Menzogne di guerra |
Arthur Ponsonby
IL LIBRO – Un "classico" del pacifismo internazionale, per la prima volta pubblicato in Italia. "Per comprendere questo volume – scrive Nicola Labanca nella Prefazione - è [...] necessaria [...] una sua contestualizzazione storica: opera di una singolare figura di gentiluomo britannico prestato alla politica, e che la politica britannica del suo tempo aveva attraversato cambiando spesso, ma anche spesso arricchendola con idee più avanzate di quelle dei partiti in cui era passato. Tramontata la possibilità di usare questo libro come breviario di tecniche eterne di comunicazione o come vangelo di un immobile pacifismo, esso si rivela fertile di suggerimenti sia per comprendere la realtà storica della propaganda del tempo della Prima guerra mondiale sia per riflettere sulla complessa natura della guerra moderna, in particolare in società di massa e in democrazie." DAL TESTO – "La menzogna è un'arma di guerra riconosciuta ed estremamente utile, adoperata da ogni nazione in maniera intenzionale per ingannare i propri cittadini, portare dalla propria parte le nazioni neutrali e confondere il nemico. Le masse ignoranti e innocenti di ogni paese sono all'oscuro dell'inganno nel corso della guerra, e, quando questa è fimta, le menzogne sono scoperte e smascherate solo in pochi casi. Facendo esse ormai parte del passato, e avendo sortito l'effetto desiderato, nessuno si dà pena di far luce sui fatti che si celano dietro queste false storie e dichiarazioni e di scoprire la verità. L'AUTORE – Arthur Ponsonby (1871-1946) è stato un politico e scrittore britannico. Terzo figlio di Sir Henry Ponsonby, segretario privato della regina Vittoria, entrò in politica dopo la carriera diplomatica. Sconfitto alle elezioni del Regno Unito del 1918, venne eletto nel 1922, dopo essere entrato nel Partito Laburista. Ricoprì varie cariche, tra cui quella di sottosegretario di Stato agli Affari esteri nel 1924 nominato da Ramsay MacDonald. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Nicola Labanca - Introduzione all'edizione originale - I. L'accordo con la Francia - II. La Serbia e l'assassinio dell'arciduca - III. L'invasione del Belgio causa della Grande Guerra - IV. La Germania unica responsabile della guerra - V. Le truppe russe in Gran Bretagna - VI. L'infermiera mutilata - VII. Il Kaiser "criminale" - VIII. Il piccolo belga senza mani - IX. La pala d'altare di Lovanio - X. Il ''piccolo miserabile esercito" - XI. Deutschland über Alles - XII. Il bambino di Korbeek-Lo – XIII. Il canadese crocifisso – XIV. L'esecuzione del "französling" – XV. La collezione del piccolo Alf – XVI. L'uomo con il tatuaggio - XVII. La fabbrica di cadaveri – XVIII. La lettera del vescovo di Zanzibar – XIX. Lo scandalo del sottomarino tedesco – XX. Costantinopoli – XXI. Il Lusitania – XXII. Storie di atrocità – XXIV. Falsi fotografici – XXV. La manipolazione di documenti ufficiali – XXVI. Indignazione ipocrita - XXVII. Altre menzogne - XXVIII. La fabbricazione delle notizie - XXIX. Obiettivi bellici - XXX. Menzogne straniere |