La strage dimenticata Stampa E-mail

Rosario Priore – Gabriele Paradisi

La strage dimenticata
Fiumicino, 17 dicembre 1973


Imprimatur Editore, pagg.160, € 18,00

 

priore fiumicino  IL LIBRO – Questo libro ricostruisce, sulla base di documenti inediti, la cronaca di quel tragico lunedì mattina del 17 dicembre 1973, quando un commando di cinque palestinesi compì la strage più grave mai avvenuta in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale: trentadue persone morirono carbonizzate su un aereo della Pan American parcheggiato in attesa del decollo, dopo che i terroristi avevano lanciato al suo interno alcune bombe incendiarie. Quello che avvenne dopo, e che il libro racconta, fu il dirottamento di un aereo della Lufthansa, fino alla resa dei terroristi in Kuwait. Per la prima volta vengono ricostruiti i giorni e le settimane successivi, quando ormai i riflettori di giornali e televisioni si erano spenti definitivamente. Gli autori seguono la sorte dei responsabili di quell'eccidio, la loro temporanea carcerazione al Cairo e infine la loro triste liberazione al termine di un dirottamento conclusosi a Tunisi, dopo nemmeno un anno dalla strage. Affrontano poi le reazioni politiche, nell'eterno conflitto tra ragion di Stato ed etica democratica, e quelle della "libera" stampa, evidenziando come all'epoca l'informazione non riuscisse a essere svincolata dalle ideologie, tradendo così lo spirito della sana e onesta ricerca della verità.

  DAL TESTO – "Relativamente ai fatti di Fiumicino, secondo il «Times» il piano originario, organizzato a Tripoli, prevedeva di assassinare a Beirut, durante una tappa di avvicinamento a Ginevra, il segretario di Stato americano Henry Kissinger, con un attacco al suo aereo con mitra e bombe a mano. L'uccisione di Kissinger avrebbe impedito la convocazione della prevista conferenza arabo-israeliana di Ginevra prevista per il 21 dicembre 1973. Le autorità libanesi avrebbero però sventato il complotto, facendo atterrare l'aereo di Kissinger nell'aeroporto militare di Rayak a est di Beirut. Fu a questo punto che Gheddafi ordinò al gruppo di attaccare l'aeroporto di Roma per catturare degli ostaggi. Le cose invece andarono come sappiamo.
  "Il «Times» si spingeva anche a dire che secondo fonti locali, i cinque terroristi avrebbero rivelato alle autorità kuwaitiane il coinvolgimento libico, mettendo in imbarazzo i governi siriano e libanese. Subito dopo l'arresto, le armi e le attrezzature di supporto utilizzate dai terroristi erano state consegnate ai libici dentro una valigia diplomatica. Tocco finale, definito «macabro» dal «Times», il colonnello Gheddafi aveva offerto alle famiglie del gruppo terroristico un bonus di duecentocinquantamila sterline in forma di assicurazione da pagare nel caso di morte inaspettata dei loro congiunti arrestati in Kuwait. Inoltre il colonnello aveva promesso di organizzare ulteriori operazioni terroristiche al fine di ottenere la liberazione dei cinque, garantendo pressioni sul governo del Kuwait e nei confronti dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, sì da consentire un loro trasferimento in Libia."

  GLI AUTORI – Gabriele Paradisi (Forlì, 1959), giornalista e saggista, nel 2005 ha creato il blog Cieli Limpidi, nel quale ha sviluppato ricerche sul terrorismo e le stragi. Ha ideato e curato come vicedirettore il portale tematico "Segreti di Stato" della testata «LiberoReporter». Ha pubblicato il libro "Periodista, di la verdad!" (2008); un saggio sui comunicati delle Brigate rosse durante il sequestro Moro nel volume "Le vene aperte del delitto Moro", a cura di Salvatore Sechi (2009); il libro "Dossier strage di Bologna. La pista segreta" con Gian Paolo Pelizzaro e François de Tonquédec (2010) e il libro "Cittadino giornalista" (2011). Dal 2013 collabora con il quotidiano «Il Tempo» di Roma.
  Rosario Priore (Salerno, 1939), magistrato, ha seguito quasi tutte le stragi di matrice mediorientale dal '73 in poi. Ha seguito i processi sul sequestro e omicidio dell'onorevole Aldo Moro dal primo al quinquies: i processi fino al terzo per l'attentato a Giovanni Paolo II; il processo per la strage di Ustica. Tra le altre iniziative, ha promosso l'instaurazione di un canale diretto con la Procura di Berlino per l'accesso ai documenti della Ex Stasi della Repubblica Democratica Tedesca. Ha pubblicato "Intrigo internazionale" con Giovanni Fasanella (2010); "Chi manovrava le Brigate rosse" con Silvano De Prospo (2011); "Pour la peau de Kadhafi" con Roumiana Ougartchinska (2013).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Cronaca di una strage - La carcerazione dei terroristi in Kuwait - Il dirottamento del VC 10 e la liberazione dei terroristi di Fiumicino - Le reazioni dei giornali. L'incredulità della stampa di sinistra: «il manifesto» - Le reazioni dei giornali. L'incredulità della stampa di sinistra: «Lotta continua» - La stampa di sinistra e la liberazione dei terroristi di Fiumicino - Le reazioni dei giornali: «Epoca» - Le reazioni dei giornali: «Candido» - Le reazioni politiche: tra Ostia e Fiumicino - Il ruolo della Libia – Conclusioni - Appendice. Il terrorismo palestinese: luglio 1968-novembre 1974 - Elenco delle vittime della strage di Fiumicino - Indice dei nomi