La storia perduta del Cristianesimo Stampa E-mail

Philip Jenkins

La storia perduta del Cristianesimo
Il millennio d'oro della Chiesa in Medio Oriente, Africa e Asia (V-XV sec.)
Come è finita una civiltà


Editrice Missionaria Italiana, pagg.352, € 22,00

 

jenkins perduta  IL LIBRO – Fino al XV secolo cristianesimo e islam hanno convissuto nella vasta area dell'Oriente che va dall'odierna Turchia fino ai confini dell'India e della Cina. Una coesistenza che inizialmente non risultò né problematica né violenta, anzi: nei primi secoli dell'era islamica, ad esempio, gli intellettuali cristiani erano consulenti alla corte del califfo di Baghdad; esistevano sedi episcopali negli attuali Yemen e Afghanistan; quattro vescovi amministravano altrettante diocesi in Arabia; nel 1050 l'Asia Minore aveva 373 sedi vescovili. «Fino al 1250 – scrive Jenkins – si poteva pensare a un mondo cristiano che si estendeva a est da Costantinopoli a Samarcanda, e a sud da Alessandria d'Egitto quasi all'equatore».
  Il cristianesimo non è mai stato una faccenda solo «europea». Fin dai suoi esordi si è segnalato come una religione tricontinentale, fiorente inizialmente in Asia, quindi in espansione in Africa, soprattutto nel Nord, e infine esportata in Europa. Le vicende della storia hanno poi visto un progressivo sgretolamento della presenza cristiana in Medio Oriente, fino alle selvagge persecuzioni attuali dell'Isis.
  Capire perché qui le chiese rischiano la scomparsa, sgomberare il campo da facili stereotipi, rivalutare una storia perduta, è quanto ci propone questo libro di Philip Jenkins. Un saggio che è il racconto di una civiltà pressoché sconosciuta. La sua nascita e il suo drammatico tramonto interpellano ancora il nostro tempo.

  DAL TESTO – "Il sultano Maometto II, dopo aver conquistato Costantinopoli, conferì ufficialmente al nuovo patriarca la croce e il pastorale, esattamente come gli imperatori cristiani avevano fatto in precedenza: Maometto II era, dopo tutto, sia sultano sia Cesare. Il numero della popolazione cristiana si stabilizzò quando gli Ottomani concessero loro lo status di comunità millet, secondo un sistema che risaliva agli antichi persiani. Come una nazione ogni millet, confessione religiosa o tradizione teologica, era riconosciuta in quanto comunità dotata di leggi e tribunali propri, e regolata da particolari strutture ecclesiastiche. I cristiani ortodossi divennero così la Rum Millet - la nazione romana - sotto un patriarca che era capo sia religioso sia civile, l'etnarca, e questo sistema durò fino agli anni Venti del XX secolo.
  "I cristiani non godevano di nessuna libertà religiosa come la concepiscono oggi gli occidentali, e vi erano limiti severi a ogni tipo di espansione cristiana, ma almeno questa posizione giuridica concedeva loro un certo grado di protezione e di stabilità. Il patriarcato diventò un'istituzione del sistema di governo ottomano, in modo che i sultani potevano resistere alle pressioni delle forze islamiche più rigide, che avrebbero voluto revocare i diritti delle minoranze. L'Impero si dimostrò flessibile riguardo all'applicazione delle restrizioni. Teoricamente, per esempio, i cristiani non erano autorizzati a costruire o ricostruire chiese, ma il permesso veniva concesso come premio speciale per la fedeltà, o per incoraggiare insediamenti in nuove aree. Intorno al 1620 un viaggiatore armeno affermava che, almeno nella parte occidentale dell'Asia Minore, i turchi non discriminavano nessun cristiano o ebreo che fosse, mentre la situazione era rischiosa più a est e lontano dalle coste. Il fatto che il sultano era anche il califfo, il capo dell'islam, poneva tale flessibilità al riparo da ogni critica."

  L'AUTORE – Massimo studioso di «demografia religiosa» al mondo, Philip Jenkins è docente di Storia del cristianesimo alla Baylor University (Texas) e professore emerito della Penn State University (Pennsylvania), ha pubblicato saggi tradotti in 12 lingue. In Italia sono usciti "La terza chiesa" (Fazi, 2004) e "I nuovi volti del cristianesimo" (Vita & Pensiero, 2008). L'EMI ha pubblicato nel 2009 il suo "Il Dio dell'Europa. Cristianesimo e islam in un continente che cambia" e "Chiesa globale, la nuova mappa".

INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Giancarlo Bosetti - Premessa dell'autore all'edizione italiana - Nota su alcuni nomi e «ismi» - 1. La fine del cristianesimo globale (Un terzo mondo cristiano - I paesi del sole che sorge - La fede parla alla fede - Fare un Oriente cristiano - Ridisegnare il mondo - La fine di un mondo - Tagliati alla radice - Alla ricerca della corrente principale - Come muoiono le religioni - Il trionfo della persecuzione - I sopravvissuti - Fantasmi - Passato e presente - Una storia terribile) - 2. Chiese d'Oriente (Il cristianesimo e l'Impero - L'esodo verso oriente - Regni perduti - Nestoriani e giacobiti - Paesaggi - Tra i due fiumi - Agli estremi confini della terra - La Cina e l'India - Convertire l'Asia?) - 3. Un altro mondo (Il Cielo e la Terra - Gli eletti e i solitari - L'era dei miracoli - Cultura - L'ultima fioritura - Fin dai primi tempi - La Chiesa e la Bibbia - L'arduo compito dell'interpretazione - Cristiani e asiatici - Il sogno di Bar Sauma) - 4. La grande tribolazione (I nuovi padroni - I dhimmi - Sopravvivenza - L'inizio del crollo - False speranze - La fede dei mongoli - Le grandi persecuzioni - Farsi turchi - La rovina si diffonde - Un mondo più freddo) - 5. Gli ultimi cristiani (Cristiani conquistati - Espansione europea - Sotto nuovi padroni - Calo della popolazione cristiana - La crisi ottomana - Epurare i cristiani - L'Anno della Spada - L'ultima resistenza - Martiri dell'Iraq) - 6. Fantasmi di una fede. Dopo il cristianesimo (Chiese trasformate in moschee - Fare l'islam - Arabi e cristiani - Costruire moschee - Musulmani e cristiani - I mistici - I santi – Santuari) - 7. Come muoiono le fedi (Stati e nazioni - Oltre la persecuzione - La forza dell'islam - Il linguaggio della fede - Il successo ha successo) - 8. Il mistero della sopravvivenza (Sopravvivenza e rovina - Il successo copto - Il destino dell'Europa? - Adattamento - La geografia della sopravvivenza - La fine della sopravvivenza – Lezioni) - 9. Alla fine e all'inizio (Spiegare il disastro - Come un orologio nella notte - Dio nella storia - Vincere il mondo) - Note bibliografiche - Ringraziamenti - Indice dei nomi di persona e di luogo