“Continuare per cominciare”. Lettere 1910-1966 Stampa E-mail

Augusto Monti

"Continuare per cominciare"
Lettere 1910-1966
A cura di Francesco Mereta e Alberto Sisti


ArabaFenice Edizioni, pagg.701, € 35,00

 

monti continuare  IL LIBRO – Questo Epistolario abbraccia un'intera vita intellettuale, pedagogica, morale, politica, letteraria, esistenziale: i suoi corrispondenti sono tra gli altri Lombardo Radice, Salvemini, Croce, Gobetti,Calvino, Einaudi e naturalmente, Cesare Pavese. La maggior parte delle lettere tratta di problemi legati alla scuola, alla sua organizzazione, ai suoi statuti, alle sue storture, ai suoi cambiamenti, e anche alla posizione di volta in volta politica in cui collocarsi a contatto con una società in movimento, che nell'età del "secolo breve" ha richiesto agli intellettuali, accanto all'impegno interpretativo, anche una notevole dose di coraggio operativo, di scommesse difficili, di scelte rischiose: la questione meridionale, il giolittismo, il nazionalismo, la Prima Guerra Mondiale, la questione operaia, il Fascismo, il colonialismo, la Seconda Guerra, la Resistenza, il dopoguerra, la trasformazione del Paese da rurale a industriale.
  Giovanni Tesio ha scritto che il presente Epistolario "ha - per ora - la più semplice ambizione di non essere troppo incompleto ma tuttavia, e in ogni caso, di essere non poco significativo."

  DAL TESTO – "Qui non succederà niente. Le lezioni non sono pubbliche: se anche fossero io credo di poter garantire che incidenti incresciosi non ne succederanno: qui il fascismo conta poco, e, con l'assunzione al governo del demo-sociale Zanardi, filofascista a Roma e antifascista a Brescia, si è squalificato anche per quel poco.
  "Io ho desiderio e bisogno di vederti e di parlare con te a lungo. E tu dovresti anche dopo non abbandonarci. Noi soli o faremo delle fole o non faremo niente, che è peggio ancora.
  "Quel che mi fa paura è la "non-reazione", è l'oppio dell'apparente costituzionalismo, è il giolittismo bersagliere; se ci fosse la vera dittatura, e il vero terrore, le reazioni locali e periferiche sarebbero più pronte o, perlomeno, più immancabili; così invece temo che si andrà avanti con quei mezzi termini che ci han portati a queste angustie. Mezza vittoria e mezza sconfitta, mezza rivoluzione e mezza reazione, mezza opposizione e mezza acquiescenza; e intanto le cose, ho gran paura, restano al sicut erat." [dalla lettera a Gaetano Salvemini del 16 novembre 1922]

  L'AUTORE – Augusto Monti (Monastero Bormida 1881-Roma 1966) si laurea a Torino e inizia la sua attività di insegnante nei ginnasi e nei licei d'Italia: da Giaveno a Bosa, da Chieri a Reggio Calabria, da Sondrio a Brescia, per approdare infine - dietro la scia dell'allievo-maestro Piero Gobetti - al Liceo Massimo d'Azeglio di Torino, a cui restano particolarmente legate sia la sua memoria di docente-maestro di allievi memorabili come Cesare Pavese, Massimo Mila, Giulio Einaudi, Vittorio Foa, Gustavo Boringhieri, Luigi Carluccio, Adolfo Ruata, Renzo Giua, Emanuele Artom, sia la sua (laica) professione di fede antifascista, che nel 1936 gli costa una condanna a cinque anni di carcere comminatagli dal Tribunale Speciale. Un'esperienza da cui nascono le "Lettere a Luisotta" indirizzate alla figlia e pubblicate postume. Interventista democratico, secondo il pensiero soprattutto salveminiano, al tempo della prima guerra mondiale, fra le due guerre Monti dà vita a buona parte della sua saga narrativa, che di passo in passo prende poi nell'edizione Einaudi il titolo definitivo di "Sanssôssì". Dopodiché la sua vocazione al narrare trova modo di esprimersi più liberamente sia nei due romanzi, "Ragazza 1924" e "Vietato pentirsi", sia nella sua autobiografia intellettuale e professionale, "I miei conti con la scuola". Per non dire di testi più - e pur diversamente - lirico-memoriali come "La corona sulle ventitré" e "Val d'Armirolo, ultimo amore". Tutte le sue opere sono edite da Araba Fenice.

  INDICE DELL'OPERA – Augusto Monti, un Epistolario, di Giovanni Tesio - Nota al testo, di Francesco Mereta e Alberto Sisti – 1910-1966 – Augusto Monti, o la polifonica scrittura, di Giovanni Tesio – Appendice. Lettere a Cesare Pavese, a cura di Attilio Dughera - Indice dei nomi – Indice dei corrispondenti