Poeti e scrittori nella Grande Guerra Stampa E-mail

Antonio Piromalli

Poeti e scrittori nella Grande Guerra
Saggio introduttivo e cura di Toni Iermano


Edizioni del Fondo Antonio Piromalli onlus, pagg.164, s.i.p.

 

piromalli poeti  IL LIBRO – "Quasi tutti gli scrittori della prima metà del Novecento passano attraverso l'esperienza della guerra e con la guerra si conclude la crisi degli ideali ottocenteschi."
  Da questa riflessione prendono avvio i saggi riproposti in questo volume. Con mano sicura e felice intuito critico Antonio Piromalli stila un bilancio del rapporto fra letteratura e Grande Guerra in testi che offrono un utilissimo repertorio di autori e di opere, dalla figura paradigmatica ma inimitabile di D'Annunzio al ricco contesto culturale triestino e giuliano, con Slataper e i fratelli Stuparich, a grandi nomi come Serra, Gadda, Alvaro, Soffici, Comisso, Malaparte, e a poeti di valore oggi dimenticati come Barni; non mancano, inoltre, rigorosi riferimenti a Saba, Jahier, Rebora e Ungaretti.
  In questo ricco inventario il lettore potrà trovare elementi e valutazioni che non hanno perso nulla della loro originaria freschezza e acutezza e, insieme, il gusto di una conversazione ideale con uno studioso che ha sempre saputo unire il piglio antiretorico alla consapevolezza della cultura come valore dello spirito.

  DAL TESTO – "Lo Slataper [...] a differenza di altri vociani, non era un puro letterato ma portò nel suo spirito, che amava definire barbarico, un romanticismo carico di impegno e di rigore interiore, di religiosità umana che valse a incanalare il carattere verso un costume eticamente definito e differente sia da quello degli altri vociani letterati puri sia dal pericolo di cadere nel dannunzianesimo. Il titanismo di Slataper si incanalerà nell'azione umana, concreta, meditata, lo spirito romantico astratto e ribelle si inquadrerà nell'azione razionale, nella realtà di una situazione che, politicamente, gli fa intendere il valore della nascita della potenza sud-slava, la grandezza dell'Italia che innalza le classi inferiori, che crea una liberale giustizia ben diversa da quella dei nazionalisti i quali non vedevano ciò che c'era di pericoloso sotto l'irredentismo cieco.
  "Diversa da quella dei nazionalisti come Timeus, politico puro e acutissimo, fu la posizione di Slataper. Egli intese la cultura come impegno umano e attinse la cultura come vita morale dalla tradizione centro-europea, da quella germanica a quella slava e rinvigorì nelle esigenze della «Voce» le proprie idee. Dotato di fantasia sognante e di carattere fiero, volitivo, passionale, come s'è detto, lo Slataper cercò di comporre in unità il suo dissidio sangue-cultura, di risolvere il problema arte-morale. Certamente il suo dramma non fu quello di Carlo Michelstaedrer, il quale nel 1910 si suicidava per impossibilità di vivere alla maniera kantiana, ma tuttavia nello Slataper c'è una perenne drammaticità, in parte acquisita, in parte ereditaria, lottante alla ricerca di equilibrio tra la volontà individuale e la dura spietata irrazionalità della vita."

  L'AUTORE – Antonio Piromalli (1920-2003) è stato, nel Novecento letterario italiano, intellettuale tra i più acuti e rigorosi. Storico e critico letterario, raffinato italianista, profondo indagatore e conoscitore delle letterature regionali e dialettali, ma anche poeta e scrittore, polemista di forte e militante impegno civile, insigne meridionalista, maestro di generazioni di studiosi, promotore e infaticabile organizzatore di cultura.

  INDICE DELL'OPERA – Con i taccuini in trincea. L'itinerario critico sulla Grande Guerra di Antonio Piromalli, Toni Iermano - I. Fermenti spirituali e tematica della Prima guerra mondiale (Fururismo, identità di frontiera, Trieste e gli scrittori giuliani - Agostino Gemelli - Benedetto Croce - Luigi Russo - Guerra come vita vissuta. Testimonianze e documenti ora bibliografica) - II. I poeti della Prima guerra mondiale (Canzonette popolari, inni patriottici, Giulio Piazza, Giovanni Bertacchi - Vittorio Locchi - Curzio Malaparte - Corrado Alvaro - Giuseppe Ungaretti - Piero Jahier - Clemente Rebora – Vannantò - Umberto Saba - Giulio Barni - Nora bibliografica) - III. Gli scrittori della guerra (Gabriele D'Annunzio - Giovanni Comisso - Ardengo Soffici - Renato Serra - Carlo Stuparich - Giani Stuparich - Luigi Pirandello - Corrado Alvaro - Alfredo Panzini - Antonio Baldini - Paolo Monelli - Arturo Stanghellini - Ferdinando Pasini - Lorenzo Montano - Ottone Rosai - Carlo Emilio Gadda - Stefano Landi - Curzio Malaparte - Bonaventura Tecchi - Rino Alessi - Nota bibliografica) – Appendice («Il mio vecchio giovane cuore»: una lettera inedita di Arturo Stanghellini ad Antonio Piromalli - Arturo Stanghellini o della guerra («Meridiano di Roma», 20 settembre 1942) - Indice dei nomi