Il tramonto di Faust |
Francesco Gagliardi
IL LIBRO – Concepito sotto l'impressione di Agadir, ossia nel contesto della seconda crisi marocchina, elaborato durante gli anni della Prima Guerra Mondiale e pubblicato alla fine del lungo conflitto che segnò la sconfitta militare e il crollo del II Reich, il "Tramonto dell'Occidente" di Oswald Spengler si presenta come un'opera nella quale confluisce - e, per certi aspetti, si esaurisce - quella corrente del pensiero tedesco che muovendo da Leibniz e passando attraverso Goethe e Hegel si protende verso un futuro che Nietzsche, con la sua "critica della decadenza", avrebbe già prefigurato come "l'avvento del nichilismo" - di un'epoca che, già avvenuta per quanto riguarda la storia delle civiltà ormai tramontate, attende l'Occidente euro-americano non tanto come catastrofe imminente, quanto come compimento delle sue possibilità interne. DAL TESTO – "L'antitesi fra natura e storia, che riconduce la differenza fra Naturwissenschaften e Geisteswissenschaften a quella sussistente fra conoscenza intellettualistica (verstandesmäßig) del divenuto e conoscenza veggente (schauend) del divenire, trova la sua origine nella filosofia di Goethe, la cui posizione, all'interno della metafisica euro-occidentale, non è ancora stata, secondo Spengler, adeguatamente compresa, anche perché la sua dottrina non è stata esposta «in un sistema rigido». La posizione di Goethe rispetto a Kant corrisponde, nel mondo antico, a quella di Platone rispetto ad Aristotele: Platone e Goethe rappresentano la filosofia del divenire, Aristotele e Kant la filosofia del divenuto, l'intuizione contro l'analisi. La "metafisica" di Goethe, oltre che in poesie come Urworte. Orphisch e in strofe quali «Wenn im Unendlichen» e «Sagt es niemand», trova una espressione paradigmatica nella frase rivolta a Eckermann, che "racchiude" l'intera filosofia di Spengler [...]" L'AUTORE – Francesco Gagliardi è stato borsista all'Istituto Italiano per gli Studi Storici e insegna Storia e Filosofia nei licei. Ha pubblicato, per la casa editrice Bibliotheca, "L'oggettività in Kant" (1996), "Kant e il problema dell'ontologia" (1998), "Occidente. Mito dell'assenza e culto dell'attesa" (2002) e, per Morlacchi Editore, "L'azzurro dell'anima. Heidegger e la poesia di Trakl" (2007). Per i tipi di Aguaplano ha curato la traduzione di "Hebel - der Hausfreund" di Martin Heidegger ("Hebel- l'amico di casa", 2012). INDICE DELL'OPERA – Premessa – Prologo. Eraclito e Agadir. La Grande Guerra e i bagliori del tramonto - Capitolo 1. Goethe e le epoche dello spirito. La rivoluzione copernicana temporale e la morfologia della storia - Capitolo 2. Nietzsche e la nascita della tragedia. Il ritmo della vita e l'illusione metafisica - Capitolo 3. Civiltà come fiori. Da Leibniz a Silesius - Capitolo 4. Faust, il simbolo primo e l'anti-simbolo. La Mater dolorosa e Mefistofele - Capitolo 5. Le tre anime di Faust. Cattolicesimo romano, liberalismo anglosassone, socialismo prussiano – Epilogo. La decisione. Roma o Cartagine? – Bibliografia - Indice dei nomi |