Uno scisma moderno. La comunità lefebvriana Stampa E-mail

Christian Gabrieli

Uno scisma moderno
La comunità lefebvriana


Edizioni Dehoniane Bologna, pagg.312, € 29,00

 

gabrieli scisma  IL LIBRO – «Come crede di essere nella Chiesa chi abbandona la cattedra di Pietro?». L'interrogativo, sollevato da san Cipriano, è alla base di questo studio sull'evoluzione storica della comunità fondata da monsignor Marcel Lefebvre nel 1970: una fraternità che sfociò in scisma nel 1988, quando l'arcivescovo emerito di Tulle consacrò illecitamente quattro vescovi contro il volere di Giovanni Paolo II. Quello che ben presto si rivelerà essere il «dramma d'Ecône» appare frutto di una vicenda oggettivamente emblematica, determinata da una contraddittoria e incompleta nozione di tradizione perpetrata contro l'unità della Chiesa.
  Lo sviluppo storico della trama, articolato in due parti distinte e in forma accuratamente documentata, offre uno strumento prezioso per ricostruire dettagliatamente uno scisma che ancora oggi la Chiesa cerca di risolvere attraverso la regolarizzazione canonica.

  DAL TESTO – "Non è inutile soffermarsi sulla ricerca continua e costante dell'unità dei credenti in Cristo ma anche tra gli stessi cattolici che, come è stato studiato, hanno subìto il dramma dello scisma; uno spiacevole caso come la situazione originata da mons. Lefebvre, ci fa comprendere l'importanza di questa ricerca nel momento odierno per la missione della Chiesa. Quale sarà la soluzione concreta per la risoluzione della delicata questione probabilmente sarà difficile da individuare in questo momento, anche se lo spiraglio della costituzione di una prelatura personale appare possibile. Concordiamo sul fatto che «l'accordo tra le due parti, allo stato attuale, appare lungi dall'essere conseguito», ma riteniamo che la situazione studiata necessiti di un ritorno ai principi generali di quel Protocollo di accordo del 1988, firmato tra mons. M. Lefebvre e l'allora card. J. Ratzinger; la soluzione che si tracciava in questo accordo è la costituzione di una società di vita apostolica che permetta di inglobare al suo interno tutte le realtà della FSSPX, con un superiore generale che non è necessariamente vescovo. Avendo studiato con attenzione la materia, ci sembra che sia una soluzione possibile, anche se la prelatura personale potrebbe garantire maggiormente i contenuti necessari per una serena sopravvivenza della comunità lefebvriana."

  L'AUTORE – Christian Gabrieli è dottore in diritto canonico e ricercatore in ambito storico-giuridico. In particolare, svolge attività di ricerca presso gli Archivi vaticani sui complessi rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica popolare cinese all'inizio del Novecento e sul ruolo fondamentale esercitato dal card. Celso Costantini per una loro soluzione. In tale quadro, ha pubblicato contributi scientifici che hanno messo in luce l'importanza della Delegazione apostolica in Cina.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, del card. Velasio De Paolis - Sigle e abbreviazioni - Introduzione - Parte prima. Dalla fondazione della comunità lefebvriana allo scisma del 1988 - Primo periodo (1970-1976) (1. La fondazione della Fraternità sacerdotale S. Pio X di Ecône - 2. Il periodo intermedio tra il 1970 e il 1976: analisi storico-critica - 3. L'estate calda del 1976 - 4. L'udienza di Castel Gandolfo - 5. La lettera di Paolo VI dell'11 ottobre 1976) - Secondo periodo intermedio (1977-1987) (1. Introduzione - 2. La conferenza di palazzo Pallavicini a Roma e la mediazione di mons. Stimpfle - 3. Il concistoro cardinalizio del 27 giugno 1977 - 4. Fase iniziale di Ratio agendi circa l'esame del pensiero di mons. Lefebvre - 5. Il monito di Paolo VI nell'anniversario dell'incoronazione - 6. L'inizio del pontificato del beato Giovanni Paolo II - 7. L'esame delle dottrine presso la SCDF - 8. La corrispondenza Lefebvre-Šeper dopo l'esame preliminare delle dottrine - 9. La Dichiarazione dell'8 novembre 1979 di mons. M. Lefebvre - 10. Il clima favorevole della fine del 1979 e l'inizio del 1980 - 11. Palazzini e lo studio di un decreto pontificio - 12. Corrispondenza del 20 ottobre 1980 inerente la futura soluzione del caso - 13. L'avvento di J. Ratzinger alla guida della SCDF - 14. Il primo capitolo generale della FSSPX - 15. L'indulto vincolato della Quattuor abhinc annos - 16. L'incontro ecumenico di Assisi del 1986) - Terzo periodo (1987-1988) (1. Dialogo Ratzinger-Lefebvre e la Lettera ai futuri vescovi del 29 agosto 1987 - 2. La visita apostolica del card. É. Gagnon - 3. «Nova et vetera»: Giovanni Paolo II a J. Ratzinger - 4. Il Protocollo di accordo del 5 maggio 1988 - 5. Sono caduto in un tranello: la ritrattazione del Protocollo di accordo e i tentativi di conciliazione - 6. La rottura dei colloqui - 7. La Lettera di Giovanni Paolo II del 9 giugno 1988 e l'annuncio dell'azione delittuosa - 8. Le ammonizioni canoniche - 9. Le consacrazioni episcopali illegittime del 30 giugno 1988 - 10. Termini della controversia: scisma e stato di necessità) - Parte seconda. Uno scisma moderno - Quarto periodo (1988-2007) (1. Il m.p. Ecclesia Dei di Giovanni Paolo II - 2. Il decesso di mons. Lefebvre e il capitolo generale della FSSPX - 3. L'intervento del Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi del 24 agosto 1996 - 4. Il pellegrinaggio della tradizione a Roma nel 2000 e i tentativi di una riconciliazione - 5. L'esordio del pontificato di Benedetto XVI) - Quinto periodo (2007-2011) (1. Il m.p. Summorum pontificum e la «guerra preventiva» - 2. La remissione della scomunica ai vescovi consacrati illegittimamente della FSSPX e la Lettera del 10 marzo 2009 di Benedetto XVI - 3. Il riordino della Pontificia commissione «Ecclesia Dei» e il m.p. Ecclesiae unitatem di Benedetto XVI - 4. L'Istruzione Universae Ecclesiae della Pontificia commissione «Ecclesia Dei») - «Una est colomba mea». Uno scisma moderno (1. L'instaurazione dei colloqui: il dialogo, la visione prospettica - 2. Il Preambolo dottrinale - 3. Le soluzioni possibili e quella proposta - 4. Conclusioni) - Indice dei nomi