Giovanni De Santis – Vittorio Masìa

La tutela penale della sicurezza del lavoro

Jovene Editore, pagg.XIV-156, € 14,00

  IL LIBRO – La presente pubblicazione ha come principale obiettivo la formazione penalistica - nell'ambito della teoria generale del diritto penale del lavoro - degli studenti del triennio di base in scienze giuridiche e di altri trienni attivati dalle Facoltà di Giurisprudenza, e tiene conto della ulteriore riforma del corso di laurea quinquennale (c.d. magistrale) recentemente introdotto nello stesso ambito.
  È stata inevitabile una "selezione" di temi, questioni e prospettive che in questa materia - forse più che in altre - sono in evoluzione continua. Ne discende una opzione per certi versi sicuramente opinabile, ma per altri aspetti meritevole quanto meno di attenzione adeguata, posto che gli Autori non hanno voluto riproporre la tradizionale estatica ripartizione "manualistica" della materia.
  Sebbene sia stata pensata innanzitutto per gli studenti, l'opera potrà risultare di un qualche ausilio anche ad altri operatori di giustizia (avvocati, magistrati, docenti), e financo a coloro che - più semplicemente - vogliano, episodicamente, immergersi nelle tematiche penal-lavoristiche.

  DAL TESTO – "Occorre riconoscere, dunque, che il diritto penale, in realtà, non svolge il tradizionale ruolo di extrema ratio, cui l'ordinamento ricorre per supplire ad eventuali carenze di incisività proprie delle sanzioni extra penali.
  "Qui il diritto penale interviene per primo.
  "Ciò, evidentemente, non comporta il disconoscimento del ruolo di ultima istanza normalmente riservato alla sanzione penale, ed in particolare alla sua concreta attuazione nelle forme della privazione della libertà personale.
  "Se, poi, il diritto penale (in particolare) della sicurezza del lavoro è il campo in cui regna il r e a t o   c o l p o s o (artt. 589 e 590 c.p.), in questo settore, però, lo stesso tende a conservare (solo) una residua funzione stigmatizzatrice e simbolica, cui, comunque, l'ordinamento non potrebbe rinunciare.
  "Alla condanna ben difficilmente seguirà la pena detentiva, paralizzata come appare da meccanismi processuali di abbattimento della portata della sanzione (in primis il patteggiamento ex art. 444 c.p.p.) e da logiche improntate alla probation."

  GLI AUTORI – Giovanni De Santis è ricercatore confermato di Diritto penale e professore aggregato di Diritto penale dell'impresa nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Bergamo.
  Vittorio Masìa è magistrato ordinario e docente a contratto di Diritto penale amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bergamo

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Francesco Tagliarini - Prefazione - Capitolo primo. La dimensione «penale» della sicurezza del lavoro, di Vittorio Masìa (1. Definizione della materia e partizioni - 2. Autonomia del diritto penale del lavoro - 3. Diritto penale del lavoro e Costituzione - 4. Il rapporto di lavoro subordinato) - Capitolo secondo. I destinatari degli obblighi di tutela, di Vittorio Masìa (1. I soggetti destinatari degli obblighi di sicurezza - 2. Il datore di lavoro - 3. La delega di funzioni: valore e caratteri - 4. I dirigenti) - Capitolo terzo. Le altre posizioni soggettive rilevanti, di Giovanni De Santis (1. I preposti - 2. I progettisti, i fabbricanti, gli installatori - 3. La posizione del lavoratore - 4. Gli obblighi di sicurezza nel contratto d'appalto: il d.lgs. 494/1996 (cenni)) - Capitolo quarto. Il quadro normativo attuale, di Giovanni De Santis (1. Evoluzione del quadro normativo in materia di sicurezza ed igiene del lavoro - 2. La tutela preventiva della salute dei lavoratori nel Tit. VI del codice penale - 3. La depenalizzazione del Diritto penale del lavoro - 4. Il meccanismo di estinzione delle contravvenzioni previsto dal d.lgs. n. 758/94: l'istituto della "Prescrizione") - Capitolo quinto. La tutela della sicurezza del lavoro nel codice penale, di Giovanni De Santis (1. Il delitto di Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro (art. 437 c.p.) - 2. Il concetto di disastro - 3. ...e quello di infortunio sul lavoro, e di malattia professionale - 4. Il dolo del delitto di cui all'art. 437 c.p. - 5. L' art. 437 cpv. - 6. L'art. 437 cpv. e gli artt. 589 e 590 c.p. - 7. L'omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro (art. 451 c.p.)) - Capitolo sesto. Nesso di causalità e colpa nella tutela penale della sicurezza del lavoratore, di Vittorio Masìa (1. Causalità e diritto: posizione di garanzia ed obbligo giuridico di impedire l'evento - 2. Accertamento del rapporto di causalità - 3. Lo stato della giurisprudenza in ordine alla causalità omissiva - 4. Valutazione della prova dell'esistenza del rapporto di causalità - 5. L'elemento soggettivo nei reati in tema di sicurezza del lavoro e il ruolo della disposizione di cui all'art. 2087 c.c.) - Bibliografia - Gli Autori