Cronaca monastero cassinese (529-1138) Stampa E-mail

 Leone Marsicano

Cronaca monastero cassinese
(529-1138)


Francesco Ciolfi Editore, pagg.832, € 30,00

 

marsicano chronica  IL LIBRO – I Chronica di Leone Marsicano si dividono in tre parti: le prime due esaltano l'opera degli abati Petronace e Aligerno, ricostruttori del monastero, l'uno dopo la distruzione dei Longobardi del Sud, l'altro dopo quella non meno disastrosa dei Saraceni, insediatisi alle foci del Garigliano.
  Nella terza parte, il cronista scolpisce ad alto rilievo la figura del grande Desiderio, presentandocelo come monaco, asceta, abate, papa, sostenitore convinto della riforma della chiesa, sulle orme di Gregorio VII, anticipatore addirittura delle crociate con una spedizione contro i Saraceni d'Africa. Mai, sostiene lo scrittore, Montecassino aveva raggiunto tanto splendore e prestigio come con Desiderio che, giovandosi della sua amicizia con il Guiscardo e ponendosi come mediatore tra lui e la curia romana, capovolge la politica del papa, ostile fin dall'inizio ai normanni, e trasforma costoro da predoni e avventurieri in fedeli alleati nella lotta contro l'impero. Si dilunga con orgoglio e ammirazione, lo storico, nella descrizione particolareggiata della ricchezza e dello splendore della nuova abbazia. Desiderio abbatte tutti i vecchi edifici oramai fatiscenti e insufficienti alla comunità divenuta numerosa; abbatte la vecchia chiesa e costruisce, con maestranze fatte venire da Costantinopoli, una basilica superba, per la cui consacrazione accorrono cardinali, principi, sovrani, e lo stesso papa. Desiderio erige insomma un complesso monumentale che richiama l'attenzione e l'ammirazione di tutto l'orbe cristiano e folle di pellegrini. Passerà per Montecassino una delle tre colonne, in cui si divideranno i crociati, guidata da Roberto conte di Normandia, Roberto conte delle Fiandre ed Ugo il grande, per chiedere la benedizione di S. Benedetto, prima di prendere la via delle Puglie e imbarcarsi per ricongiungersi a Costantinopoli con le altre due.
  Nel quarto libro Pietro Diacono, oltre a deplorare, dopo tanta gloria, la crisi e la decadenza del monastero sotto i successori di Oderisio, dà ampio spazio alla lunga, puntigliosa, a volte drammatica lotta del monastero per salvare il privilegio del "nullius", cioè della sua completa autonomia: l'elezione dell'abate spetta ai monaci, senza interferenze esterne, fossero pure quelle del papa e dell'imperatore; l'approvazione e la consacrazione dell'eletto spetta al papa, all'imperatore il placet
  Il quarto libro si chiude col quadro desolante dei torbidi scoppiati negli anni 1137-8, quando l'imperatore Lotario se ne torna, stanco e vecchio, in Germania, dopo due anni di vittorie nel mezzogiorno e Ruggero II di Sicilia può risalire la penisola, riconquistando città dopo città, fino a Montecassino e più su fino ai confini del territorio pontificio.

  DAL TESTO – "L'illustre e santissimo padre e primo fondatore di questo cenobio cassinese, di grazia e di nome Benedetto, come scrive nel secondo libro dei suoi dialoghi il beato Papa Gregorio, nacque nella provincia di Norcia; mandato dai genitori a Roma perché imparasse le arti liberali, non molto dopo, per servirmi delle parole del su accennato dottore, se ne tornò deliberatamente ignorante e saggiamente incolto. Abbandonati pertanto gli studi liberali e, parimenti la nutrice, fuggendo di nascosto, giunse ad un luogo detto Subiaco, distante da Roma circa quaranta miglia, ove rimase per tre anni. In una spelonca, sconosciuto a tutti eccetto al beato Romano, che gli aveva fornito l'abito adatto alla vita contemplativa in quella quiete. Di poi, scoperto dai pastori e infine riconosciuto da molti, visitato anche da nobili venuti da Roma, accolse, per educarli alla vita monastica, Mauro da Equizio e, dal patrizio Tertullo, Placido, ancora un ragazzo."

  L'AUTORE – Leone Marsicano, detto anche Leone Ostiense per essere stato vescovo di Ostia dal 1102 al 1107, nacque nella Marsica, regione storica dell'Abruzzo, occupata fino al 1875 dal lago di Fucino, già abitata dai Marsi. Fu monaco di Montecassino e, su invito dell'abate Oderisio, succeduto al grande Desiderio, poi papa Vittore III, scrisse "Chronica monasterii casinensis", la storia dell'abbazia di Montecassino dal 529 (S. Benedetto) al 1075 (abate Desiderio), in tre libri. Il terzo lo lasciò incompiuto. Lo terminò Pietro Diacono, anch'egli monaco di Montecassino. Alle cronache di Leone, Pietro Diacono aggiunse un quarto libro, in cui trattò le vicende del monastero, ma allargando lo sguardo anche a quelle dell'impero e della Chiesa, dal 1075 al 1138.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Cronaca Monastero Cassinese - Inizio del Chronicon - Libro II - Libro III - Prologo di Pietro Diacono - Libro IV