La regina del deserto Stampa E-mail

Georgina Howell

La regina del deserto

Neri Pozza, pagg.607, € 18,00

 

howell regina  IL LIBRO – È il 22 marzo 1921. Davanti alle Piramidi d'Egitto tre turisti occidentali posano per una foto a dorso di un cammello. I primi due sono gli inglesi più famosi del Ventesimo secolo: il ministro delle Colonie, Winston Churchill, e lo scrittore paladino del nazionalismo arabo, Thomas Edward Lawrence. Il terzo – «cappello di paglia ornato di rose e pistola al polpaccio nascosta dalla sottoveste» – è l'archeologa, poetessa, linguista e maggiore dell'esercito Gertrude Bell.
  Chi è quella donna così influente e talentuosa da essere paragonata a Elisabetta I? E perché ha scelto di «competere a condizioni maschili nel mondo maschile» delle imprese eroiche mediorientali di inizio Novecento? Dopo la laurea in Storia a Oxford, Gertrude rinuncia agli agi della vita in una delle famiglie più ricche d'Inghilterra e parte a esplorare i, territori dell'Impero Ottomano. Ci vuole poco a capire di che pasta è fatta. Per prima cosa dice sempre quello che pensa: che si trovi in compagnia di un funzionario turco corrotto, di un diplomatico inglese incapace o di un derviscio dal coltello facile. E poi ha un'inesauribile sete di conoscenza e di giustizia, e detesta sentirsi vincolata a un unico luogo. Naturale, perciò, che l'ingresso nel controspionaggio inglese e la richiesta di Churchill di far parte del gruppo di «orientalisti» che traccerà il nuovo assetto del Medio Oriente, per lei non sia ancora abbastanza. Gertrude vuole afferrare le complesse contraddizioni di quella terra assolata.
  Parte alla volta della Palestina. Visita la Turchia e la Grande Siria. Conosce emiri, sceicchi e vescovi finché, nel 1917, l'esercito britannico le ordina di stabilirsi a Baghdad nelle vesti di «segretaria orientale», dove rimane dieci anni, fino alla notte in cui morirà per un'overdose di farmaci. Gli ottimi rapporti di collaborazione con re Faysal, la fondazione della Biblioteca pubblica e del Museo nazionale iracheno sono solo alcuni dei tasselli con cui Gertrude dà il via al processo di costruzione di uno stato arabo indipendente e a una fase di stabilità politica che durerà per ben trentadue anni. Un evento che ha dell'incredibile, come sottolinea l'autrice Georgina Howell, se si pensa che oggi Stati Uniti e Gran Bretagna farebbero carte false «per la promessa di un Iraq pacifico e ben governato anche solo per quattro anni».
  Riportata in auge dal film di Werner Herzog (con Nicole Kidman nei panni di Gertrude Bell), "La regina del deserto" racconta l'incredibile storia della «Lawrence d'Arabia al femminile »: una donna coraggiosa, altruista e capace come pochi di comprendere l'animo umano. Un libro avvincente e riccamente documentato che ci consegna non soltanto la prima eroina del Novecento, ma anche il ritratto di una terra antica che rischia di scomparire sotto i colpi di mortaio di una guerra infinita.

  DAL TESTO – "Il suo scopo era sempre quello di portare pace e stabilità in Iraq, affinché la vita della gente comune potesse prosperare. La violenza tribale contro i britannici era una pillola amara da inghiottire. La responsabilità era tanto dell'amministrazione screditata di A.T. quanto delle potenze occidentali e dei loro interminabili rinvii nel mantenere la promessa dell'autodeterminazione. Gertrude si era infuriata per tutto questo e adesso doveva subirne le conseguenze. Odiava i bombardamenti e gli incendi. Al tempo stesso concordava con Cox che un nuovo governo arabo privo di esperienza non avrebbe potuto affrontare una violenta insurrezione, perciò lo sostenne, seppure con riluttanza, nell'agire con inflessibilità per riportare la pace. La sua apparente disponibilità ad accettare un principe turco, se tale fosse stata la volontà del futuro Iraq democratico, risulta meno sorprendente se si considera un suo commento ironico in una lettera ad Hardinge redatta in un momento di esasperazione: «Talvolta mi domando se non avremmo avremmo fatto meglio ad abbandonare le province arabe alla sovranità nominale della Turchia, visto che la nascita dei nuovi stati esige tanto travaglio!»"

  L'AUTRICE – Georgina Howell ha iniziato a lavorare come giornalista all'età di diciassette anni. Ha collaborato con l'"Observer", "Vogue", "The "Tatler", ed è stata articolista per il "Sunday Times". Attualmente vive tra Londra e la Bretagna.

  INDICE DELL'OPERA – 1. Gertrude e Florence - 2. Istruzione - 3. Donna colta e raffinata - 4. Diventare Persona - 5. Alpinismo - 6. Viaggiare nel deserto - 7. Dick Doughty-Wylie - 8. Soglia di resistenza - 9. Fuga - 10. Prima guerra mondiale - 11. Il Cairo, Delhi, Bassora - 12. Governare tramite Gertrude - 13. Collera - 14. Faysal - 15. Incoronazione - 16. Restare e partire - Nota dell'autrice – Note – Bibliografia – Cronologia – Ringraziamenti - Indice dei nomi