Gioacchino da Fiore. Attualità di un profeta sconfitto |
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Massimo Iiritano
DAL TESTO – "La «novità» gioachimita porta dunque con sé il senso di un ritorno, di un passato - l'Antico Testamento e la storia di Israele - che torna a essere normativo della speranza cristiana. «In tal senso - come ha scritto Löwith - l'interpretazione della storia diviene necessariamente profezia e la giusta comprensione del passato dipende dall'adeguata prospettiva del futuro, in cui i segni premonitori troveranno il loro compimento». È un aspetto essenziale alla comprensione di Gioacchino, che ancora una volta, seguendo la traccia di un'antica polemica, si rivela come il risorgere di un'ispirazione ebraica occultata e tradita nel razionalismo della nascente filosofia scolastica, la quale formerà la struttura dell'intera sistematizzazione teologica dei contenuti della Rivelazione. Un'operazione, questa, tendente non più alla lettura dei tempi nel segno di un'impaziente speranza di Redenzione, ma più semplicemente all'edificarsi di una Verità che sia finalmente al riparo dall'insostenibile paradosso di quell'ormai dimenticato «ritardo». La tensione escatologica rimane quindi l'irrinunciabile principio ermeneutico della Parola di Dio e della sua verità." L'AUTORE – Massimo liritano, dottore di ricerca in Filosofia della religione all'Università di Siena-Arezzo, ha svolto attività didattica e di ricerca presso diverse Università, italiane e straniere. È stato allievo e collaboratore, tra gli altri, di Sergio Quinzio, Bruno Forte, Sergio Givone, Massimo Cacciari. Ha insegnato Antropologia delle religioni all'Università per Stranieri di Perugia e ha collaborato con la cattedra di Estetica dell'Università di Perugia e con la cattedra di Filosofia delle religioni dell'Università di Siena-Arezzo. Attualmente collabora con l'OSCOM (Osservatorio per la Comunicazione dell'Università Federico II di Napoli). Insegna nelle scuole statali dove si occupa da anni di "filosofia con i bambini". Dal 2014 è vicepresidente di Amica Sofia. Tra i suoi volumi monografici, ricordiamo: "Disperazione e fede in Kierkegaard", Rubbettino, 1998; "Apocalisse della Verità", La Città del Sole, 2003; "Utopia del tramonto. Identità e crisi della coscienza europea", introduzione di M. Cacciari, Dedalo, 2004; "Teologia dell'ora nona", Città Aperta, 2006; "Picture Thinking", Rubbettino, 2006; "Dissoluzioni. La crisi dell'esperienza estetica tra arte e filosofia", prefazione di S. Givone, Rubbettino, 2011. INDICE DELL'OPERA – 1. Alla ricerca di Gioacchino in una complicata e tormentata «tessera di mosaico» (1. Una tormentata identità - 2. Tradite memorie, perdute utopie - 3. Un monaco errante - 4. La «primavera gioachimita») – 2. Un itinerario profetico, tra pensiero e immagini (1. «Ille Ioachim» - 2. «Ut ait Augustinus» - 3. «Novo genere prophetandi» - 4. «Nutibus indicabo» - 5. «Veritatis notitia» - 6. «Per multa concordiarum itinera» - 7. «Mysterium iniquitatis») – 3. L'attualità postmoderna di un «profeta sconfitto» (1. Profezie post-moderne - 2. Alle radici della secolarizzazione: ebraismo e modernità - 3. Trinità come storia - 4. De-ellenizzare la teologia: l'avvenire della verità - 5. Oltre la «malattia storica» della modernità) - Nota bibliografico-esistenziale (1. Scritti di Gioacchino - 2. Studi su Gioacchino - 3. Il contesto) |