Il cacciatore |
Giuseppe Lo Presti
IL LIBRO – "Il cacciatore ricoperto di campanelli", da anni scomparso dalle librerie, per la sua fortuna critica e le vicende personali e politiche dell'autore, è stato considerato da molti un cult book. Tanti estimatori, non solo negli ambienti di estrema destra in cui militava Lo Presti, ne auspicavano una riedizione. Insieme all'inedito "Vittorino testa di bue", è l'occasione giusta per assaporare una scrittura surreale e venata di un irresistibile sarcasmo. DAL TESTO – "Nondimeno odiavo il delitto, per ciò che vi è in esso di irreversibile. Sopprimere una vita, per quanto rudimentale essa sia, vuol dire distruggere un abbozzo d'opera d'arte. Il cadavere è un'espressione peggiorativa, un fallimento confermato. Uccidere significa favorire il trionfo detestabile della putredine... La morte diventa fine a se stessa quando è utile, ed è più delittuoso, a volte, rispettare una vita che annientarla. Perché avrei dovuto aver paura? Per l'ultima volta, mi domandavo in che cosa l'uccisione del Dottor "X' potesse aiutare l'umanità a diventare felice. Era semplicemente un'esperienza da tentare. L'AUTORE – Giuseppe Lo Presti (1958-1995) sin da ragazzo frequenta il Fronte della Gioventù e prima di arruolarsi nell'esercito viene arrestato per rapina e attività sovversive. Nel '76 evade e nei mesi successivi insieme ai NAR compie diverse azioni criminali. Arrestato di nuovo, resta in carcere nove anni, durante i quali nasce la sua passione per i libri e la scrittura. Nel 1990 Mondadori pubblica negli Oscar Originals il suo romanzo "Il cacciatore ricoperto di campanelli", con la prefazione di Aldo Busi. Inediti rimangono alcuni suoi romanzi, dei racconti e pagine di diario. INDICE DELL'OPERA – Una scrittura pericolosa, di Marcello Baraghini - Il cacciatore ricoperto di campanelli. Romanzo - Vittorino testa di bue. Romanzo - Notizie biobibliografiche e critiche - Album fotografico - Luoghi e privilegi dello scrittore, di Salvatore Mugno - Note |