Iraq. L'effetto boomerang Stampa E-mail

Jean-Marie Benjamin
con la collaborazione di Carlo Remeny

Iraq
L'effetto boomerang
Da Saddam Hussein allo Stato Islamico
1991-2003-2015


Editori Riuniti University Press, pagg.214, € 18,00

 

benjamin iraq  IL LIBRO – Un'analisi approfondita, documenti e informazioni inedite, denunce "pungenti", sulla situazione mediorientale. Il libro si divide in capitoli sull'Iraq prima dell'intervento americano del 2003 (flashback) e sulla situazione attuale in Iraq, Siria, e Medio Oriente. Le rivelazioni di un autore che ha vissuto in "prima persona" gli avvenimenti che racconta.
  Le aberrazioni - in Medio Oriente - della politica americana e dei suoi alleati europei che non sanno più come fermare il "mostro" che essi stessi hanno creato! Il terribile effetto boomerang della guerra di George W. Bush del marzo del 2003 e delle atrocità commesse dall'invasore americano.
  Dalle rivelazioni esclusive di Tareq Aziz (vice-Primo Ministro del governo di Saddam Hussein) sul prima 2003 in Iraq, al ruolo dei servizi segrete francesi e il racconto di fatti accaduti in Vaticano e ad Assisi durante la visita a Roma di Tareq Aziz fino all'attentato a Parigi del 7 gennaio 2015.
  Il libro si svolge tra una serie di testimonianze esclusive e interviste. L'Autore descrive con precisione organizzazione, strutture, logistica, amministrazione e reclutamento dello Stato Islamico. Perché i giovani europei partono per la Jihad in Iraq e Siria. Le loro ragioni e motivazioni. Chi è Abou Bakr al-Baghdadi? Chi finanzia lo Stato Islamico? Il pericoloso doppio gioco dell'Arabia Saudita e gli attori delle sommosse in corso in Medio Oriente. L'iraq di oggi è ingovernabile. L'asse Teheran-Baghdad-Damasco-Hezbollah e lo scontro sciiti-sunniti. Che fare?

  DAL TESTO – "Dopo la loro sfortunata avventura in Iraq, gli americani hanno perso la faccia. Con la questione siriana, l'America e l'Europa si sono messe nel ridicolo. Per più di due anni capi di Stato e politici, alternandosi con i media, hanno dichiarato pubblicamente il loro sostegno, senza riserve, ai ribelli siriani e all'esercito libero siriano, quando sul terreno, la maggior parte degli oppositori al presidente siriano sono potenti gruppi islamici, ben armati e ben organizzati. Ci si ricorda dei dibattiti su alcuni media dove venivano invitati a prendere la parola i rappresentanti dell'opposizione siriana, senza che mai - o molto raramente - venissero invitati dei rappresentanti di Bashar al-Assad, in nome di un'informazione integra e obiettiva. La corale europea era pronta a far cantare al-Assad inviando verso la Siria le proprie navi da guerra e i propri bombardieri. Ma la Russia di Putin è intervenuta col suo rifiuto.
  "Lo sappiamo: chi si oppone all'egemonia dell'America e dei suoi alleati è condannato a morte. La questione ucraina cade a pennello. Si prende di mira Putin, per innervosirlo. Come nel caso di Saddam Hussein, Putin viene dipinto come un dittatore, un autocrate, un delinquente. Dopo l'intervento in Crimea, arrivano le sanzioni dell'Europa e degli Stati Uniti. Con una piccola differenza, questa volta: la Russia di Putin non è l'Iraq di Saddam Hussein. La risposta della Russia nei confronti dell'Occidente è destinata a farsi sentire, non solo nella questione siriana ma di certo anche con quella del nucleare iraniano. È probabile che, se gli Stati Uniti, che oscillano verso destra, fossero di nuovo tentati di mandare i marines in Iraq, la cosa non finirebbe come nel 2003. Il problema degli uomini politici dei paesi europei, e soprattutto degli Stati Uniti, malgrado le loro miriadi di esperti, è che non ne capiscono molto del mondo arabo. Non sono in grado di capire, praticamente per niente, le mentalità e ignorano quasi del tutto le ideologie, le tradizioni, le aspirazioni delle popolazioni, per non parlare delle profonde lacune nella conoscenza dell'islam. Hanno dei bravi consiglieri e degli esperti che hanno passato anni sui banchi delle università per accumulare dottorati di ogni genere, diplomi fin sopra le orecchie, ma che non hanno mai messo piede in Medio Oriente. I soli che conoscano bene i paesi del Medio Oriente, le loro popolazioni e quello che realmente accade, vengono fuori dai servizi segreti israeliani, dal Mossad."

