Cuneo 1944-1945. Assassini, violenze, torture Stampa E-mail

Sergio Costagli

Cuneo 1944-1945
Assassini, violenze, torture


ArabaFenice Edizioni, pagg.336, € 22,00

 

costagli cuneo  IL LIBRO – Questo libro fa vivere in presa diretta un periodo cruciale della storia d'Italia. L'8 settembre 1943 si presentò un autentico dramma: amara considerazione che, se non serve a dare un senso agli avvenimenti, almeno può spiegare la diffusione di certi modi di agire individuali e, purtroppo, collettivi. Sono molti i temi e problemi affrontati e proposti secondo un originale ordine espositivo che indica molte connessioni tra l'incerto avvio della nostra vita democratica e il presente. Attraverso una documentazione articolata - esito di un intenso lavoro di ricerca - e una dettagliata cronologia, l'autore fa notare che è soprattutto il regime fascista a svelare il proprio volto corruttore, carico di conseguenze tuttora visibili, e che occorre farne risaltare il significato essenziale, senza lasciare nulla all'oblio e all'indifferenza. Torture, esecuzioni, delazioni: come si può tacere che, in quegli anni terribili, vi fu chi decise di far catturare e uccidere, internare e deportare centinaia di civili?
  Molte tra le informazioni derivano dal ricordo dei sopravvissuti; memorie ancora vivide di quel cupo scenario cuneese, sincera e sofferta traccia del destino tragico, dell'avvicinarsi quasi impercettibile di un'irreparabile catastrofe. Da questa duplice angolazione, narrativa e riflessiva, tra le notizie ricomposte dalle testimonianze e grazie a un esame diretto di molti documenti, non potevano non giungere i riferimenti alla figura di Duccio Galimberti e alle azioni di Giustizia e Libertà. Se l'antifascismo militante aveva dimostrato la possibilità di una avversione irriducibile contro la dittatura e i suoi sostenitori, prendono forma le domande sulla sua reale consistenza, su certi silenzi intorno a ciò che accadde, forse destinati a rimanere tali per sempre.
  Sulle atrocità compiute fino alla fine della guerra civile e ancora dopo la Liberazione non mancano animati dibattiti e forse si spreca l'esercizio retorico, eppure sono molti gli episodi di giustizia sommaria esclusi dalla catalogazione delle stragi. Con estrema concretezza, Costagli affronta un percorso aperto di reperimento dei dati materiali e immateriali che non accetta a scatola chiusa fatti e interpretazioni e non dimentica indizi a prima vista meno importanti, dalle rappresaglie partigiane all'epurazione mancata. Il volume ha il pregio di illustrare una serie di esempi significativi non privi di connotazioni critiche, mostrando l'inefficacia del criterio che per decenni ha prodotto il paradossale affresco di un conflitto tra buoni e cattivi o di una Resistenza minore senza indagare la natura dei sistemi totalitari.

  DAL TESTO – "Duccio Galimberti fu arrestato, casualmente, verso le 8 di lunedì 28 novembre 1944 in un ritrovo segreto organizzato dai giellisti nel retro della panetteria Raimondo di via Villafranca 19 a Torino. Il negozio era sorvegliato da circa una settimana da agenti in borghese. Insieme a Galimberti fu fermato Egidio Liberti alias Valle; questi riuscì a salvarsi corrompendo alcuni funzionari della Questura con una forte somma di denaro (200.000 lire destinate alle formazioni GL cuneesi). Un espediente impossibile per Galimberti, che disponeva di poco denaro ma che, come ha dimostrato Rèpaci, poteva servirsi di «ben ventitré documenti, uno più compromettente dell'altro». Trattenuto in questura in via Vinzaglio, Galimberti – con nome di copertura Antonio Garnero - non fu riconosciuto, nonostante due giorni di serrati interrogatori, diretti dal responsabile dell'ufficio politico della Questura, Beniamino Maselli. Soltanto il brigatista nero Pansecchi, trovandosi casualmente a Torino [questa circostanza pare strana, NdA] riuscì a identificare l'avvocato cuneese.
  "Trasportato, mercoledì 30 novembre nel carcere giudiziario, secondo braccio, cella n. 148, Galimberti fu sottoposto ad attenta sorveglianza; data l'importanza del fermato, fu informato sia lo Zerbino (che ne volle la soppressione subito e ad ogni costo) sia il comando tedesco, che ne richiese la consegna al fine di scambiare il detenuto con ufficiali nazisti prigionieri di partigiani. L'avvocato cuneese, tuttavia, riuscì in più occasioni a far uscire tre messaggi sia dalla Questura sia dal carcere."

  L'AUTORE – Sergio Costagli, architetto, ha lavorato fino al 1997 presso la Regione Piemonte Settore Difesa assetto idrogeologico specializzandosi in dissesti naturali. Nel 1985 consegue a Trento la qualifica di Esperto Nazionale Servizio Valanghe Italiano, perfezionandosi presso l'Istituto CEMAGREF dell'Università di Grenoble. Ha svolto attività didattica al Centro di Formazione Professionale per le attività di montagna tenendo corsi di previsione e prevenzione delle valanghe. Autore di numerosi articoli di storia locale, ha pubblicato nel 1999 con Gerardo Unia, "Ali spezzate, cinquant'anni di incidenti aerei sulle Alpi Occidentali", Ed. L'Arciere. Nel 2004, pubblica "Guerra aerea: 1940-1945, bombardamenti a Cuneo" a cura dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Cuneo. Con Aldo Sacchetti il volume "Guerra nell'ombra: il Servizio X nella Resistenza", Ed. Primalpe, 2005. Nel 2012, il volume "Ezio Aceto. Diario di un guerrigliero 1943-1944", Ed. Primale e, nel 2013, "SAR-7 ne rèpond plus".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Aldo Sacchetti - Introduzione - L'inizio - Ufficio Politico Investigativo: assassini, violenze, torture - Situazione del movimento e delle organizzazioni dei ribelli nella provincia di Cuneo - Le fucilazioni - Il carnefice - 2 febbraio 1945, la fucilazione di San Benigno - L'assassinio di Duccio Galimberti - I sopravvissuti - La primavera delle vendette - Foibe all'Infernetto - Pietas - Cuneo: i processi - L'amnistia e la liberazione dei criminali fascisti - Atti Parlamentari: interrogazioni sulle amnistie - Articoli tratti da «resistenza. Giustizia e Libertà» - Ultime lettere di Duccio Galimberti - I combattimenti del 31 dicembre 1943 - Notte del 20 dicembre 1944 - Febbraio 1945, missione a Nizza - Allegati - Riferimenti bibliografici