A colpo sicuro |
Luigi Scollo
IL LIBRO – L'autore, comandante dell'11 Reggimento Bersaglieri durante la battaglia dei "Due Ponti" di Nassiriya (14-16 maggio 2004) e decorato con la Croce d'Oro al Merito per questa operazione, trasferisce tutte le sue competenze tecniche in questo volume che ripercorre lo sviluppo della figura del tiratore scelto nell'Esercito Italiano dal secondo dopoguerra fino alle recenti operazioni in Bosnia, Kossovo, Iraq e Afghanistan. Particolare risalto viene dato all'addestramento di queste Forze Speciali e all'evoluzione degli armamenti da esse impiegati, tra cui i fucili di grosso calibro e le armi d'assalto. DAL TESTO – "Un buon cecchino deve essere necessariamente un buon tiratore, ma può non essere vera l'affermazione contraria. Pertanto nella selezione iniziale deve essere verificato con la massima cura che nei soggetti scelti, all'abilità o all'attitudine al tiro (acquisita o connaturata) si associno caratteristiche particolari della personalità - quali spirito di sacrificio, intraprendenza, determinazione, coraggio, freddezza, etc.-, equilibrio psichico in condizioni di stress, condizione fisica eccellente (vista, tono muscolare, assenza di abitudini debilitanti, quali fumo, alcool etc.). Privo di queste caratteristiche, un buon tiratore non potrà mai essere un cecchino nella accezione moderna del termine: - una macchina da guerra ogni tempo e multiruolo, in grado di operare in difensiva, in offensiva, in operazioni convenzionali e no, inquadrato, isolato, o in piccoli gruppi, in territorio amico o nemico." L'AUTORE – Luigi Scollo, Generale di Divisione, è nato a Como nel 1958 e ha prestato servizio nell'Esercito Italiano per quarant'anni, comandando unità bersaglieri fino al livello di Brigata. Nel corso della propria carriera ha curato lo sviluppo del tiro di precisione militare in diversi periodi del INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Cesare Calamandrei - Premessa e ringraziamenti - Capitolo 1. La rinascita dell'Esercito Italiano nel secondo dopoguerra fino agli anni '70 - Capitolo 2. Le prime esperienze operative: l'operazione Libano 1 e 2 e le relative deduzioni - Capitolo 3. Le esperienze condotte presso il 4° ed il 5° Corpo d'Armata e l'evoluzione nell'ambito delle Forze Speciali - Capitolo 4. Le prime prove valutative: le esercitazioni "Top Gun", "Sniper" e la sperimentazione dei fucili di grosso calibro - Capitolo 5. Lo sviluppo del corpo dottrinale e la formazione dei tiratori scelti - Capitolo 6. Il salto di qualità: dal 308 W. al 338 LM. E le missioni nei Teatri Operativi - Capitolo 7. I distintivi da tiratore scelto dal secondo dopoguerra ad oggi - Capitolo 8. Le armi di precisione in dotazione all'Esercito Italiano - Capitolo 9. I fucili d'assalto in dotazione all'Esercito Italiano - English abstract - Photo captions – Allegati ("A". Let. SME IV Rep. "Armi di precisione per tiratori scelti" - "B". Let. SME IV Rep. "Armi di precisione per tiratori scelti" - "C". Let. SME III Rep. "SOP sull'addestramento ed impiego dei Tiratori Scelti" - "D". Let. Comando Brigata Alpina "Cadore". "5° Corso Tiratori scelti. Relazione" - "E". Let. Comando Reggimento Lagunari. "Esercitazione "Top Gun '96" - "F". Comando "B. Mec. Gorizia". Programma Esercitazione "Sniper '96") – Glossario - Bibliografia |