Il potere della droga nella politica mondiale Stampa E-mail

Yann Moncomble

Il potere della droga nella politica mondiale
A cura di Luciano Garofoli


Edizioni Solfanelli, pagg.344, € 23,00

 

moncomble droga  IL LIBRO – La stima dei profitti derivanti dalla vendita della droga è di circa trecento miliardi di dollari l'anno. Questa somma strabiliante spiega la grande potenza di cui possono disporre i "signori della droga", i quali non sono sempre quelli che la stampa mondiale ci propina in continuazione.
  Il potere della droga è in alcuni casi diventato un vero e proprio Stato nello Stato. Anche i partiti politici, consciamente o no, hanno in passato approfittato e forse ancora oggi approfittano di questa manna caduta dal cielo. Naturalmente non senza una contropartita politica...
  Il denaro sporco prodotto dalla droga non trasuda più attraverso gli interstizi del sistema, ora lo inonda letteralmente. Come ben scriveva Jean-Michel Helvig su "Liberation" del 28 agosto 1989: "Come avviene per i petrodollari, anche i narcodollari hanno un peso rilevante sui mercati finanziari mondiali e nessuna frontiera può loro sbarrare la strada. E nessuna banca, anche se nazionalizzata, può essere sicura in modo assoluto di non detenere denaro sporco."
  Di manipolazioni di denaro sporco nel mondo, in questo libro, se ne offrono in quantità, cominciando dalla Pizza Connection, per proseguire con la Pesetas Connection, senza dimenticare la Libanese Connection e soprattutto la Swiss Connection. Decine e decine di banche e di individui sono coinvolti in questo colossale giro di affari.
  Dalla Colombia al Perù, da Cuba all'ex URSS, facendo una piccola deviazione in Bulgaria per arrivare nei paesi occidentali: Francia, Germania, Olanda, Italia, Paesi scandinavi... nessun paese è risparmiato da questo traffico di orrore e di manipolazione.
  Lo scopo dichiarato di chi lavora per le internazionali del crimine è quello di fiaccare la resistenza morale e fisica delle élites occidentali attraverso la diffusione dell'uso delle droghe.
  "Pubblicando questo libro esplosivo – si legge nella Prefazione di Henry Coston -, Moncomble prende di petto il potere della droga. E non si limita solo a denunciare il pericolo che gli stupefacenti rappresentano per i nostri figli, ma solleva il velo che pudicamente ricopre l'agire dei dealers della droga, e ci fa vedere come senza il concorso attivo di banchieri influenti e di uomini d'affari con vaste relazioni politiche, questi corruttori della nostra gioventù non potrebbero dedicarsi ai loro vergognosi e criminali traffici. Ancora una volta di più, ci permette di cogliere, con le mani nel sacco, i "Financiers qui mènent le monde".
  "Ammiriamo il suo coraggio e aiutiamolo nella diffusione della verità."

  DAL TESTO – "I regimi cambiano ma le prebende restano sempre le stesse dappertutto... Dawalouh sotto lo Scià ieri, Tabatabai oggi sotto Khomeini!
  "Dietro tutto questo, si staglia lunga l'ombra immancabile del terrorismo. All'inizio del 1987, con l'arresto di Abdallah, i poliziotti italiani ed elvetici avevano smantellato una rete di spaccio della droga. Il denaro ricavato dalla vendita di stupefacenti avrebbe permesso di organizzare attentati in Europa, i terroristi avrebbero, con questa vendita di cento chilogrammi di eroina proveniente dall'Iran Connection, potuto incassare più di un miliardo di franchi.
  "I legami tra i gruppi terroristici e questa rete sono stati scoperti e stabiliti dalla polizia italiana che ha arrestato sette individui sospettati di intrattenere relazioni con questa Iran Connection. Tra questi, in particolare, Al Assal Abdul un ufficiale feddayn e la sua amica Tatiana Ileva Velitchkova, cittadina rumena. I due trafficanti erano stati sorpresi mentre in compagnia di un egiziano stavano caricando tredici chilogrammi di eroina in un'auto blindata. I poliziotti italiani avevano anche intercettato un prete copto, Sava Latoulyevic, di nazionalità americana, che fungeva da intermediario tra questa cellula e gli USA."

