Augustus. Il romanzo dell'imperatore Stampa E-mail

John Edward Williams

Augustus
Il romanzo dell'imperatore


Castelvecchi Editore, pagg.384, € 19,50

 

williams augustus  IL LIBRO – Il pugnale di Bruto grondava ancora di sangue quando, appena diciottenne, il giovane Ottaviano, nipote di Giulio Cesare, venne informato dell'assassinio del condottiero. Gli ideali che avevano fatto grande il periodo repubblicano, in quel momento, erano ridotti a maschere grottesche, mentre sullo stesso Senato romano regnavano indisturbati la corruzione e il caos. Proiettato in una spietata lotta per il potere, Ottaviano dovrà ricorrere alla forza delle spade e alle seduzioni della politica per trasformare in realtà il proprio destino: quello di essere, al culmine di sanguinose battaglie, proclamato "Augusto" e salutato come il padre dell'Impero. Raccontate dalla viva voce degli uomini e delle donne più vicini all'Imperatore, le gesta di Augusto, le guerre che lo videro opporsi trionfalmente alle forze di Marco Antonio e di Cleopatra, figure leggendarie come Marco Tullio Cicerone compongono un affresco di insuperata forza narrativa.
  Pubblicato nel 1972, vincitore del National Book Award, "Augustus" è considerato uno dei migliori romanzi storici mai scritti, uno di quei rari capolavori, come "Io, Claudio" di Robert Graves e "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar, in grado di trascendere il genere di appartenenza. L'incedere degli eventi è ricostruito attraverso lettere e frammenti di diario attribuiti ai protagonisti, da Marco Antonio a Mecenate, da Agrippa a Cicerone. Ed è su questo polifonico intreccio di voci che John Williams esercita la sua acuta, spietata, capacità di penetrare nella psicologia degli individui. "Augustus" può essere letto come un'indagine sul significato del potere, senza nulla perdere dell'esattezza della ricostruzione storica, immagine di un'epoca lontana eppure così simile alla nostra.

  DAL TESTO – "Ottaviano Cesare ha portato la pace a questo paese. Dopo Actium, nessun romano ha più alzato la spada contro suoi compatrioti. L'Imperatore ha dato prosperità alla città e alle campagne, nemmeno i più poveri tra la plebe mancano del cibo nella capitale, e chi risiede nelle province prospera grazie alla generosità di Roma e di Ottaviano Cesare. Quest'ultimo ha dato la libertà al popolo. Lo schiavo non deve più vivere nel timore di arbitrarie crudeltà da parte del suo padrone, né il povero ha da temere la venalità del ricco, o chi parli in modo responsabile le conseguenze delle sue parole.
  "Eppure esiste qualcosa di minaccioso nell'aria che, temo, è di cattivo augurio per l'avvenire della città, dell'Impero e del regno dello stesso Ottaviano Cesare. Fazioni si schierano contro altre fazioni, le dicerie abbondano, e nessuno sembra essere soddisfatto di vivere negli agi e nella dignità che l'Imperatore ha reso possibili. Questo è un popolo straordinario... Si direbbe che non possa sopportare la sicurezza, la pace e la prosperità.
  "Di conseguenza me ne andrò da Roma, da questa città che è stata la mia dimora per molti anni intensi. Tornerò a Damasco e vivrò gli ultimi giorni che mi restano tra i libri e tra le parole che riuscirò a scrivere. Lascerò Roma con sofferenza e affetto... Senza ira, né recriminazioni, né delusioni. E mi rendo conto, mentre scrivo questo, come in realtà sto dicendo che lascerò il mio amico Ottaviano Cesare, con questi sentimenti nel cuore. Poiché Ottaviano Cesare è Roma: e in ciò sta forse la tragedia della sua vita."

  L'AUTORE – Romanziere, poeta e accademico statunitense, John Edward Williams (Clarksville, 1922 - Fayetteville, 1994) dopo la Seconda Guerra Mondiale, alla quale prende parte in qualità di sergente dell'Aeronautica in India e in Birmania, studia all'Università di Denver. In questo periodo pubblica i suoi primi lavori: il romanzo "Nothing But the Night" (1948) e il libro di poesie "The Broken Landscape" (1949), che sarà seguito nel 1965 da una seconda raccolta, "The Necessary Lie". Nel 1954 ottiene il dottorato di ricerca in Letteratura inglese all'Università del Missouri e, nel 1955, torna all'Università di Denver come docente di Scrittura creativa. Nel 1960 pubblica il suo secondo romanzo "Butcher's Crossing", seguito nel 1965 dal celebrato "Stoner". Ha curato l'antologia "English Renaissance Poetry" (1963) e ha fondato e diretto fino al 1970 la rivista universitaria «Denver Quarterly». Muore nel 1994, lasciando incompiuto il suo quinto romanzo, "The Sleep of Reason".

  INDICE DELL'OPERA – Prologo - Parte prima - Parte seconda - Parte terza - Epilogo