Lettera d'oro. Epistola ad fratres de Monte Dei |
Guglielmo di Saint-Thierry
IL LIBRO – Nella sua "Lettera d'oro", scritta molto probabilmente nel 1144, Guglielmo di Saint- Thierry offre, quasi al termine della sua vita, la sintesi del suo lungo cammino di uomo, di credente e di monaco. In maniera sintetica e pedagogica egli rivela una capacità di introspezione, una finezza di analisi interiore e una profondità teologica che ne fanno uno dei maggiori esponenti della spiritualità cristiana e monastica del medioevo. Tra i vari temi che in questa opera si intrecciano, centrale appare l'idea che la vita cristiana e monastica è una chiamata a vivere pienamente la propria dimensione umana, è un cammino dalla dissomiglianza alla somiglianza con Dio. DAL TESTO – "Guardate in alto, lontano da voi, la virtù – ammirandone anche la gloria - di coloro che, fortissimi ambidestri come quel tale Eod, giudice di Israele che si serviva di entrambe le mani come della destra, amano dedicarsi interiormente, per tutto il tempo che è loro possibile, all'amore della verità da contemplare, e che, quando la necessità li chiama o il dovere li distoglie, con estrema prontezza si spostano all'esterno per adempiere alla verità dell'amore. L'AUTORE – Guglièlmo di Saint-Thierry, monaco e teologo (Liegi 1085 circa - Signy 1148), di nobile famiglia, entrò con suo fratello Simone nel monastero benedettino di S. Nicaise a Reims, ove completò la sua formazione culturale (risentì viva l'influenza di Anselmo di Laon) e poi fu monaco. Dal 1119 abate di Saint-Thierry nei pressi di Reims, ebbe profonda amicizia per s. Bernardo di Clairvaux, di cui fu anche ascoltato consigliere. Dimessosi dalla sua dignità nel 1135, si ritirò nel monastero cisterciense di Signy. Oltre che alle opere dirette a confutare le tesi di Abelardo, Guglielmo di Conches e Gilberto Porretano, G. di Saint-Thierry va ricordato anche per la sua "Vita sancti Bernardi" (fino al 1130), per le opere teologiche "Speculum fidei", "Aenigma fidei", "De Sacramento altaris", tutte di originale e vasta dottrina, per il "De contemplando Deo", trattato ascetico e mistico, e infine per la famosa "Epistola ad fratres Montis Dei" (o "De vita solitaria"). (fonte: treccani.it) INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Il cammino del monaco (Il cammino del cristiano e dell'uomo - Dal corpo, all'animo, allo spirito - Dalla lotta spirituale, alla buona consuetudine, al piacere delle virtù - Dalla dispersione nel molteplice, alla semplicità, alla gioia di servire Dio - Dall'amore, alla dilezione, alla carità - Dalla volontà buona, alla volontà illuminata, alla volontà presa e conquistata da Dio - Dalla dissomiglianza da Dio, alla somiglianza della volontà, all'unità dello spirito dell'uomo con Dio - Dall'ascolto, alla fede, alla conoscenza, all'amore) - Nota editoriale - Lettera d'oro - Prologo del seguente opuscolo inviato ai fratelli di Mont-Dieu - Lettera del signor Guglielmo ai fratelli di Mont-Dieu - I. Introduzione alla vita di solitudine (L'umiltà - La perseveranza - La vita di solitudine nella cella - Gli abitanti della cella) - II. L'uomo animale (L'inizio - Il progresso - La perfezione) - III. La vita di solitudine - IV. L'uomo razionale e l'uomo spirituale (L'uomo razionale - L'inizio - Il progresso - La perfezione - L'uomo spirituale - L'inizio - Il progresso - La perfezione) - Abbreviazioni e sigle – Bibliografia - Indice biblico - Indice delle fonti extrabibliche - Indice analitico |