Eccezione e trascendenza Stampa E-mail

Vincenzo Musolino

Eccezione e trascendenza
La teologia politica di Carl Schmitt


Disoblio Edizioni, pagg.256, € 15,00

 

musolino eccezione  IL LIBRO – L'opera indaga meticolosamente il pensiero di Carl Schmitt, ripercorrendo i momenti epocali nei quali i concetti di teologico e di politico, di eccezione e di trascendenza assumono ogni volta, nella dimensione del diritto, delle metamorfosi essenziali che originano nuove figure del potere e che inglobano le vecchie mantenendone il lessico e le categorie. Mettendo a fuoco il ruolo della trascendenza cristiana come cuore pulsante dell'espressione del nesso teologico-politico moderno, si passano in rassegna le impossibilità di liquidare la teologia-politica nella modernità e si critica il tempo presente mediante le figure del Katechon e dell'Epimeteo cristiano.

  DAL TESTO – "La specificità 'politica' del cattolicesimo [...] per Schmitt, davvero universale e legata allo stesso statuto dell'uomo, non significa [...] la machiavellica «manipolazione e il dominio di certi fattori di potenza, sociali ed internazionali», ma significa inerenza profonda di una precisa idea sull'uomo all'interno del processo di potere sopra descritto; significa permanenza di un ethos che si fonda sulla forza di rappresentazione, di ripresa e di attualizzazione dell'incarnazione e della croce, che genera un'autorità politica - non scientificamente determinabile né calcolabile - che non può non esprimere il pathos della sconfitta contingente come della gloria escatologica, mai calcolo.
  "Schmitt, in definitiva, ci mostra come nella rappresentazione giuridica, nel dare sostanza in ogni attimo al rapporto storico con la prima venuta di Cristo sta la grandezza politica e spirituale della Chiesa. Un rappresentare che in tal senso non significa porre una parte al posto del tutto (pensiamo al senso della rappresentanza legale in una società di capitali) o mera sostituzione commissaria (pensiamo al meccanismo della procura ad acta) ma, più propriamente, significa forma legale di un mandato escatologico extra mondano ma, in quanto giuridico e normativo, sempre personale e, dunque, aperto alle aporie, alle incertezze e all'inoggettività dell'intervento umano."

  L'AUTORE – Vincenzo Musolino nasce a Reggio Calabria il 24 luglio 1975, dopo aver conseguito il diploma di maturità classica si laurea in Giurisprudenza presso l'Ateneo di Messina. Nel 2005 diventa avvocato e, dopo una significativa esperienza a Parma quale funzionario presso gli uffici della Regione Emilia Romagna, si trasferisce a Venezia per assumere l'incarico di ispettore del lavoro. Collaboratore giornalistico, docente di diritto e di economia specializzato nelle attività di sostegno ai disabili, è da sempre un cultore del pensiero teologico e politico occidentale. Nel 2008 pubblica per la casa editrice Il Prato di Padova il testo: "Potere e paranoia. Il concetto di potere nell'analisi di Elias Canetti". Nell'aprile 2013 acquisisce il titolo di dottore di ricerca in 'metodologie della filosofia' presso l'Università di Messina.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Salvatore Spina – Introduzione - 1. L'analogia di teologico e politico come espressione della crisi della mediazione moderna (1.1. L'eccezione e la concretezza storica - 1.2. I confini del diritto - 1.3. Teologia politica e modernità - 1.4. Decisione e controrivoluzione - 1.5. La neutralizzazione dei conflitti e la mitigazione giuridica) - 2.1. Il ruolo della trascendenza cristiana nell'espressione del nesso teologico-politico moderno (2.1. La rappresentazione storica - 2.2. La forma politica - 2.3. Il cristallo di Hobbes) - 3. L'impossibile liquidazione della teologia politica (3.1. La tesi di Peterson - 3.2. Una risposta tardiva - 3.2.1. Sulla liquidazione teologica - 3.2.2. Sulla liquidazione scientifica - 3.3. Katechon ed Epimeteo cristiano) – Bibliografia – Postfazione, di Gianfranco Cordi