Menzogne di guerra Stampa E-mail

Arthur Ponsonby

Menzogne di guerra
Le bugie che circolarono tra le nazioni durante la Grande Guerra
Traduzione a cura di Romolo Giovanni Capuano


Edizioni L'Ornitorinco, pagg.251, € 15,00

 

ponsonby menzogne  IL LIBRO – Un "classico" del pacifismo internazionale, per la prima volta pubblicato in Italia. "Per comprendere questo volume – scrive Nicola Labanca nella Prefazione - è [...] necessaria [...] una sua contestualizzazione storica: opera di una singolare figura di gentiluomo britannico prestato alla politica, e che la politica britannica del suo tempo aveva attraversato cambiando spesso, ma anche spesso arricchendola con idee più avanzate di quelle dei partiti in cui era passato. Tramontata la possibilità di usare questo libro come breviario di tecniche eterne di comunicazione o come vangelo di un immobile pacifismo, esso si rivela fertile di suggerimenti sia per comprendere la realtà storica della propaganda del tempo della Prima guerra mondiale sia per riflettere sulla complessa natura della guerra moderna, in particolare in società di massa e in democrazie."

  DAL TESTO – "La menzogna è un'arma di guerra riconosciuta ed estremamente utile, adoperata da ogni nazione in maniera intenzionale per ingannare i propri cittadini, portare dalla propria parte le nazioni neutrali e confondere il nemico. Le masse ignoranti e innocenti di ogni paese sono all'oscuro dell'inganno nel corso della guerra, e, quando questa è fimta, le menzogne sono scoperte e smascherate solo in pochi casi. Facendo esse ormai parte del passato, e avendo sortito l'effetto desiderato, nessuno si dà pena di far luce sui fatti che si celano dietro queste false storie e dichiarazioni e di scoprire la verità.
  "La menzogna, come sappiamo, non caratterizza solo le guerre. L'uomo, è stato detto, non è "un animale che dice la verità", ma la sua tendenza a mentire non è meno straordinaria della sua eccezionale credulità. È anzi a causa di questa che le menzogne prosperano. Tuttavia, non è sufficientemente noto come le autorità pianifichino l'impostura in tempo di guerra. Il raggiro di interi popoli non è un fatto da considerare con leggerezza.
  "In tempo di cosiddetta pace, può dunque essere utile invitare a esaminare in maniera imparziale una pratica a cui tutti i governanti ricorrono, e alla quale anzi devono ricorrere, allo scopo, innanzi tutto, di giustificarsi dipingendo il nemico come un criminale incallito, e, in secondo luogo, per accendere gli animi della gente in modo da reclutare quanti più uomini in vista del proseguimento del conflitto. I governanti non possono permettersi di dire la verità. In alcune circostanze, dobbiamo riconoscere che essi non sanno nemmeno che cosa sia la verità."

  L'AUTORE – Arthur Ponsonby (1871-1946) è stato un politico e scrittore britannico. Terzo figlio di Sir Henry Ponsonby, segretario privato della regina Vittoria, entrò in politica dopo la carriera diplomatica. Sconfitto alle elezioni del Regno Unito del 1918, venne eletto nel 1922, dopo essere entrato nel Partito Laburista. Ricoprì varie cariche, tra cui quella di sottosegretario di Stato agli Affari esteri nel 1924 nominato da Ramsay MacDonald.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Nicola Labanca - Introduzione all'edizione originale - I. L'accordo con la Francia - II. La Serbia e l'assassinio dell'arciduca - III. L'invasione del Belgio causa della Grande Guerra - IV. La Germania unica responsabile della guerra - V. Le truppe russe in Gran Bretagna - VI. L'infermiera mutilata - VII. Il Kaiser "criminale" - VIII. Il piccolo belga senza mani - IX. La pala d'altare di Lovanio - X. Il ''piccolo miserabile esercito" - XI. Deutschland über Alles - XII. Il bambino di Korbeek-Lo – XIII. Il canadese crocifisso – XIV. L'esecuzione del "französling" – XV. La collezione del piccolo Alf – XVI. L'uomo con il tatuaggio - XVII. La fabbrica di cadaveri – XVIII. La lettera del vescovo di Zanzibar – XIX. Lo scandalo del sottomarino tedesco – XX. Costantinopoli – XXI. Il Lusitania – XXII. Storie di atrocità – XXIV. Falsi fotografici – XXV. La manipolazione di documenti ufficiali – XXVI. Indignazione ipocrita - XXVII. Altre menzogne - XXVIII. La fabbricazione delle notizie - XXIX. Obiettivi bellici - XXX. Menzogne straniere