La Porta Magica di Roma Stampa E-mail

Mino Gabriele

La Porta Magica di Roma
simbolo dell'alchimia occidentale


Casa editrice Leo S. Olschki, pagg.X-222, € 24,00

 

gabriele portamagica  IL LIBRO – La Porta Magica di Roma è la sola testimonianza plastica e architettonica dell'intera storia dell'alchimia occidentale. Un monumento di eccezionale rilevanza, unico nel suo genere per il complesso messaggio simbolico che la caratterizza, per il fascino che trasmette la sua vicenda, per l'originale personalità del suo ideatore, il marchese Massimiliano Palombara che la fece erigere nel 1680. Sull'opera e l'autore si è scritto con curiosità e con bizzarre considerazioni fin dall'inizio dell'Ottocento, e solo dagli anni Ottanta del secolo scorso diversi studiosi hanno avviato indagini più accurate e rigorose al fine di meglio valutare e conoscere il senso e il valore del monumento. Su questa nuova linea analitica si colloca adesso il volume di Mino Gabriele.
  Grazie al sottile sincretismo, alla raffinata concezione filosofica e alchemica che la improntano, ai simboli che vi sono scolpiti la Porta Magica è ancora oggi una presenza enigmatica, un'arcana suggestione, che interroga muta l'intelligenza di chi la guarda.

  DAL TESTO – "[...] la Porta Magica costituisce lo specchio di una concezione filosofica e protochimica che ha nel Mercurio dei Filosofi, Anima mundi o Lapis il soggetto vitale e trasmutatorio di ogni metallo. Esso è considerato l'essenziale archè della crisopeia e alla stregua dei primi principi dei Presocratici. Sulla Porta il suo simbolismo si staglia sovrano nella parte superiore, mentre a scendere, sugli stipiti fino alla soglia, come accade in una tavola genealogica consanguineitatis, degradano ordinatamente i metalli imperfetti, gli amalgami, le loro operazioni che enucleano il senso del magistero: tutti figli comunque delle virtù di quel principio mercuriale."

  L'AUTORE – Mino Gabriele è Professore di Iconografia e iconologia e di Scienza e filologia delle immagini presso l'Università di Udine. Autore e curatore di numerosi volumi e saggi tra cui: "Alchimia. La tradizione in Occidente secondo le fonti manoscritte e a stampa" (1986), "Hypnerotomachia Poliphili" (1998), "Corpus iconographicum" di Giordano Bruno (2001), "Commentaria symbolica" di Antonio Ricciardi (2005), "L'arte della memoria per figure" (2006), "Alchimia e iconologia" (2008), "L'Iconologia di Cesare Ripa" (2010), "Sui simulacri" di Porfirio (2012), "Il libro degli Emblemi" di Andrea Alciato (2015). Dirige la collana "Multa Paucis. Opere Rare e Inedite" della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e la rivista «Fontes. Periodico semestrale di Filologia Classica e Storia dell'Arte».

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - Ringraziamenti - Capitolo I. Gli alchimisti e la regina (Cristina di Svezia - Kircher - Borri - Santinelli e Gualdi - Chi fu l'autore della Lux Obnubilata?) - Capitolo II. Palombara rosacrociano? - Capitolo III. Palombara poeta d'«humor melanconico» - Capitolo IV. Le epigrafi di Villa Palombara - Capitolo V. Il geroglifico della 'bugia' (I quattro elementi - Il mercurio) - Capitolo VI. La Porta parlante e i Rosacroce (Frontone - Il centrum - La croce - L'esagramma - La trinità - Il triangolo con il lapis al centro in un antico codice - Il triangolo con il lapis al centro nella Sylva Philosophorum - Architrave, stipiti e soglia) - Conclusioni - Appendice (I. Gli emblemi alchemici di Palombara - II. I Dialoghi di Guaccimanni) - Bibliografia (Opere di Massimiliano Palombara - Opere manoscritte e a stampa - Indice dei manoscritti) - Indice delle illustrazioni