Lettere alle amiche Stampa E-mail

Louis-Ferdinand Céline

Lettere alle amiche

Adelphi Edizioni, pagg.257, € 15,00

 

celine amiche  IL LIBRO – A sei donne incontrate fra il 1932 e il 1935, quasi tutte sue amanti occasionali, sono indirizzate queste lettere di Céline, dove sempre risuona la petite musique del suo stile. Sei donne che Céline continua a seguire e proteggere: e, se si guarda bene dal parlare d'amore, non lesina consigli su come usare gli uomini nel modo migliore, cioè «per il piacere e per i soldi». Ma soprattutto, lettera dopo lettera, con una generosità che rende lacerante la violenza autodenigratoria («Già vecchio, depravato, non ricco, malmesso insomma. Tutt'altro che un buon partito. Battona e malfido»), non cessa di illuminare per barbagli, a loro beneficio, il mondo. In fondo, scrive a Évelyne Pollet, «Crepare dopo essersi liberato, è almeno questa l'impresa d'un Uomo! Aver sputato ogni finzione...».

  DAL TESTO – "Non ha importanza, sono solo parole. Questi letterati s'eccitano molto con le parole e basta. Sono figli del Vento. Il mio disprezzo della letteratura è grande, N. Per me non è più importante dello yoyo. Io la pratico proprio come fosse uno yoyo. Perché la vita mi è atroce, perché devo pur passare il tempo e perché con lo yoyo vero non so giocare. Per il Goncourt ho scarsissime possibilità. Ne ho qualcuna, ma molto remota. Ci vorrebbe un miracolo. Non per il valore del libro yoyo che vale non meno d'un altro (è un'annata pessima) ma il tono anarchico dello stile può spaventarli molto. Una volta i giurati del Goncourt erano anarchici ma ora sono vecchi, non sono altro che zitellone conservatrici.
  "Per il resto, non ho molta fortuna in questo periodo della mia vita, ho mille problemi grandi e piccoli che m'assediano. Persone che ho aiutato molto, donne che ho tentato di strappare alla prostituzione e alla miseria mi danno addosso ignobilmente da ogni parte e possono farmi licenziare dal Dispensario! Ah N.! la cattiveria umana e specie quella femminile in Francia è al suo culmine credo. Sono troppo curioso N., voglio sapere tante di quelle cose che mi caccio continuamente nei guai. Insomma speriamo che le cose si aggiustino. Non sono uno che si tira indietro, ma ci sono giorni in cui la Verità è troppo per me. Non sono abbastanza forte per guardarla in tutto il suo orrore umano e mondiale."

  L'AUTORE – Céline (Louis-Ferdinand Destouches, 1894-1961) è autore fra l'altro di "Viaggio al termine della notte" (1932), "Morte a credito" (1936), "Casse-pipe" (1949), "Pantomima per un'altra volta" (1952-1954), "Colloqui con professor Y" (1955), "Da un castello all'altro" (1957). Di lui Adelphi ha pubblicato nel 1975 "Il dottor Semmelweis". Le lettere qui riunite sono state indirizzate da Céline a sei donne: Erika Irrgang, N., Lucie Porquerol, Évelyne Pollet, Karen Marie Jensen e Lucienne Delforge.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - Nota al testo - Un'eco del passato - Lettere a Erika Irrgang - Lettere a N. - Lettere a Élisabeth (Lucie) Porquerol - Lettere a Évelyne Pollet - Lettere a Karen Marie Jensen - Lettere a Lucienne Delforge - Note