Le vere origini del complotto contro i templari di Francia |
Lina Sansone Vagni
IL LIBRO – In ogni epoca, sotto tutti i "regimi" e sui banchi di scuola, abbiamo sempre studiato la "Storia dei vincitori" e non, quella più vera, dei vinti. DAL TESTO – "I "Milites Christi" che rendevano obbedienza e sottomissione solo al Papa di Roma, secondo i progetti del "Grande Vecchio" dovevano spegnersi proprio attraverso un Tribunale della Santa Inquisizione che era stato creato e delegato a, tale scopo per le imputazioni in materia di religione. Se fossero stati solo dei Cavalieri laici, sarebbero stati giudicati unicamente da un potere secolare; beninteso sempre che le loro accuse riguardassero reati non imputabili alla religione; se invece lo erano, automaticamente passavano dal potere secolare a quello dell'Inquisizione delegato a tale scopo. Ora, il punto debole dei Templari era proprio questo: prima di essere Cavalieri, essi erano soprattutto monaci e perciò solo la Santa Inquisizione poteva giudicarli. Le accuse mosse loro da parte di mendaci e prezzolati testimoni DOVEVANO per forza riguardare il campo religioso: tanto più ch'essi erano sottoposti solo al giudizio del Papa. Clemente, dal canto suo, era stato strumentalizzato proprio a tale precipuo scopo e, nonostante i suoi coraggiosi "ripensamenti", era costretto poi a lasciare che il "Grande Vecchio" e l'Inquisizione, procedessero secondo i loro fini ed i loro metodi. Del resto, il blasfemo procedimento contro Bonifacio era una chiara minaccia anche nei suoi confronti. Ed il lettore non esperto in metodi inquisitorii, non potrà mai arrivare a credere qual era l'immaginazione morbosa e la mente perversa di questi Inquisitori nel "costruire" e lanciare accuse di ogni oscenità senza limiti, alle loro povere vittime; le quali, se non ammettevano subito di essere colpevoli delle gravi accuse a loro ascritte, venivano sottoposte a feroci torture. Ogni accusato era già in partenza colpevole: come tale veniva trattato e non poteva nemmeno difendersi - né essere difeso da un legale - e se continuava ad affermarsi innocente, la sala di tortura ed il boia era la risposta. Naturalmente i tormenti continuavano se la vittima si ostinava a gridare la propria innocenza; sino a che soccombeva sotto le sofferenze, com'era già capitato a moltissimi Templari." L'AUTRICE – Lina Sansone Vagni, già nota autrice di libri di successo su argomenti e biografie storiche di noti personaggi particolarmente controversi o travisati dalla cultura ufficiale, è apprezzata anche come cultrice dell'Arte Reale, nonché di Storia delle Religioni. Puntigliosa ricercatrice nello scoprire la verità storica su argomenti velati dal comodo "paravento" della "leggenda", che molto spesso nasconde una scomoda realtà, ha visto inserire i suoi libri in importanti biblioteche pubbliche o in prestigiose Fondazioni come l'"Accademia della Crusca", l'"Istituto Italiano di Studi Storici Benedetto Croce", l'"Istituto Italiano di Studi Filosofici", la "Società Napoletana di Storia Patria", etc. e nelle riservate biblioteche di prestigiose Abbazie come quella Romana delle "Tre Fontane", l'Abbazia di Fossanova nel Frusinate, l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore nel Senese. I suoi libri hanno avuto prestigiose recensioni e riconoscimenti anche all'estero e persino nella lontana Università di Matanza, in Cuba. È stata protagonista anche di trasmissioni culturali televisive sui canali nazionali della TV come "Stargate" e "Voyager". L'Autrice è anche impegnata nella difesa del nostro Patrimonio Artistico e dell'Ambiente da più di venticinque anni, come Presidente della Sezione di Pozzuoli - Campi Flegrei - e da più di un quinquennio come Vice-Presidente Regionale per la Campania - della gloriosa e benemerita Associazione Nazionale di "Italia Nostra". INDICE DELL'OPERA – Prologo - Capitolo I. I drammatici antefatti politico-religiosi che condurranno, nel tempo, all'"affaire Templier" - Capitolo II. L'Ordine del Tempio e San Bernardo di Clairvaux. Le importanti implicazioni storico-filosofiche della Età Classica che presiedettero alla composizione del "De Laude Novæ Militiæ" - Capitolo III. Carlo Magno e l'antica "ruta" di Santiago di Cornpostella. Il "particolare" "Cammino Iniziatico" dell'"Antica Tradizione Alchemica", tracciato da San Bernardo per i "Cavalieri del Tempio di Gerusalemme", ispirato alla "Via Giacobea" - Capitolo IV. Il ritrovamento della perduta "Arca dell'Alleanza" e del "Santo Graal" da parte dell'Ordine Monastico dei Cistercensi, e dell'Abate di Clairvaux San Bernardo, sarà determinante per la nascita del "Templarismo" e dell'"Ars Gotica". Chi era veramente il Conte Ugo di Blois e Champagne e quale fu il suo ruolo nella costituzione del primitivo "Tempio" – Capitolo V. La fortuna e la potenza del "Tempio". La nascita del "Templarismo". Uno "Stato" nello Stato. Le "Vie Templari" – Capitolo VI. Il "passaggio" improvviso dall'Arte Romanica a quella Gotica. Il "ruolo" giuocato dal Sapiente Cassiodoro. Il "ritrovamento" dell'"Arca della Santa Alleanza" biblica e del cristiano "Santo Graal" ad opera di San Bernardo e dei Templari - Capitolo VII. La costituzione del "Tempio" in Terra Santa. Il discusso comportamento dei Cavalieri nei riguardi dei Crociati e degli Infedeli. La sconfitta e l'abbandono della Palestina da parte dei Templari - Capitolo VIII. Il rientro dei Templari in Francia. Personaggi e antefatti storici che provocheranno la diaspora Templare. Bonifacio VIII e lo "schiaffo" di Anagni. L'elezione di Clemente V. Il processo "post-mortem" contro il Papa anagnino - Capitolo IX. L'arresto dei Templari. Il processo svoltosi a Parigi, al Tribunale della Santa Inquisizione, contro l'''Ordine Militare Cavalleresco del Tempio di Gerusalemme". La condanna del "Tempio". La "vendetta Templare" - CAPITOLO X. Gli anatemi, giustificati, dei Papi Gregorio IX e Bonifacio VIII che portarono alla luce gravi intrighi forieri di sconvolgimenti politico-religiosi in tutta Europa. La Storia ed i suoi personaggi "occulti", veri protagonisti dell'"affaire" Templare. Il ruolo primario dell'Italia e del Regno di Napoli in generale e della feudalità romana in particolare, nella "Diaspora Templare". I Re di Francia e la "vera origine della "captività avignonese". I "segreti" legami tra "Guelfi" e "Ghibellini" che originarono la fine del "Tempio" e gli "antipapi". La doverosa riabilitazione dell'"Ordo Templi", alla luce della Storia prima "occultata" ed ora svelata. Il "Santo Graal" ritrovato, è l'"eredità Templare" lasciata agli "uomini di buona volontà" di ogni tempo |