia attiva, aggressiva, che si manifesta al contrario quando la Russia ritrova le sue forze, e la preoccupazione diventa quella di impedirle di acquisire troppa importanza. Si è visto in atto questo fenomeno nel 2003 quando – facendo marcia indietro a tutta velocità per prendere le distanze da un Putin che si rifiutava di invadere l'Iraq pur avendo sostenuto gli Stati Uniti nella loro lotta contro il terrorismo in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 - i russofobi occidentali dispiegarono tutta la potenza di fuoco del loro soft power per trasformare Putin in un nuovo anticristo." L'AUTORE – Guy Mettan, giornalista, storico e politico ginevrino, e esperto di geopolitica della Russia. È membro fondatore e direttore del Club Svizzero della Stampa. Dopo l'esordio al Journal de Genève, ha collaborato con diverse testate fino a diventare redattore capo del prestigioso quotidiano "Tribune de Genève". Successivamente si è dedicato alla carriera politica, entrando nello schieramento di centro Pdp (Partito democratico popolare), diventando consigliere municipale della città di Ginevra. È autore di numerosi libri di argomento storico dedicati alla Svizzera. INDICE DELL'OPERA - Nota dell'editore – Introduzione - Russofobia o russofollia? - La forza di un pregiudizio (La russofobia ovvero la Russia a portata di tutti - Come i cani di Pavlov: il riflesso russofobo - Ucraina 2014, un'agghiacciante acriticità) - Piccola genealogia della russofobia (Una guerra di religione che si protrae dai tempi di Carlo Magno - La russofobia francese e il mito del dispotismo orientale - La russofobia inglese ovvero l'ossessione dell'impero - La russofobia tedesca: dal Lebensraum all'ostracismo della memoria - La russofobia americana ovvero la dittatura della libertà) - Russofobia: istruzioni per l'uso (Le parole e la grammatica della neolingua antirussa – La costruzione del cattivo e il mito dell'orso feroce – Conclusioni: l'Occidente e lo specchio russo, lineamenti di un contro-mito) - Bibliografia |