Il realismo dell'incarnazione Stampa E-mail

Nicola Tomasso

Il realismo dell'incarnazione
Introduzione a Gustave Thibon


Edizioni Tabula Fati, pagg.128, € 11,00

 

tomasso realismo  IL LIBRO – L'opera di Gustave Thibon, il filosofo-contadino, è come una fiamma devastante e tonificante al tempo stesso: se da un lato conserva l'impronta della vita contadina, dall'altro s'inabissa nelle acque profonde dell'umanità e del suo destino ergendosi come un faro che rischiara dall'alto l'ingresso del porto.
  A un primo impatto le pagine di Thibon possono apparire eterogenee e frammentarie, ma sono tuttavia animate dallo stesso spirito interiore: l'idea di una coerenza e di un equilibrio organici che l'uomo ha perduto e deve ritrovare. E soltanto rimettendo al centro Dio, l'umanità dispersa può riscoprire i legami vitali che saldano il presente con il passato e il tempo con l'eternità.
  Il contadino non parla per non dir nulla; abituato al silenzio non abusa delle parole: egli, a contatto perpetuo con il creato, medita e coglie i misteri e le angosce del cuore umano e s'accorge, in modo sublime, che Colui che ha donato la vita desidera che la vita a Lui torni per essere eternamente custodita.

  DAL TESTO – "[...] solo in un clima religioso che ha come Verità un Dio personale l'uomo può aggrapparsi all'incessante sorgente d'amore che lo trattiene dai precipizi impetuosi dei capricci della
carne, dal mutamenti improvvisi, dal divenire incerto dal tradimento. In Dio si realizza un'unione nell'eternità e non potrebbe essere altrimenti. Se da un lato, dice Thibon, unendosi in Dio l'uomo risponde a necessità che appartengono alla sua stessa natura, dall'altro pone la sua fedeltà in una dimensione non più possibile e temporanea ma infinita e immortale e in ciò realizza quanto di più elevato possa compiere lo spirito creaturale.
  "Il celebre "l'uomo non separi..." ha tutto il suo fondamento logico in questo e non può essere diversamente: infatti, se Dio ammettesse la possibilità di separare ciò che è unito nell'eternità cadrebbe in una evidente contraddizione, venendo meno così la sua divinità (in Dio non può esservi contraddizione altrimenti verrebbe meno la sua assolutezza).
  "Collocando Dio come anima di ogni vera fedeltà, Thibon ritorna su un tema a lui caro: il bene supremo dell'uomo coincide con il suo supremo sacrificio. Dio è l'essere che ogni cosa unisce, l'assenza di Dio è separazione; percio, se l'egoista è per natura un essere separato, «l'innamorato di Dio è per definizione un essere legato, cerca solo l'interesse della sua anima; essendo prima di tutto facoltà di comunione e di offerta, non può trovare il proprio bene che nel bene di coloro che ama e con i quali si identifica per amore. Il suo cammino interiore è infatti esente da ogni calcolo personale."

  L'AUTORE – Nicola Tomasso vive a Montagano in provincia di Campobasso. Dopo essersi occupato per diversi anni di musica e di politica, ha spostato recentemente i suoi interessi verso la ricerca storica, teologica e filosofica. Ha pubblicato la raccolta di racconti "Variazioni su un tema di Heidegger".

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione, di Corrado Gnerre - Introduzione – 1. Vita e opere (1.1. Vita - 1.2. Opere - 1. La science du caractère: l'oeuvre de Ludwig Klages - 2. Destin de l'homme: reflexions sur la situation presente de l'homme - 3. La communauté de destin (Cahiers de formation politique) - 4. Ritorno al reale: prime e seconde diagnosi in tema di fisiologia sociale - 5. Il pane di ogni giorno - 6. Vivere in due / Quel che Dio ha unito: Saggio sull'amore / Crisi moderna dell'amore - 7. Offrande du soir / Poèmes (in Cahiers des poetes catoliques) - 8. Nietzsche o il declino dello spirito - 9. Paysages du vivrais - 10. Simone Weil. Come l'abbiamo conosciuta - 11. L'ignorance étoilée - 12. L'equilibre et l'harmonie - 13. L'uomo maschera di Dio - 14. Le voile et le masque - 15. L'illusion féconde - 16. Ils sculptent en nous le silence: rencontres - 17. Au soir de ma vie: mémoires recueillis et présentés par Danièle Masson / Altre memorie e raccolte) - 2. Morte dell'essere e dualismo - 3. Idolatria - 4. Reductio ad unum: unità e primato dell'essere - 5. Thibonismo come filosofia del «comune buon senso» - 6. Fedeltà al realismo della terra e alle verità del cielo: «I santi come visionari dei cieli e prodigiosi operai sulla terra» - 7. La modernità persegue l'equilibrio quantitativo, la tradizione, l'armonia della realtà - 8.1. Fedeltà e indissolubilità. «L'uomo non osi separare...» - Conclusione - Bibliografia - Ringraziamenti - L'Autore