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Leopoldo Gasbarro

Rischio banche
Come evitare i buchi neri del sistema e mettere al sicuro i nostri risparmi


Sperling & Kupfer, pagg.XII-175, € 16,90

 

gasbarro rischiobanche  IL LIBRO – Il 2015 si è chiuso con le proteste di migliaia di persone che hanno visto scomparire 790 milioni di euro in obbligazioni subordinate. A molti, il "bancario di fiducia" aveva detto che si trattava di un investimento sicuro. Il 2016 si è aperto anche peggio: dal primo gennaio la vecchia regola che le banche italiane non possono fallire non vale più. Ora c'è la nuova normativa europea del bail-in: lo Stato non può più coprire i buchi e gli istituti in crisi devono salvarsi da soli, attingendo ad azioni, obbligazioni e conti correnti. Questo significa che i nostri risparmi, frutto di sacrifici e rinunce, non sono più sicuri come una volta. Chi ci ha avvertito? E soprattutto, come facciamo a proteggerci dalla prossima bancarotta? I vecchi sistemi sono ormai inefficaci: i titoli di Stato - il principale rifugio degli italiani - hanno tassi prossimi a zero e la filiale sotto casa non sempre garantisce l'affidabilità di cui avremmo bisogno. In un mondo finanziario così complesso, serve un pizzico di consapevolezza in più, avverte il giornalista ed esperto di economia Leopoldo Gasbarro. In questo libro ci guida a capire cosa è cambiato, decodifica in termini chiari i discorsi, spesso incomprensibili, del mondo del credito e ci dà consigli mirati per scegliere una banca solida ed efficiente, trovare il consulente giusto, tutelare il nostro conto corrente e investire dormendo sonni tranquilli (senza nascondere i soldi sotto il materasso).

  DAL TESTO – "Il concetto di diversificazione è talmente logico che a volte può apparire banale; eppure, nella sua banalità e semplicità raramente viene applicato. Basti pensare alla concentrazione di rischio che molti avevano (e hanno tuttora) nel momento in cui hanno sottoscritto azioni, obbligazioni e conti correnti emessi dallo stesso istituto.
  "Oggi però le possibilità per diversificare e puntare su una gestione più remunerativa dei nostri capitali ci sono. Anzi, negli ultimi anni il settore del risparmio gestito ha fatto passi da gigante, sia per quanto riguarda l'offerta di prodotto sia per ciò che concerne il conflitto d'interessi.
  "Diversificare fa anche rima con pianificare.
  "La maggior parte della gente gestisce il proprio denaro con l'idea di ottenere il miglior tasso possibile. Sarebbe però importante porsi alcune domande. Rispetto a che cosa si cerca il miglior tasso possibile? La durata dell'investimento? Il rischio che si è disposti a sopportare? Il livello di liquidabilità dei prodotti sottoscritti? Per quale obiettivo si desidera investire quella parte dei propri risparmi?
  "Non è logico utilizzare strumenti finanziari identici se gli obiettivi d'investimento sono diversi. È come se utilizzassimo lo stesso farmaco per curare malattie differenti. Tornando ai numeri citati nel primo capitolo di questo libro, gli italiani detengono più di un quarto dei loro risparmi (parliamo di oltre 1.200 miliardi di euro) su conti correnti e strumenti simili che non danno assolutamente alcuna remunerazione."

  L'AUTORE – Leopoldo Gasbarro (Napoli, 1964) cresce a Castel di Sangro (AQ) e vive a Milano. Cura e conduce su TgCom24 Mercati che fare, trasmissione che tratta il difficile mondo della gestione dei risparmi, e che ogni venerdì trova spazio nelle colonne de "il Giornale". Collabora con "Il Sole-24 Ore online" per una rubrica che rilegge la gastronomia attraverso l'economia. Nel 2000 pubblica "L'urlo" (Carsa Edizioni), il suo primo libro, nel 2014 firma la biografia di Ennio Doris "C'è anche domani" (Sperling & Kupfer) e lo scorso anno racconta la storia del cuoco tristellato Niko Romito in "Apparentemente semplice" (Sperling & Kupfer).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Alessandro Plateroti – Prologo - Parte prima. Il tradimento - 1. Il decreto salva-banche - 2. La notizia che non avremmo mai voluto leggere - 3. Lei conosce il bail-in? - 4. Ora so cos'è il bail-in - 5. Chi avrebbe dovuto avvisarci? - 6. Cosa avrebbero dovuto dirci - 7. Ci dobbiamo ancora preoccupare del bail-in? - Parte seconda. La rivoluzione digitale - 8. Costretti a una nuova visione - 9. L'effetto Barclays - Parte terza. Il mondo dei tassi negativi - 10. Sottozero - Parte quarta. Sulla strada da seguire - 11. La fine del fai da te - 12. Come scelgo «la mia banca solida»? - 13. Decidere cosa fare, e farlo - 14. Diversificare è l'unica certezza – Appendici - l. «Nihil perpetuum, pauca diuturna sunt», di Giovanni Marchetta - 2. Ipocrisia europea e debolezze italiane, di Alessandro Plateroti - 3. Le obbligazioni bancarie: cronaca di una morte annunciata, di Carlo Alberto Carnevale Maffè - 4. Banche e fisco, di Davide Giacalone - Ringraziamenti