  GLI AUTORI – Jean-Marie Benjamin, francese, in Italia da oltre quarant'anni, è stato ordinato sacerdote nel 1991. Già funzionario Onu (Special Event Officer per l'UNICEF). Nel 1999 è stato regista e autore del film per la Rai "Padre Pio: La notte del profeta". Impegnato dal 1997 nella denuncia della tragica situazione del popolo iracheno, ha realizzato tre documentari: "Iraq: Genesi del Tempo" (1988), "Iraq: viaggio nel regno proibito" (1999) e "Iraq: il dossier nascosto" (2002). Ha pubblicato "Jean Paul II, l'octobre romain" (1981, premio Académie Française); "Iraq: l'apocalisse" (1999); "Obiettivo Iraq" (2002); "Peace" (2003).
  Carlo Remeny, nato a Budapest, è giornalista reporter, esperto di Medio Oriente. Nella seconda metà degli anni 80 è stato inviato speciale in Medio Oriente per diversi quotidiani, riviste e mass media. È uno dei fondatori e direttore responsabile nel 2002 del sito web d'informazione www.arabmonitor.info. Relatore per diverse edizioni nel master Enrico Mattei sul Medio Oriente presso l'università di Teramo.

  INDICE DELL'OPERA – 1.0 Flashback. Roma-Parigi, novembre 2002 (Ambasciata di Francia a Roma – I servizi segreti francesi (Dgse)) – Flashback. Parigi-Quartiere Latino, dicembre 2002. Governare è prevedere! – Flashback. Baghdad, dicembre 2002. Etica, morale e democrazia. Tareq Aziz e la Francia - 2.0 Flashback e tempo presente. La lunga marcia dei cristiani d'Iraq (Dalle origini a oggi – Il sultano al-Nasir d'Andalusia – La situazione in Iraq e in Siria – Testimonianze di cristiani di Siria) - 2.1 Tempo attuale, di Carlo Remeny. Siria 2004-2011. Le strategie della destabilizzazione - 3.0 Flashback. Baghdad, 24 gennaio 2003 (L'uomo della CNN a Baghdad – Incontri con Tareq Aziz – L'invito a incontrare papa Giovanni Paolo II – Una profezia) - 4.0 Flashback. Fine gennaio 2003 (Una proposta confidenziale – L'asilo politico per Tareq Aziz) – Flashback. Roma, inizi febbraio 2003 (Il nostro meglio) – Flashback. Assisi, 14 febbraio 2003 (Devo restare vicino al mio popolo) – Flashback. Roma, febbraio 2003 (La lezione della storia – Una piccola puntualizzazione, en passant) - 5.0 Tempo presente. Europa-Stati Uniti d'America (Tranquillo e sereno nel suo ranch in Texas – Lo stano signor Hollande e le sue piccole guerre – I «valori della Repubblica») - 6.0 Tempo presente. Europa, settembre-ottobre 2014 (Il fantastico bilancio iracheno – Il fiasco americano in Iraq non è servito da esempio – La «nuova democrazia» egiziana – Abu Bakr al-Baghdadi e lo Stato islamico) - 9.0 Flashback. Iraq 1998-2001 (Samarra città magica – Un sacerdote al mausoleo dell'Imam Alì a Najaf – Le omelie di un sacerdote cattolico nelle moschee in Siria) - 8.0 Flashback e tempo presente. I califfi, Arabia Saudita anno 632, Iraq 2014 (Il Califfo Ibrahim – Cos'è un Califfo) - 9.0 Flashback. Luglio 2002 (Tareq Aziz racconta: la trappola americana – Il petrolio di Saddam) - 10.0 Flashback, di Carlo Remeny. Doha, 25 giugno 2005 (Il capo della diplomazia di Saddam) - 10.1 Flashback, di Carlo Remeny. Doha, 26 giugno 2005 (La moglie di Saddam) - 11.0 Flashback, di Carlo Remeny. Qatar, settembre 2004 (In memoria di un giornalista) - 11.1 Flasback e tempo presente, di Carlo Remeny. Doha, al Jazeera (Una Guantanamo a cinque stelle) - 12.0 Tempo presente. Europa, Medio Oriente (Partire per la Jihad – Dal tragico della politica estera degli Stati Uniti al poco serio di quella dell'Europa – Lo Stato islamico in Siria e Iraq, l'itinerario