Noi futuristi Stampa E-mail

Rodolfo De Angelis

Noi futuristi

Stamperia del Valentino, pagg.80, € 10,00

 

deangelis noifuturisti  IL LIBRO – Quest'opera, pubblicata in prima edizione a Venezia nell'aprile del 1958 dalle Edizioni del Cavallino, è stata riproposta dalla Stamperia del Valentino in occasione del centenario della nascita del Futurismo. È un lucido resoconto del padre del "Teatro a Sorpresa" futurista. Napoletano, braccio destro di Marinetti, il De Angelis fa parte del Futurismo fin dalla nascita dello stesso. Trasferitosi presto a Milano per meglio assolvere le funzioni cui fu chiamato dal Movimento, l'Autore non mancò di porre al centro dell'attenzione nazionale la sua città natale, che fu dunque la prima ad accogliere gli spettacoli della nuova avanguardia, e che fu sede di una prestigiosa "Casa Futurista", voluta dallo stesso Martinetti, nel glorioso ed oggi scomparso quartiere della "Corséa".
  Sul "palcoscenico" nazionale, oltre ai Boccioni, ai Carrà, ai Sant'Elia, ai Balla, ai Depero, ai Vociani fiorentini, anche i grandi rappresentanti del futurismo partenopeo, come lo "scugnizzo" Cangiullo e Casella.
  Ricostruzione vivace e autentica lasciataci da un protagonista di quel periodo esplosivo per le coscienze assopite dei "Passatisti", spesso contestati a suon di calci e di sberle, e della nascita, sviluppo e crisi di quello che in tutto il mondo fu riconosciuta come la più rivoluzionaria spinta al rinnovamento nei campi letterario ed artistico di tutto il Novecento: il Futurismo italiano.

  DAL TESTO – "Marinetti uomo, possedeva un fascino che gli derivava dalla persona, volitiva, franca, aperta, aristocratica nei modi; dal suo eloquio essenziale, scintillante di immagini poetiche, di notazioni spiritose, allegre, ma non umoristiche; ché, l'umorismo, ha sempre un fondo pessimista, e, Marinetti, era un ottimista, amante del bello dell'arte, della vita. Innata era in lui l'idolatria per la novità, per tutto quanto superasse i vecchi schemi e avesse sapore di scoperta, genialità di trovato, di proiettato nel futuro con promesse di sempre nuovi e più lontani lidi cui approdare con l'animo in festa.
  "Esulanti da lui erano la maldicenza, il pettegolezzo, il sale amaro dell'invidia. Spesso gli ho colto sulle labbra il rammarico per quello che egli chiamava il «cannibalismo», cioè la denigrazione reciproca fra gli artisti, che da noi, più che in altri paesi, fu costume inveterato. Disinteressato sino allo scrupolo; mai volle mettere a prova la sua autorità per cose che non fossero attinenti a pratiche d'arte; generoso, di quella generosità che è retaggio dei veri grandi artisti, accolse e incoraggiò in ogni modo quanti ricorsero a lui con voci giovanili anelanti di accendere nuove luci nei vasti orizzonti della poesia, della letteratura, delle arti.
  "L'Italia fu sempre in cima ai suoi pensieri; e fu certo questo indefettibile amore che lo indusse a parteggiare, per chi mettendo in pratica uno dei suoi postulati: «I giovani al potere», sembrò dovesse imprimere alla nazione un marchio di grandezza.
  "Oltre vent'anni durò la nostra amicizia. E molti i ricordi dei periodici incontri. Quando gli mostrai i miei «quadri mutevoli» (ritratti che cambiavano cappello, figure che passavano da uno sfondo all'altro, nudi che si scoprivano liberandosi degli indumenti a poco a poco; nature morte con innesto di frutta fresca giornaliera), volle tenere a battesimo questa pittorica invenzione; e, dovendo da Milano recarsi a Roma improrogabilmente, il giorno stesso dell'arrivo ripartì per Milano, onde inaugurare a «Casa d'artisti» la mostra, come aveva promesso, e che ebbe luogo nel febbraio del 1937.
  "Si deve alla mia iniziativa, da lui fervidamente approvata, se oggi esiste la Discoteca di Stato, e se i posteri potranno ascoltare dalla sua viva voce riprodotta in una registrazione fonografica, alcune liriche, e quel «Bombardamento di Adrianopoli» che lui declamava in modo incomparabile e che dovunque suscitò sempre i più calorosi consensi, anche durante le infernali serate futuriste."

  L'AUTORE – Rodolfo De Angelis, nome d'arte di Rodolfo Tonino (Napoli, 27 febbraio 1893 – Milano, 3 aprile 1965), fu un attore, cantautore, poeta, pianista, compositore e pittore italiano, autore di canzoni ed esponente di rilievo del teatro di varietà.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Noi futuristi