I carnet del viaggio in Cina |
Roland Barthes
IL LIBRO – Nell'aprile del 1974, Roland Barthes parte per la Cina in compagnia di Philippe Sollers, Julia Kristeva, Marcelin Pleynet e del filosofo François Wahl. Il gruppo di intellettuali francesi è sottoposto a un programma serrato di visite a fabbriche, scuole, ospedali, coltivazioni agricole, quartieri cittadini, mentre i delegati locali sfornano informazioni e cifre sui successi della Cina maoista. Barthes mostra ben presto insofferenza verso l'onnipresente discorso ideologico. La sua attenzione si rivolge altrove, alle persone, ai gesti quotidiani, al gusto dei cibi, all'erotismo dei ragazzi cinesi, ai colori del paesaggio, e soprattutto agli imprevisti, agli incidenti di percorso che sfuggono alla censura e dissolvono il velo dell'artificio. DAL TESTO – "Le donne partecipano al movimento Pilin Pikong, perché vittime della vecchia società di Confucio e di Mencio; Confucio disprezzava le donne. Poi Lin Biao: opprime, disprezza, sfrutta le donne. Le donne: odio straripante per la vecchia società, Confucio e Lin Biao. L'AUTORE – Roland Barthes (1915-1980), saggista, critico letterario, semiologo, tra i maggiori esponenti dello strutturalismo. Nominato nel 1962 professore all'École Pratique des Hautes Études di Parigi, nel 1976 ottiene la cattedra di Semiologia della Letteratura al Collège de France. Ha collaborato con diverse riviste, tra cui «Tel Quel» e «Esprit». Tra le sue opere: "Il grado zero della scrittura", "Il piacere del testo", "Miti d'oggi", "Saggi critici", "L'impero dei segni", "Frammenti di un discorso amoroso", "Barthes" di Roland Barthes. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Renata Pisu - Presentazione della curatrice - Nota all'edizione italiana - Carnet 1 - Carnet 2 - Carnet 3 - Carnet 4 – Note - Tavola dei nomi propri - Carta geografica della Cina |