  L'AUTORE – Yann Moncomble nasce il 1° luglio 1953 a Parigi. Fin da giovanissimo milita nell'organizzazione Ordre Nouveau, creata nel 1969 da alcuni ex aderenti al movimento Occident, tra cui William Abitbol, Marie-Françoise David, Gérard Écorcheville, Hugues Leclère, Jack Marchal, Alain Robert. Il nuovo gruppo trovò subito una sponda tra gli studenti del GUD (Groupe union défense) molto attivo già dalla fine degli anni Sessanta tra gli universitari francesi. Più tardi militerà nel Front National quando Ordre Nouveau decise di sciogliersi e di aderire al nuovo raggruppamento della estrema destra francese. Moncomble ha innnato l'istinto dell'archivista: incomincia a raccogliere, assemblare e classificare articoli e trafiletti, oltre che a frammenti di documenti, di stampe elettorali o di partito, che andranno a creare gli elementi base di quel Bureau de documentation anticommuniste. Qualche anno prima, quando era ancora studente, aveva casualmente conosciuto Henry Coston tra i banchi della Librairie Française, fondata nel 1952 da Gilberte che poi sposò Coston e che all'epoca era la sola libreria internazionale, la quale si era anche dotata di un club librario molto conosciuto e apprezzato in Francia e all'estero; diffondeva sia i libri di Henry Coston che di altri autori "non conformisti" come Maurice Bardèche, André Figueras, Jacques Ploncard d'Assac, Saint-Paulien. Henry Coston, osservando il suo metodo di ricerca investigativa, ne ravvede il suo naturale erede e decide di mettere a disposizione del giovane scrittore tutta la sua rete di conoscenze e di credibilità di cui gode presso il suo pubblico: i risultati non tardano certo ad arrivare. Per il giovane scrittore ed editore è una grossa possibilità per crescere, nasce così la casa editrice Faits e Documents che pubblicherà tutti i suoi libri e in seguito anche quelli di Emmanuel Ratier che, alla morte di Moncomble, rileverà la casa editrice. Questi i libri pubblicati da Yann Moncomble: "La Trilatérale et les secrets du mondialisme" (Paris, 1980, ristampato nel 1983 e nel 1986), "L'Irrésistible expansion du mondialisme" (Paris, 1981), "Les vrais responsables de la Troisième Guerre mondiale" (Paris, 1982), "Du viol des foules à la Synarchie ou le complot permanent" (Paris, 1983), "La maffia des chrétiens de gauche" (Paris, 1985), "Quand la Presse est aux ordres de la Finance" (Paris, 1986), "Les Professionnels de l'anti-racisme" (Paris, 1987), "La politique, le sexe et la finance" (Paris, 1989), "Le pouvoir de la drogue dans la politique mondiale" (Paris, 1990). Il 29 maggio 1990, a soli trentasei anni, Yann Moncomble muore a Parigi ufficialmente per un attacco cardiaco. Nel libro "Massonerie e sette segrete: la faccia nascosta della Storia", Epiphanius (pseudonimo di un professore universitario trentino) cita una lettera di Moncomble riguardante la sua ultima opera pubblicata, "Le pouvoir de la drogue dans la politique mondiale". In essa l'autore parla di una implicazione nel traffico internazionale di stupefacenti dei governi americano, israeliano, sovietico, cubano e cinese. In questa lettera Moncomble spiega che molti dei suoi amici lo hanno sconsigliato vivamente di scrivere un libro su un argomento così scottante e spinoso, tutti lo mettono in guardia sul pericolo che poteva correre sia per la sua sicurezza che per la sua vita stessa. In un'altra conversazione avuta con un amico italiano, avvenuta dopo l'uscita dell'edizione francese, gli annunciava la prossima pubblicazione di un esplosivo testo sull'AIDS, testo che a causa della morte non vide mai la luce.

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Luciano Garofoli – Prefazione, di Henry Coston - Il potere della droga Nella politica mondiale - Il capitalismo della droga da banca a banca - Il cancro della depenalizzazione - L'Africa nell'occhio del ciclone - Pakistan e Afghanistan - Quando Damasco controlla la "neve" in Libano - Cuba, la base di smistamento della droga al servizio del comunismo - L'avanguardia Tamil - L'impero di Medellin e i suoi baroni - Panama Cia and co. Bolivia – Perù - Paraguay – Costa Rica – Bahamas - Haiti - Messico - Guatemala - Cile - Colombia - Mossad e narcotraffico - Il triangolo d'oro - Tailandia - Laos - Birmania - Hong Kong: centro di smistamento del mondo asiatico - Corea - Giappone - L'Autore