La vita da sogno di Champa il tibetano Stampa E-mail

Chan Koonchung

La vita da sogno di Champa il tibetano

Atmosphere Libri, pagg.270, € 16,00

 

koonchung champa  IL LIBRO – La vita è semplice per Champa, un giovane tibetano. Ha un buon lavoro come autista nella sua città natale di Lhasa, e se il suo capo cinese Mei è un po' prepotente, beh, si può capire che lei è una seria collezionista d'arte, dopo tutto. E lo fa arrivare a guidare la sua enorme Toyota. Quando comincia a dormire con il suo capo, la vita diventa un bel po' più complicata. Improvvisamente la vita sessuale di Champa è al di là dei suoi sogni più sfrenati. Ma poi Mei porta a casa una statua di Tara - una statua che brilla con squisita bellezza femminile - e improvvisamente la vita non è semplice per tutti, così Champa fugge per Pechino alla ricerca della propria ispirazione, rubando la Toyota e l'iPhone di Mei e lasciandola arrabbiata e in cerca di vendetta.
  "La vita da sogno di Champa il tibetano" è un allegro romanzo di strada, colmo di sensualità e pericolo. L'ottimismo e l'umorismo che sottende il suo eroe è un quadro sconvolgente di razzismo e di giustizia sommaria nella moderna Pechino.
  Il romanzo parla di argomenti spinosi, ovvero parla di Tibet e di Cina, della tribolata relazione fra una regione appartata sopra le nuvole e il governo centrale di Pechino nei suoi disperati e violenti tentativi di inclusione, unificazione, armonizzazione dell'impero socialista. Chan Koonchung scrive di un Tibet conosciuto di prima mano dopo la sua esperienza di sceneggiatore nei primi anni '90 per un film sulla vita del tredicesimo Dalai Lama, e la sua prospettiva è lucida e critica, ostile a quegli stereotipi che, nel mascherare il Tibet di incensi e tuniche arancioni, agevolano invece un colonialismo cinese violento e irrisolto. Sono diversi e sottili, secondo Chan Koonchung, gli stereotipi sul Tibet.

  DAL TESTO – "Quel mattino, dopo che ebbi portato Mei al negozio, A Lan mi consegnò un paio di cartelli con su scritti dei nomi e mi disse di recarmi in aeroporto ad accogliere dei clienti. Una delle targhe riportava tre nomi in tutto: quello del segretario generale e di due manager dell'Associazione delle Industrie di Materiali Non-ferrosi. Sulla seconda c'era scritto semplicemente "Beibei".
  "Ormai ero in grado di capire in anticipo il grado di importanza che quel tipo di persone aveva per Mei. Se si trattava di persone importanti, allora era la stessa Mei ad andare ad accoglierle in aeroporto; se erano persone veramente importanti, Mei arrivava persino a chiedere l'Audi in prestito al signor Shao e a guidarla di persona, lasciandomi in disparte; se si trattava di gente qualunque, non mandava nessuno. Le persone che stavano arrivando erano di grado intermedio, e probabilmente non giocava a loro favore il fatto che io stessi andando a prendere contemporaneamente due gruppi diversi di persone. Ma quello era, nonostante tutto, il mio lavoro, perciò l'avrei svolto al meglio in ogni caso."

  L'AUTORE – Chan Koonchung è nato a Shanghai (Cina) e cresciuto a Hong Kong. Il suo primo romanzo, il distopico Il demone della prosperità (Longanesi, 2012) («Una metafora onnicomprensiva per l'incombente superpotenza di oggi». Observer) è stato acclamato e pubblicato in tredici lingue. La vita da sogno di Champa il tibetano è il suo secondo romanzo, pubblicato in Cina con il titolo di Luoming 裸命, già tradotto in inglese con il titolo The Unbearable Dreamworld of Champa the Driver. Chan Koonchung vive a Pechino.

  INDICE DELL'OPERA – Carne - Cani di paglia. Parte prima - Cani di paglia. Parte seconda - Cani di paglia. Parte terza - Terra straniera. Parte prima - Terra straniera. Parte seconda - Chan Koonchung, scrittore dei margini - Note