Alpini paracadutisti. 1952-2015 Stampa E-mail

Davide Allio

Alpini paracadutisti
1952-2015, sessantatre anni di storia
come li ha vissuti e li ricorda il generale Davide Allio


Gabrielli Editori, pagg.79, € 10,00

 

allio alpini  DAL TESTO – "Col tempo si prese anche l'abitudine di usare un Motto e un grido da lanciare al termine di ogni adunata nell'intento di distinguersi. Si affermò il "Mai Strac", che in piemontese vuol dire: mai stanchi (eredità della Taurinense?) preceduto da: milleuno-milledue-milletre- millequattro-millecinque, ossessivo nell'addestramento al lancio, tradizione ormai consolidata.
  "Bisogna spiegare che i lanci militari venivano effettuati alla quota di trecento metri dal suolo, allo scopo di esporre, per un tempo minimo, il paracadutista in aria alla offesa di un eventuale nemico.
  "Appena usciti dall'aereo, si doveva perciò contare mentalmente il tempo in quel modo (cinque secondi), perché, se non si sentiva lo strappo di apertura del paracadute, era urgente tirare la maniglia di quello ausiliario per aprirlo."

  L'AUTORE – Davide Allio Monteforte D'Alpone (1931), già comandante di plotone paracadutisti della Brigata "Tridentina", è un generale in congedo.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Le origini del paracadutismo militare - Il paracadutismo militare in montagna - L'idea e la realizzazione - I plotoni alpini paracadutisti di brigata - L'associazionismo dei paracadutisti – In congedo - Le tappe successive dell'affermazione degli alpini paracadutisti - L'Associazione nazionale alpini paracadutisti - Montagnana, festa del Sessantesimo anniversario – Conclusione - Nota dell'autore – Allegati - Allegato B - Allegato C. Io Comandante Parà - Allegato D - Allegato E - Ringraziamenti