Solo la crisi ci può salvare Stampa E-mail

Paolo Ermani - Andrea Strozzi

Solo la crisi ci può salvare
Basta con la follia della crescita!


Edizioni Il Punto d'Incontro, pagg.239, € 12,90

 

strozzi crisi  IL LIBRO – Siamo noi i principali artefici del nostro destino, oppure le scelte che ci riguardano dovranno sempre essere delegate ad altri? Un'analisi appassionata di come l'attuale declino economico, sociale e religioso rappresenti di fatto l'imperdibile occasione per riscoprire noi stessi, il rapporto con gli altri e l'armonia con il nostro habitat. L'individuo è l'agente primario del radicale mutamento degli stili di vita che coinvolgerà comunità più ampie e il vero cambiamento è sempre e soltanto quello che sorge dalle nostre coscienze: mediante la passione e la conoscenza, si propaga fino a rendere possibile una trasformazione della realtà. Il nuovo modello sociale destinato ad affermarsi nei prossimi anni nascerà dall'alleanza fra il settore agricolo, la società civile, la microimprenditorialità locale e la finanza etica, per giungere all'affermazione di una realtà socioeconomica fondata sui beni non monetari.

  DAL TESTO – "[...] è evidente che più la Crisi si aggrava e maggiori benefìci reali otteniamo, noi e l'ambiente. Anzi: di Crisi ce n'è pure poca. Dovrebbe inasprirsi sempre di più, un po' come il costo dei combustibili fossili, che fìnché rimane troppo basso non darà possibilità di indurre grossi cambiamenti al modo in cui ci spostiamo. Visto che tanto l'argomento che tocca tutti più da vicino è "il soldo", quando un litro di benzina costerà venti euro, forse ci renderemo conto e saremo costretti a cambiare qualcosa nelle nostre abitudini di mobilità.
  "Simili considerazioni su una Crisi ben lungi dall'essere il Male che ci dipingono, le ha espresse anche Serge Latouche, il padre moderno della decrescita, che in un intervento sulla rivista "Carta" del lontano novembre 2008 dichiarava apertamente "Che la crisi si aggravi!", ipotizzando che la recessione potesse essere una precondizione fondamentale e auspicabile per la fìoritura di un'altra concezione di economia. Addirittura, in quell'articolo Latouche citava lo scrittore francese H. R. Martin, che si era spinto a sostenere che la crescita del PIL fosse una sciagura anche per i paesi cosiddetti "poveri", a causa della distruzione dell'ambiente che implicava, dell'alienazione delle persone toccate dal benessere materiale, della solidarietà perduta, dei saperi ancestrali gettati nel dimenticatoio...
  "La difficoltà non è tanto dimostrare che la diminuzione del PIL sia effettivamente una benedizione, cosa che è relativamente semplice fare, ma piuttosto superare la resistenza mentale determinata dal bombardamento quotidiano, capillare e proveniente da ogni parte, in base al quale è previsto che dobbiamo crescere a tutti i costi. E il bombardamento non può che essere astutamente innescato da chi ha tutto l'interesse a venderci qualcosa."

  GLI AUTORI – Paolo Ermani, scrittore, facilitatore, formatore, consulente energetico, presidente dell'associazione PAEA, tra i fondatori del giornale web "Il Cambiamento" e dell'Ufficio di Scollocamento; da venticinque anni si occupa di economie alternative, stili di vita, energie rinnovabili e risparmio energetico. Si è formato e ha lavorato nei maggiori centri europei per le tecnologie alternative.
  Andrea Strozzi, ex-manager di direzione in banca per quindici anni, una mattina del 2014 non si ripresenta in ufficio e, da quel giorno, dedica competenze ed energie al progetto divulgativo e formativo "Low Living High Thinking", da lui stesso fondato e ispirato a decrescita, bioeconomia e downshifting. Oggi scrive per "il Fatto Quotidiano", "il Cambiamento" e altre testate.

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Parte prima. Il tramonto di questo mondo - 1. Una storia inusuale dell'economia (e, forse, della religione) - 2. Il dio Denaro e il dogma del PIL - 3. Per fortuna, "quella" Crescita non tornerà - 4. Perché non è la Crisi del 1929 - 5. Il guinzaglio corto: lavorare come cani - 6. Due terzi schiavo - 7. Il culto dell'immagine e l'americanizzazione del mondo - 8. L'incredibile e inumano laboratorio della Cina - 9. Germania: l'altra faccia degli Stati Uniti - 10. Consigli per gli acquisti in tempi di Crisi: una contraddizione in termini - 11. I soldi sono davvero il problema? Siamo davvero alla fame? - 12. La burocrazia, il mito del posto fisso e lo Stato - 13. La società digitalizzata - 14. Un emblema della decadenza: la dittatura del cellulare - 15. Gli improbabili palliativi alla disperazione dilagante - 16. Il mondo al crepuscolo - Parte seconda: l'alba del nuovo mondo - 17. Il mondo che sta sorgendo - 18. La nuova economia: l'alleanza fra agricoltura, ambiente, imprenditoria e finanza etica - 19. La Crisi è una benedizione: l'economia dei beni non monetari - 20. Un'imprenditoria che non si lamenta - 21. Democrazia diretta o Responsabilità diretta? - 22. Chi sono oggi i talebani, gli estremisti, gli integralisti? - 23. Disoccupazione: il lavoro di ieri, di oggi e di domani - 24. Da noi si può fare! - 25. Dall'egocentrismo al sociocentrismo - 26. Dagli ideali ai valori - Bibliografia essenziale - Siti internet di riferimento - Ringraziamenti - Nota sugli autori