Lo sterminio dei Catari Stampa E-mail

Ernest Fornairon

Lo sterminio dei Catari
1207-1244: il mistero di una crociata nel Sud della Francia


Edizioni PGreco, pagg.287, € 16,00

 

fornairon catari  IL LIBRO – La persecuzione sanguinaria e crudelissima dell'eresia catara nella Francia del sud è stata considerata dagli storici, con buone ragioni, la prima crociata intestina conosciuta dall'Europa. Certamente anche in quel caso, come era avvenuto per le lotte di conquista della Terra Santa, motivi religiosi e ideali si sono intrecciati con una cruda sete di potere politico ed economico. Per i sovrani di Francia, la lotta contro l'eresia rappresentò il pretesto per occupare la regione più ricca e colta dell'Europa di quei tempi. Pur non tralasciando questi aspetti, messi ben in risalto da una ricostruzione storica impeccabile, Ernest Fornairon non manca tuttavia di approdofondire e ricostruire gli elementi affascinanti e anche misteriosi di quella civiltà eccezionale, intrisa di cultura e di sentimento religioso, culla di poeti e letterati raffinatissimi. Particolare risalto viene dato soprattutto alla violenza senza precedenti con cui la Chiesa di Innocenzo III ha represso intere popolazioni inermi. Vengono ricordati e ricostruiti la strage di Béziers, dove furono massacrate circa 20.000 persone (sia cattolici che catari, uomini, donne, bambini, anziani), e il massacro di Marmande nel 1219.

  DAL TESTO – "Molte volte è stato posto il quesito se nella lotta contro l'eresia non siano stati commessi errori dovuti ad eccesso di zelo o di severità religiosa. Ci si può anche chiedere se gli intrighi ambiziosi di una Francia del nord, ansiosa d'invadere e sopraffare il meridione, non siano serviti a schiacciare sotto una mora fatale l'illustre casata dei conti di Tolosa.
  "Ora, non v'è dubbio che si potrebbero applicare ai Crociati queste righe del Flaubert: «Tutti i barbari hanno sempre amato il sole! Essi avevano un frenetico desiderio di luce, di cieli azzurri e di calore, e sognavano di poter vivere giorni felici e colmi d'amore. Giorni che donassero loro la stessa gioia del vino fatto con le proprie mani».
  "Ci si può anche domandare se all'inizio del XIII secolo le popolazioni del Mezzogiorno conservassero ancora l'energia e la fierezza indispensabili per difendere le loro terre assolate o se non fossero invece già da lungo tempo impigrite ed intossicate dai loro stessi filtri e dall'ebbrezza derivante dall'antica autorità.
  "Contrariamente a quanto si crede, i popoli non scompaiono perché sono stati vinti od invasi: scompaiono perché si suicidano! E tutte le civiltà fanno prima o poi questa fine...
  "Le più importanti e deteriori conseguenze della vittoria crociata e dell'annessione della contea tolosana alla Corona di Francia, furono la forzata rinunzia da parte di tutto un popolo alle proprie intime caratteristiche, vale a dire soprattutto all'individualismo; nonché l'obbligo di abbandonare progressivamente ma definitivamente le proprie usanze ed il proprio patrimonio culturale e linguistico. I meridionali infatti vennero costretti ad adattarsi via via al livellamento generale, all'uniformità di un nuovo sistema ed a subire il giogo nefasto del decentramento politico-amministrativo subentrato al regionalismo."

  INDICE DELL'OPERA – I. Conoscenze elementari indispensabili – II. Ad Augusta, per Augusta – III. Col ferro e col fuoco – IV. Muret – V. Un'agonia durata trent'anni – Appendice - Bibliografia