Come fu temprato l'acciaio |
Nikolaj Ostrovskij
IL LIBRO – Reputato uno dei capolavori della letteratura comunista al pari de "La madre" di Gor'kij e "La giovane guardia" di Fadeev, "Come fu temprato l'acciaio" è il racconto autobiografico di Nikolaj Ostrovskij, esponente del nascente realismo socialista sovietico. DAL TESTO – "Sulla porta di una camera della villa spiccava una strisciolina di carta con sopra scritto a matita: « Comitato di Partito... Qui c'era la compagna Ignatjeva, una donna calma, che conservava sempre il suo sangue freddo; a lei e a Dolinnik era affidata l'organizzazione delle istituzioni del potere sovietico. Era passato un giorno, e già i loro collaboratori erano seduti ai tavoli e la macchina da scrivere batteva a pieno ritmo. Il commissariato per i rifornimenti era stato affidato a Pizizki, un tipo agile, nervoso, che lavorava nello zuccherificio come aiuto-meccanico. Con la tenacia del polacco cominciò subito nei primi giorni del consolidamento del potere sovietico a farla pagare ai capi aristocratici dell'amministrazione, che cercavano di farsi dimenticare, mettendo da parte il loro segreto odio per i bolscevichi. L'AUTORE – Nikolaj Ostrovskij (Vilija, Rovno, 1904 – Mosca, 1936) è stato uno scrittore russo e un convinto militante comunista. Gravemente ferito durante la guerra civile, è rimasto in seguito paralizzato. La sua fama è dovuta principalmente a "Come fu temprato l'acciaio" (1935). Ha lasciato incompiuto il suo secondo romanzo "Nascita della tempesta" (1936). |