di Abu Bakr al-Baghdadi – Chi finanzia lo Stato islamico (ISIS)? – Chi sono i combattenti dello Stato islamico? Tattica di guerra dell'ISIS – Le armi chimiche) - 13.0 Tempo presente. Parigi, Damasco, ONU, Baghdad 2014 (Il presidente francese ha perso la testa? – Far cadere Bashar al-Assad per rompere la coalizione sciita Teheran-Baghdad-Damasco-Hezbollah! – 150 ricche famiglie saudite – Il siluramento di Nuri al-Maliki) - 14.0 Flashback. Iraq 2003-2006 (L'uomo della Gran Bretagna: Lyad Allawi – L'uomo di Washington: Ahmed Chalabi) - 15.0 Flashback. Medio-Oriente, 1998-2004 (Un ricercato che non si nascondeva: Abu Abbas) - 16.0 Flashback, di Carlo Remeny. Damasco, 10 aprile 2004 (Ha perduto 35 chili in prigionia) - 16.1 Flashback, di Carlo Remeny. Medio Oriente-Palestina (L'inafferrabile Abu Nidal) - 16.2 Flashback, di Carlo Remeny. Baquba (La setta) - 16.3 Flashback, di Carlo Remeny. Iraq, ottobre 2001 (Il predecessore del califfo) - 17.0 Tempo presente. Europa-Stati Uniti, 2014 (Il mondo dell'informazione – I falsari dell'informazione – Manuale di disinformazione e propaganda – Noam Chomsky) - 18.0 Tempo presente. L'intero mondo (Un altro terreno di reclutamento degli islamici – I mercanti di bambini schiavi – I servi delle multinazionali – Lavoro minorile e prostituzione – La «buona coscienza» dei governi – Traffico d'organi di bambini iracheni) - 19.0 Tempo presente. Iraq-Siria, ottobre-novembre 2014 (Bombardare, e dopo?) - 20.0 Flashback. Pennsylvania 1989 (Rapporto dello Stategic Studies Institute sul massacro dei curdi di Halabja) - 21.0 Flashback, di Carlo Remeny. Diyarbakir, 25 ottobre 1993 (Pronti a darsi a chiunque pur di realizzare il sogno dello stato nazionale) - 21.1 Flashback, di Carlo Remeny. Arbil, 26 ottobre 1993 (Talabani: non ho contatti col PKK) - 21.2 Flashback, di Carlo Remeny. Zaleh, 27 ottobre 1993 (Sui monti Qandil) - 21.3 Flashback, di Carlo Remeny. Zaleh, primi di novembre 1993 (Numan Ucar: hanno già informato i turchi della vostra presenza) - 21.4 Flashback, di Carlo Remeny. Damasco, 23 dicembre 1995 (Da boia a consigliere presidenziale) - 21.5 Flashback, di Carlo Remeny. Ankara, 15 novembre 1993 (Bloccato in aeroporto) - 21.6 Flashback, di Carlo Remeny. Anjar, inizio settembre 1993 (Quando Ocalan frequentava la Beqaa) - 21.7 Flashback, di Carlo Remeny. Damasco, marzo 2002 (Il coltello tenuto dalla parte della lama) - 22.0 Tempo presente, di Carlo Remeny. Kurdistan (Ci sono curdi e curdi) - 23.0 Tempo presente. Ottobre 2014 (Una telefonata con Ziad Aziz) - 24.0 Tempo presente. 22 ottobre 2014 (Armi per i curdi (e per l'ISIS) – Petrolio a basso prezzo – La cultura della morte – Nato a Baghdad nel 1990, oggi ha 25 anni – La gente non capisce! No, non vuole capire – I volontari europei per la jihad – Il pericolo dei «centri di de-radicalizzazione») - 24.1 Tempo presente. 7 gennaio 2015 (Il presidente Bashar al-Assad aveva avvisato – L'Occidente, sempre dalla parte dei «buoni» – Il mistero Kouachi – Una marcia degna della Francia - L'attentato dell'11 marzo 2004 a Madrid, 200 morti e più di 1400 feriti – La «super messinscena» dei 50 capi di Stato – Come aiutare lo Stato islamico e al-Qaeda a reclutare volontari per la jihad? – L'Occidente gioca all'apprendista stregone) - 24.2 Tempo presente. 2015 dopo Gesù Cristo (Che fare?) - Appendice 1. Considerazioni sulla morte di Tareq Aziz - Appendice 2. Documento della Commissione per i diritti umani sulla detenzione di Tareq Aziz - Bibliografia